Pari Opportunità: continuare a diffondere cultura del rispetto di genere


Mantenere e sviluppare le attività e le iniziative messe in campo finora, per affermare sempre di più il diritto alle pari opportunità fra uomini e donne, valorizzare il rispetto di genere come precondizione necessaria alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di violenza.  È questo, in sintesi, l’obiettivo di fondo che si pone il Programma delle attività per l’anno 2020 approvato dalla commissione regionale Pari Opportunità della Toscana (Crpo). Un programma che contiene indicazioni e auspici per una continuità di azione, più che progetti da costruire da zero.  “Abbiamo scelto la formula di un programma ‘aperto’ per non vincolare la commissione che verrà a una griglia predefinita e rigida sulla quale poi sarebbe difficile intervenire con modifiche o introduzione di nuove iniziative”, ha spiegato la presidente Rosanna Pugnalini, ricordando che con le elezioni regionali della prossima primavera, con il termine dell’attuale consigliatura, terminerà anche l’attività della Crpo. La nuova Crpo, infatti, dovrà essere nominata dal nuovo Consiglio regionale.

Come si legge nella parte introduttiva del Programma di attività 2020, “nonostante i progressi ottenuti nella parità di genere e nell’emancipazione nel mondo, le donne e le ragazze continuano ad essere vittime di discriminazioni e violenze” e “il tema della parità nel suo complesso non può essere affrontato solo a livello normativo, ma anche culturale, tramite azioni mirate a scardinare progressivamente gli stereotipi di genere”. Proprio su quest’ultimo punto la presidente Pugnalini ha precisato che: “Le politiche di genere sono ancora importanti per affermare una cultura rispettosa delle differenze e della parità, perché altrimenti può succedere, com’è accaduto recentemente, che anche nella massima istituzione di una regione civilissima come la Toscana possano emergere affermazioni offensive e irrispettose nei confronti delle donne”.

La partecipazione delle donne ai luoghi decisionali (politici, istituzionali, sociali ed economici) e la promozione di interventi finalizzati al superamento degli stereotipi, a partire dal mondo della scuola e dell'università,  sono stati due capisaldi dellattività della Crpo. Proprio per questo, si legge nel documento, la Crpo auspica che possa essere riproposto per gli anni a venire il premio annuale per tesi e pubblicazioni scientifiche sulle politiche di genere, introdotto grazie alla sottoscrizione di un protocollo triennale tra la Crpo, lassessorato regionale alle Pari opportunità e le Università toscane. Altra collaborazione da confermare si legge ancora – è quella con lUniversità di Pisa, legata al progetto Trigger, volto allorientamento scolastico per le scuole superiori verso corsi di laurea ancora fortemente in mano al maschile e sul tema in generale dellaccesso delle donne agli studi scientifici. Impegno da mantenere, anche quello della promozione del giusto linguaggio, rispettoso della dignità e dellimmagine femminile in tutti gli ambiti: dallinformazione alla pubblicità, dalluso amministrativo a quello dei libri di testo. Infine, si propone di portare avanti il progetto già avviato di sensibilizzazione delle istituzioni scolastiche attraverso un approfondimento dei temi legati alla memoria, allidentità e alla cultura di genere e alla prevenzione della discriminazione di genere.

Nel 2020, oltre a continuare a promuove le pubblicazioni della commissione, si indicano come necessarie la prosecuzione delle attività finalizzate ad abbattere il gap retributivo oggi esistente, a parità di livelli di inquadramento, tra lavoratori uomini e lavoratrici donne e limpegno per la parità nel mondo delle professioni. Da confermare, secondo la Crpo, anche la promozione di iniziative in materia di disabilità e limpegno e per la conciliazione dei tempi di vita/lavoro.

La Crpo ricorda di aver partecipato, con un ruolo molto attivo, al coordinamento nazionale degli organismi di parità delle Regioni italiane e della Province autonome di Trento e Bolzano, organismo che andrebbe maggiormente istituzionalizzato e dotato di un minimo di supporto, anche tecnico, anche per facilitare il raggiungimento dei singoli obiettivi degli organismi regionali. La Crpo continuerà anche nella sua attività di promozione della Carta dei diritti della bambina.

Il Programma di attività della Crpo si conclude con alcune riflessioni: le competenze consultive e di controllo della commissione necessitano di una costante e, a nostro avviso, maggiore interazione con liter dei lavori del Consiglio regionale; per lanalisi degli argomenti in discussione in Consiglio regionale sui quali è richiesto il parere obbligatorio o che hanno interesse specifico per la commissione, la Crpo ha bisogno, fin dalla fase istruttoria, di un supporto tecnico maggiormente rafforzato; la struttura tecnica della commissione è insufficiente e va potenziata; è necessario rivedere sia la dotazione finanziaria a disposizione della Crpo, sia i meccanismi di spesa; infine, i cambiamenti in atto e il riassetto istituzionale rimasto a metà del guado, consiglia una revisione  dei vari Organismi che si occupano di politiche di genere e di pari opportunità per una maggiore integrazione tra gli stessi e una migliore incisività nella società”.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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