Carlo Savini, Forcoli gli dedica un campo da calcetto

Folla di amici gioca in ricordo di Carlo Savini


Ecco i nostri atleti a bordo campo che si riscaldano con una corsetta. Tre giri e stretching, così ha detto il mister. Palla al centro, si comincia. Partita emozionante questa sera al Franchi, dove le due formazioni fanno sognare i tifosi dagli spalti. Grandi passaggi, crossate e tiri in porta. Un match vissuto con gli occhi sbarrati e la bocca aperta.

No, non è la telecronaca di una partita e no, non si trattava realmente del Franchi di Firenze. Questa è l’atmosfera di ieri sera, venerdì 11 ottobre, al campo da calcetto dell’Associazione Nuova Primavera di Forcoli.

Tante, tantissime magliette viola hanno inaugurato il nuovo spazio di gioco. Divise super personalizzate indossate da persone speciali, tutto in ricordo di un cittadino unico per il paese.

Il campo da calcetto forcolese infatti, dopo la riqualificazione, porterà il nome di Carlo Savini. Scomparso nel 2016, “Carlo è stato nostro socio e in ricorrenza della festa del tartufo, è sempre stato presente come volontario - ha spiegato Roberto Fiore, Presidente dell’Associazione Nuova Primavera-.
Dal momento in cui abbiamo risistemato il terreno dell’area, lo ricordiamo tenendolo nel cuore e intitolandogli questo campetto”.

Presenti al taglio del nastro il sindaco di Palaia Marco Gherardini, l’associazione sportiva, la famiglia e una folla di amici.
Commozione nella consegna delle diverse targhe, come quella dello staff Savini Tartufi, che verrà affissa sul muro degli spogliatoi: “Che lo sport praticato in questo campo rispecchi sempre la tua gentilezza, eleganza ed onestà”.

Il sindaco Gherardini, con un post su facebook, ha immortalato la serata: "Grazie all’associazione Nuova Primavera per l’intitolazione del campo di calcetto in memoria di Carlo Savini e grazie alla famiglia Savini per aver accolto questo ricordo. Carlo sarà sempre nei nostri cuori".

Tra le parole commosse viene ricordato “il modo in cui Carlo ci ha insegnato a sorridere”, spirito col quale il campetto ha ricevuto il suo battesimo, tutto giocato tra amici: prima una partitella dei più piccoli e dopo più turni dei grandi. Tante magliette viola hanno scorrazzato sul prato nuovo di zecca: viola come la Fiorentina, squadra del cuore di Carlo, con un 24 stampato dietro, come la sua età.

Il centro di questo evento è stata la traccia indelebile che Carlo ha lasciato nei presenti e in ogni angolo del paese. “Allegria, spontaneità e generosità alla base, farcite dal valore dell’amicizia”. Un particolare emerso dalle descrizioni: "Quando era all’estero e si poteva fare il fine settimana in una bella città, lui trovava comunque il modo di tornare di venerdì per stare col suo gruppo, a casa”.

Una casa ed una grande famiglia infine, mantengono questa memoria così accesa.

Tre fischi. L’arbitro annuncia la fine della partita, ma l’inizio di tanto sport nel nome dell’amicizia ma soprattutto di Carlo.

Margherita Cecchin

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