Agribusiness e agricoltura di precisione, nuovi percorsi all'ITS EAT

L'Istituto Tecnico Superiore Eccellenza Agro-alimentare Toscana (ITS EAT) ha presentato oggi i nuovi percorsi formativi altamente specialistici Farmer 4.0 e Gastronomo, che verranno attivati in autunno, rispettivamente a Firenze e a Pontedera.

Nel dettaglio, “Farmer 4.0” è un corso biennale post-diploma di scuola superiore incentrato sull'agricoltura di precisione, ma non solo. "Si tratta - ha dichiarato Paola Parmeggiani, direttore della Fondazione ITS EAT - di introdurre nelle imprese agricole sistemi digitali altamente tecnologici all'interno dei processi produttivi; tecnologie moderne finalizzate a conciliare l'aumento della produttività, la riduzione dei costi e la sostenibilità ambientale. E per farlo dobbiamo formare giovani tecnici specializzati che portino il loro contributo di innovazione sul posto di lavoro. A chiedercelo sono le stesse aziende".

Infatti, sono proprio le aziende del comparto - oltre ad enti pubblici e università - ad essersi costituite nella Fondazione ITS E.A.T., che poi promuove e realizza questi corsi biennali post-diploma.

Il percorso “Gastronomo”, invece mira a formare professionisti nell’ambito della comunicazione, anche in lingua inglese, in grado di gestire l'intero processo di commercializzazione dei prodotti agricoli ed agro-alimentari, i rapporti commerciali e le attività connesse al lancio dei prodotti enogastronomici. La figura professionale avrà un’ottima conoscenza delle filiere tipiche del territorio toscano, valorizzandone e promuovendone le caratteristiche paesaggistiche, storiche, culturali ed artistiche, contribuendo in questo modo a creare un ponte tra il sistema della produzione, la funzione acquisti e il consumatore finale. Gli sbocchi occupazionali principali sono nell’ambito della grande distribuzione, nelle più grandi realtà o catene alberghiere e negli esercizi ristorativi di qualità.

"Il mondo dell'agro-alimentare italiano di qualità - ha detto il presidente della Fondazione, Fabrizio Tistarelli - deve misurarsi costantemente con difficoltà vecchie e nuove. Il mondo si è globalizzato in un unico mercato e il made in Italy è tra le merci più ambite e contraffatte. Ecco allora che fare eccellenza nel rispetto della nostra storia, della nostra cultura, della nostra tradizione è sempre più difficile. Ci vogliono metodi e approcci nuovi. Ci vuole di investire finalmente sui nostri giovani e dotarli di tutti gli strumenti necessari per vincere questa sfida. La formazione è uno di quelli più importanti".

“Per il settore agri industria toscano è importante avere profili professionali altamente specialistici e coerenti con le esigenze specifiche e settoriali delle aziende – sottolinea Maurizio Bigazzi, presidente della Sezione Alimentare di Confindustria Firenze -. Abbiamo bisogno di personale formato che sappia adattarsi velocemente alle funzioni aziendali e attraverso la conoscenza diretta dell’azienda, anche attraverso gli stage, questo obiettivo viene raggiunto più facilmente. Il settore e la filiera dell’industria agroalimentare, stanno vivendo, così come molti altri settori, profonde innovazioni organizzative e produttive, c’è quindi necessità di formare e inserire personale specializzato che abbia competenze specifiche del settore food”.

Questo è dunque il valore aggiunto dei percorsi di studi proposti attraverso lo strumento degli istituti tecnici superiori, l'occupazione giovanile. I numeri sono incoraggianti e, ad oggi, i risultati conseguiti dalla Fondazione ITS E.A.T. sono più che positivi: all’attivo 59 allievi diplomati, il 75 % di loro risulta occupato, altri hanno intrapreso un percorso di autoimpresa, e ancora il 5% ha deciso di proseguire gli studi a livello universitario.

Aumenta nel corso degli anni la percentuale di iscritti provenienti da indirizzi di studio diversi dall’Istituto Agrario, che rappresenta il bacino di utenza privilegiato, confermando il crescente interesse e l’attrattività di percorsi professionalizzanti nel settore dell’agribusiness, come quelli ITS E.A.T., finanziati dalla Regione Toscana attraverso il Fondo Sociale Europeo e dal Miur. I percorsi formativi hanno durata biennale, prevedono 1200 ore di lezione in aula e 800 ore di stage in azienda e hanno il loro punto di forza nella presenza delle imprese anche nello svolgimento del programma didattico, con oltre il 65% dei docenti proveniente proprio dal mondo del lavoro. Tante ore dedicate alla formazione anche attraverso laboratori ed attività pratiche, gomito a gomito con i tutor aziendali.

Fonte: Ufficio stampa

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