Armati iniziano a litigare, poi scappano dalla polizia: spari in aria al Cep di Pisa

Colpi di pistola esplosi in aria da parte della polizia dopo un inseguimento al quartiere Cep di Pisa avvenuto intorno alle ore 13.30. Due persone sono state poi bloccate e arrestate. Avevano con sé due pistole, una Revolver e una semi automatica con matricola abrasa. La notizia giunta da fonti investigative necessita di approfondimenti. Nel frattempo i fermati sono in questura a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Le due persone arrestate sono un italiano, un 40enne che lavora in una falegnameria a Massa e vive a Pescia, già noto alle forze dell'ordine, e un coetaneo albanese residente al Cep, anche lui con precedenti penali. Una lite tra i due, avvenuta nei pressi del supermercato Conad, avrebbe richiamato l'attenzione dei residenti della zona che hanno allertato le forze dell'ordine spiegando che vi erano degli uomini armati.

Le pattuglie di polizia e carabinieri sono arrivate mentre i due uomini si picchiavano. Secondo le prime ricostruzioni i due avrebbero tentato la fuga, per questo i poliziotti avrebbero esploso alcuni colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio, prima di bloccare entrambi i contendenti che hanno tentato di fuggire in diversa direzione. Nel tentativo di scappare uno dei due sarebbe anche caduto ferendosi alla testa. La polizia sta cercando di ricostruire le motivazioni della lite, al momento però non ci sono ulteriori dettagli. Dalla questura si fa solo sapere che la lite è probabilmente legata ad un contesto criminale.

A seguito degli arresti sono state svolte le perquisizioni: in casa dell'albanese sono state trovate 4 katane e un pugnale, nell'abitazione dell'italiano una katana, una revolver, un silenziatore e un fucile a canne mozze modificato, oltre alle munizioni. Tutto è stato sequestrato e per loro è scattata anche la contestazione del porto abusivo di arma clandestina e detenzione illegale.

Paura nel quartiere che ha ripercorso quello che accadde nel febbraio 2017 quando il 22enne di origine sarda Patrizio Iacono sparò alcuni colpi dopo una lite sempre al Cep. Per quei fatti è stato condannato a 15 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione.

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