A Monterotondo inaugurato il più grande impianto di compostaggio della Toscana

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi ha inaugurato questa mattina a Monterotondo Marittimo (Grosseto) il nuovo impinato che sarà gestito da Acea Ambiente.

Si tratta del più grande impianto di compostaggio esistente in Toscana a digestione anaerobica.

Tratterà circa 70.000 tonnellate l'anno di rifiuti composti dalla frazione organica degli Rsu (i rifiuti solidi urbani) con l'aggiunta di sfalci e potature, oltre a fanghi industriali e civili. La frazione organica degli Rsu sarà pari a circa 30mila tonnellate anno. I fanghi civili trattati saranno pari a 25mila tonnellate anno, mentre il verde arriverà a 15mila tonnellate.

Al termine del ciclo di lavorazione produrrà circa 25.000 tonnellate di ammendanti (fertilizzanti in grado di migliorare le caratteristiche organolettiche dei terreni)

L'impianto di Monterotondo produrrà anche energia termica ed energia elettrica che alimenterà l'impianto stesso, con una capacità produttiva di circa 6.000 megawattora l'anno.

La fase di digestione anaerobica tratterà una parte della frazione organica proveniente dalla raccolta dei rifiuti urbani (Forsu), degli scarti e dei fanghi agroalimentari e dei fanghi civili, e una parte di verde triturato derivante da sfalci e potature.

In questa fase verrà prodotto il biogas che alimenterà l'impianto di cogenerazione, ma anche una frazione solida (il digestato) che, miscelata alle altre frazioni organiche in ingresso, alimenterà la sezione di compostaggio aerobico. Invece l'acqua di risulta dalle operazioni di pressatura, verrà inviata alla vasca raccolta del percolato.

L'impianto di compostaggio servirà a produrre fertilizzanti (ammendanti) conformi ai requisiti imposti dalla normativa ed utilizzabili nella bioagricoltura.

Il gestore dell'impianto, Acea Ambiente, è uno dei principali operatori a livello nazionale nel settore industriale della valorizzazione e del recupero di materia ed energia dai rifiuti. E' presente nel Lazio, in Toscana, in Umbria, Valle d'Aosta e Piemonte.

La capacità del precedente impianto di Acea Ambiente a Carboli non era sufficiente a garantire il recupero delle quantità di rifiuti organici prodotte nel territorio di riferimento anche in considerazione dello sviluppo della raccolta differenziata.
L'ampliamento dello stabilimento, oltre a rispondere a queste esigenze, sfrutta le ultime tecnologie attualmente disponibili. L'impianto ha una vita teorica utile di 20 anni.

Il conferimento dei rifiuti è previsto a partire dal 14 ottobre.

 

Rossi: "Un impianto in linea con le strategie europee. Altri quattro in corso di autorizzazione

"Siamo di fronte ad un impianto moderno, in linea con le strategie europee e regionali per lo smaltimento dei rifiuti, che pongono come obiettivo fondamentale il loro riuso e riciclo. È anche il più grande impianto di compostaggio della Toscana, in grado di produrre biogas ed energia, riducendo le emissioni di gas serra e di realizzare un ammendante capace di migliorare la qualità dei terreni agricoli".

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, promuove a pieni voti il nuovissimo impianto di compostaggio a digestione anaerobica di Monterotondo Marittimo, realizzato da Acea, che lo gestirà, interamente ex novo dove prima sorgeva il vecchio impianto.

"La strada del riciclo - ha aggiunto il presidente Rossi - richiede forti investimenti. Sono quelli, per decine di milioni di euro, che si stanno realizzando nei distretti produttivi della Toscana, facendo un favore all'ambiente, ma creando anche occupazione aggiuntiva. Qui a Monterotondo si tratta di circa 15 dipendenti diretti in più e di altrettanti nell'indotto. E se spesso la logica dominanante è quella di inseguire i comitati del "no", occorre invece assumersi la responsabilità di governare i processi, così come fa la Regione".

Il presidente Rossi ha poi osservato come la Regione per concedere questo tipo di autorizzazioni impieghi soltanto sei mesi, se la domanda è correttamente corredata di tutti gli elementi, e nove mesi nel caso in cui ci sia necessità di ottenere una documentazione aggiuntiva, sottolineando come si tratti di tempi di livello europeo.

"Ci vogliamo muovere fortemente - ha quindi concluso - in direzione della differenziazione e del recupero della materia. Il nostro obiettivo è quello di arrivare a 600.000 tonnellate l'anno di rifiuti solidi urbani trattati con questa modalità. È per questo che abbiamo altri quattro impianti di questo tipo in corso di autorizzazione regionale".

Da parte sua l'amministratore delegato di Acea, Stafano Antonio Donnarumma, si è detto "contento di essere qui, di non aver abbandonato questo sito e di aver creato ulteriore occupazione locale" aggiungendo di essere "pronto a fare di più".

Fonte: Regione Toscana



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