Bernard Dika risponde ai superstiti dell'eccidio: "Cammino di coraggio"

Bernard Dika

Dal sangue dei Martiri scorre la Pace, seppur in qualche contraddizione, seppur a volte senza giustizia, seppur nel dolore che 75 anni è ancora vivo. Ogni superstite è fonte salvifica per la memoria e rappresenterà sempre la parte viva della Storia. Ogni sua opinione, deve essere per noi viscerale, deve penetrare nei nostri animi, deve essere Sorgente rinnovata di riflessione e condivisione di un pensiero seppur lontano dal nostro.

Ecco perché in queste ore mi sono sforzato di capire la lettera sottoscritta da alcuni superstiti in cui si dice “No” ai fondi della Germania per il restauro e la manutenzione del Monumento di Castelmartini. Perché se da una parte mi risuonano in testa le parole credibili: “Vergogna, Perdono, Scusate” pronunciate del Presidente della Repubblica federale di Germania Steinmeier alcuni giorni fa a Fivizzano (davanti al nostro Mattarella) dall’altra parte restano fastidiose le pene non scontate dai criminali nazifascisti.

Da ventenne e rappresentante della Regione Toscana nel Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema voglio ricordare che proprio a noi giovani, italiani e tedeschi, non spetta dividerci sulle colpe dei padri bensì spetta il coraggio di superare le divisioni per costruire insieme un cammino comune di memoria all’interno di un’Europa che è il riscatto più bello dalle nostre tristi pagine di storia. Questo non significa sterili commemorazioni o far finta di non vedere certe cose anzi, occorre condividere e al contempo dividere i vari aspetti. Il Dolore non passa e quindi no ad un appiattimento o indebolimento di certe posizioni che sono la Storia. Al contempo però oggi dobbiamo battere i rigurgiti nazionalisti per non ripercorre gli abissi della storia.

Ecco perché sarò felice di vedere i tedeschi oggi augurandomi che insieme si possa costruire un Museo dei 5 comuni della Strage del 23 Agosto affinché il Padule di Fucecchio non sia solo un luogo di commemorazione bensì momento di riconciliazione e incontro. Un cammino di coraggio che, faccio volutamente una provocazione perché so che non è vero, non deve certo essere liquidato con un “Paga la Germania, si accetta”. Per questo spero di vedere a fianco dei tedeschi i nostri superstiti, il modo migliore per rendere omaggio alle vittime è costruire ponti dove si vogliono innalzare muri, seminare amore dove si alimenta l’odio, incentivare lo studio laddove si inciti al negazionismo.

A noi giovani spetta questo compito. E per questo siamo a Castelmartini.

Bernard Dika, Consigliere di Amministrazione del Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema



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