Dopo la paura, l'amore del suo cane: Clio riabbraccia la padrona al Santo Stefano

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È arrivata all’ospedale Santo Stefano di Prato in condizioni drammatiche per uno shock emorragico da emorragia digestiva. L’ha salvata l’intervento immediato dei gastroenterologi Francesca Buccero, Giuseppe Cianci, Monica Nuti e degli anestesisti Laura Campiglia, Guglielmo Consales e Vito Silvestri e degli altri operatori sanitari che domenica erano in turno nel reparto di rianimazione diretto dal dottor Guglielmo Consales. I medici sono riusciti a risolvere un quadro di instabilità emodinamica che poteva costare la vita alla paziente. La signora è stata portata in terapia intensiva dove ha ricevuto un trattamento endoscopico d’emergenza e dove i gastroenterologi sono riusciti per via endoscopica a frenare l’emorragia.

Prima volta al Santo Stefano, lo staff medico e infermieristico della rianimazione con la coordinatrice Beatrice Bettazzi, grazie alla collaborazione della direzione sanitaria e infermieristica, si è attivato questa mattina per organizzare a sorpresa una Pet visiting alla paziente. Nel rispetto delle procedure aziendali previste dal regolamento per questo tipo di iniziative, il cane Clio, un incrocio fra un labrador e un golden retriever dal manto nerissimo, questa mattina è stata portata in rianimazione dove la paziente è ricoverata. Quando ha visto Clio si è sciolta in un lungo abbraccio. La signora che già da qualche giorno sta meglio, nel tardo pomeriggio sarà trasferita dalla terapia intensiva in chirurgia. Clio rimarrà insieme alla padrona e la accompagnerà anche durante il trasferimento.

Dopo il Santa Maria Nuova dove c’è stata la prima sperimentazione e nei giorni scorsi per la prima volta anche al San Giuseppe di Empoli, l’incontro del paziente col proprio animale domestico è oramai esteso a tutti gli ospedali della Asl Toscana centro.

Al Santa Maria Annunziata, due volte al mese il reparto pediatrico apre le porte al basset hound Serena per una visita ai bambini ricoverati e, se occorre, anche per accompagnarli in sala operatoria, aspettandoli al loro risveglio. In attuazione della delibera regionale sull’umanizzazione delle cure, l’iniziativa è realizzata dai dipartimenti infermieristico e di prevenzione, attraverso l’area veterinaria.

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Fonte: Ausl Toscana Centro - ufficio stampa



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