Droga venduta 'al volo' dai treni della Valdinievole: un arresto e due denunce

In particolare a seguito di segnalazioni pervenute al personale del Commissariato di Pescia diretto dal vice questore Floriana Gesmundo da alcuni cittadini pendolari, i quali avevano notato “movimenti sospetti” che avvenivano anche più volte al giorno presso le stazioni ferroviarie di Pescia e Montecatini, venivano disposti specifici e mirati servizi di osservazione che permettevano di verificare l’effettiva esistenza di un’attività di spaccio posta in essere da cittadini extracomunitari.

Venivano pertanto individuati tre soggetti i quali una volta saliti sul treno presso la stazione di Altopascio, giunti a Pescia, sempre rimanendo a bordo, vendevano la droga al volo, talvolta direttamente dal finestrino o al momento della chiusura delle porte, per poi proseguire in direzione Montecatini.

Accertata quindi l’attività di spaccio, i poliziotti del Commissariato di Pescia, nei giorni scorsi procedevano al fermo e alla identificazione dei tre presunti pusher, i quali viaggiavano sul treno diretto a Firenze.

Una volta fatti scendere dal treno, da subito, i fermati, cittadini nigeriani richiedenti asilo, opponevano resistenza al controllo di Polizia, tant’è che uno di loro tentava la fuga venendo prontamente bloccato da un poliziotto.

Le successive perquisizioni personali non facevano rinvenire sostanze stupefacenti occultate addosso. Tuttavia, visto il loro stato di agitazione ed avendo notato che all’atto del controllo, tenevano la bocca ben serrata, nasceva il forte sospetto che potessero aver ingerito lo stupefacente pronto per la vendita e fino a quel momento tenuto nel cavo orale.

Pertanto, su autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria venivano effettuati i dovuti accertamenti sanitari dai quali veniva rilevata la presenza all’interno dell’organismo di corpi solidi riconducibili ad ovuli.

Solamente dopo i necessari trattamenti sanitari volti a salvaguardare in primis la loro salute emergeva che uno dei tre fermati aveva ingerito 12 ovuli risultati successivamente essere di fatto dosi già confezionate di eroina del peso totale di 6,30 grammi, pronte per essere vendute.

Una volta dimessi dalla struttura sanitaria dopo aver escluso un eventuale pericolo per la loro vita, il ragazzo ventitreenne in possesso degli ovuli veniva tratto in arresto su disposizione del pm Giuseppe Grieco per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, pertanto, condotto presso la Casa Circondariale di Pistoia.

Gli altri due ragazzi di 24 e 21 anni sono stati invece entrambi denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale., mentre il 21enne anche per il reato di spaccio.



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