Dalla Regione 300 euro a studente e 500mila euro per gli asili nido dell’Empolese Valdelsa

La Regione rafforza il modello toscano dell’istruzione e della formazione con il “pacchetto scuola”, un contributo di 300 euro per le spese scolastiche, in particolare per l’acquisto di libri, materiali, attrezzature e gli abbonamenti del trasporto scolastico.

Una misura messa in campo dalla Regione Toscana sia attraverso fondi propri che derivanti dallo Stato, che, spiega il consigliere regionale Enrico Sostegni, viene erogato dalla Regione ad oltre 30.000 studenti di famiglie a basso reddito.

«Quest'anno – spiega Sostegni - sono stati innalzati il parametro Isee necessario ad accedere a tali agevolazioni e l’importo del “buono” (lo scorso anno era di 280 euro) e sono state inoltre velocizzate le procedure per la loro attivazione: le risorse sono state liquidate ai Comuni già in agosto per riuscire a raggiungere le famiglie con l'erogazione del beneficio già alla partenza del nuovo anno scolastico. Con i nuovi parametri, saranno 30.494 gli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado e dei percorsi di formazione professionale a poter usufruire della misura, in netto aumento rispetto ai 26.826 dell'anno scorso». 

Il consigliere regionale annuncia importanti novità anche per gli asili nido, con 13 milioni di euro di risorse regionali e dell’Unione Europea per sostenere la domanda e l’offerta di servizi per la prima infanzia rivolti ai bambini da 0 a 3 anni, per l’anno 2019-2020.

«Tra le 227 le amministrazioni comunali interessate dal provvedimento – dice ancora Sostegni ci sono gli undici comuni dell’Empolese Valdelsa, che in totale ricevono 504.662 euro. I contributi serviranno da un lato a sostenere la rete dei nidi pubblici, dall’altro a rendere accessibili i servizi privati a costi più contenuti, mediante sconti applicati sulle rette pagate dalle famiglie toscane».

Sono in media circa 7mila i bambini da zero a tre anni che, in un anno, beneficiano di questo intervento. Spetta, a questo punto, ai Comuni presentare entro il 19 ottobre il progetto definitivo con il quale si dovrà dare conto dell’utilizzo di tali risorse.



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