
Velo di malinconia e difficoltà nel lasciare andare una figura cardine del territorio, ma anche soddisfazione nel vedere un cammino che prosegue verso nuove opportunità. Questo è ciò che hanno rappresentato i sentimenti di tutti i presenti, questa mattina, durante il saluto al comandante dei carabinieri Michele Cataneo. Dopo tre anni di servizio infatti, il maggiore lascia i compagni e la città per un trasferimento che lo vedrà impegnato a Livorno.
Il sindaco Matteo Franconi ha sottolineato come il momento del saluto sia stato momento di soddisfazione perché "Cataneo ha avuto l’opportunità di lavorare in questa città ma adesso ha l’occasione di fare nuove esperienze". Nonostante quindi l’amarezza nel salutare “un appoggio importante, un uomo che non è mai venuto meno al sostegno e all’impegno anche nei momenti di criticità” da parte di tutta l’amministrazione pontederese trapela la speranza “che gli anni spesi in questa città siano un bagaglio utile per il nuovo cammino”.
Lo stesso comandante ha salutato Pontedera e i colleghi "senza nascondere una certa emotività". "Lascio una realtà a cui ho portato rispetto e dove io e la mia famiglia ci siamo sentiti a casa. Ho ricevuto stima e considerazione e ne ho data in egual misura".
La città di Pontedera, come ha affermato Cataneo, “E’ stata presa a modello nella provincia, dove le forze dell’ordine lavorano in totale sinergia, frutto anche di vantaggi nei rapporti interpersonali, del contatto con il cittadino, della collaborazione con le istituzioni e attraverso l’attuazione delle nuove procedure per il contrasto alla criminalità”. I ringraziamenti sentiti del comandante sono andati a tutti, ai colleghi, all’amministrazione e alla stampa “sempre corretta nel rappresentare i fatti”.
Alle parole del maggiore non sono mancate le risposte commosse di tutte le forze dell’ordine che operano nel territorio pontederese. Uno ad uno intorno al tavolo della sala consiliare, hanno descritto il lavoro svolto dal comandante ma soprattutto la mancanza che sentiranno sulla loro pelle, di un uomo con il quale si era creato uno “stretto rapporto personale”. Grande stima nei panni neri e Rossi ma anche fuori, “punto di riferimento, ha dato anche più di quanto doveva, sempre nell’ottica del buon funzionamento di Pontedera”. Per questi motivi tutti i colleghi si sono dimostrati speranzosi nell’arrivo del nuovo comandante, ma malinconici nel lasciare Cataneo, “Colonna fondamentale, per l’arma e la sicurezza, ma anche per il rapporto umano instaurato tra noi e nella rete cittadina”.
I saluti si sono conclusi tra la consegna di targhe, strette di mano ed abbracci, nell’augurio del nuovo percorso che attende il comandante.
Margherita Cecchin
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