Le carte di Michelangelo Buonarroti digitalizzate grazie a Ente Cambiano

Al via il restauro e la digitalizzazione delle carte michelangiolesche che consentono di ripercorrere quasi giorno per giorno la vicenda umana ed artistica del grande Maestro, grazie all’Ente Cambiano Scpa.

Si è appena conclusa nella Sala delle Conferenze della Fondazione Casa Buonarroti la conferenza stampa per la presentazione di un importante progetto che vede l’Ente Cambiano Scpa quale unico financial partner della revisione, del restauro e della digitalizzazione del nucleo più celebre dell’Archivio Buonarroti, costituito dai volumi quarto e quinto con le lettere autografe del grande Michelangelo.

I documenti oggetto dell’intervento consentono, infatti, di ripercorrere quasi giorno per giorno la vicenda umana ed artistica del grande Maestro. Un tesoro di valore inestimabile che necessita come e più dei disegni e di altre opere, di provvedimenti di manutenzione e di restauro per la sua conservazione.

L’Ente Cambiano condivide con Banca Cambiano 1884 Spa la sensibilità e l’attenzione verso le opere d’arte che necessitano di restauro, essendo queste un bene della comunità.

“L’Associazione degli Amici della Casa Buonarroti, nata nel 1993, a sostegno dell’attività della Fondazione, tramite il professor Antonio Paolucci, componente e socio fondatore dell’Associazione, ha chiesto il nostro intervento, dichiara il Direttore dell’Ente Ennio Furesi, e non potevamo esimerci, condividendo questo obiettivo con Paolo Regini, Presidente dell’Ente, nonché della Banca, e con Francesco Bosio, Direttore generale della Banca, qui presenti, dal rispondere positivamente a questo appello per l’importanza delle epistole michelangiolesche autografe che sono anche uno spaccato della vita del grande Maestro. Una iniziativa, ha aggiunto sempre il Direttore Furesi, che abbiamo voluto non si fermasse al pur impegnativo restauro delle lettere, ma proseguisse anche con la loro digitalizzazione, dal momento che, non essendo possibile consultarle direttamente per motivi conservativi, ciò permetta agli studiosi di tutto il mondo di poter studiare le carte restaurate”.

Il Direttore di Casa Buonarroti Alessandro Cecchi ha sottolineato l’importanza di questo impegnativo intervento: “Data l’eccezionalità del progetto, oggi, in questa occasione, per poter meglio evidenziarne il valore e il fascino, abbiamo permesso ai giornalisti di ammirare da vicino i due volumi di carte michelangiolesche autografe, interessate dal restauro, di solito accessibili alla consultazione da parte di un ristretto numero di studi”.

Il progetto, proposto e fortemente voluto da Elisabetta Archi, componente e socia fondatrice dell’Associazione, presieduta dal noto storico dell’arte americano Carl B. Strehkle, prevede nel dettaglio un accurato lavoro di revisione e di restauro di alcune delle più importanti filze dell’Archivio Buonarroti contenenti la corrispondenza tenuta da Michelangelo con i membri della sua famiglia e con importanti personaggi a lui coevi. Si tratta di oltre trecento carte autografe contenute, come già detto, nei volumi quarto e quinto dell’Archivio Buonarroti.

Il volume quarto raccoglie le lettere di Michelangelo al padre Lodovico, ai fratelli Buonarroto, Giansimone e Gismondo, e al nipote Lionardo.

Il volume quinto raccoglie invece le lettere di Michelangelo a importanti personaggi del suo tempo come Papa Clemente VII, Tommaso de’ Cavalieri, Sebastiano del Piombo, Niccolò Quaratesi, Benedetto Varchi ed altri. Sono intervenuti alla conferenza stampa, inoltre, Antonio Paolucci, Cristina Acidini, Presidente pro tempore della Fondazione Casa Buonarroti e Anna Nicolò, Funzionario della Soprintendenza Archivistica per la Toscana, che dirigerà il restauro delle carte michelangiolesche.

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