Musei, rinnovati i direttori stranieri. Schmidt: "Entusiasta"

Il ministro di beni culturali Dario Franceschini ha rinnovato l'incarico per altri quattro anni a Sylvain Bellenger, direttore di Capodimonte, Eike Schmidt, direttore degli Uffizi e Cristiana Collu, direttrice della Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma. Una settima fa era stato confermato Bradburne alla direzione della Pinacoteca di Brera.

Il mix vincente per il sistema museale italiano, secondo il ministro Franceschini è l'autonomia e la qualità dei direttori.

Rinnovo Schmidt, il primo commento del direttore

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ha commentato la sua riconferma alla guida del complesso museale fiorentino per i prossimi 4 anni: "Sono davvero entusiasta di poter continuare a lavorare per gli Uffizi e per Firenze. Questi quattro anni alla guida delle Gallerie sono stati incredibili, pieni di meraviglia, di sorprese, di obiettivi da raggiungere: oggi posso assicurare che continuerò a mettere tutto il mio impegno e il mio cuore al servizio delle Gallerie per altri quattro anni. Le cose da fare sono ancora tante ma posso contare su collaboratori eccezionali e, per quanto mi riguarda, darò come sempre tutto me stesso per rendere gli Uffizi il museo più bello del mondo. Anche se già lo sono."

Rinnovo Schmidt, le congratulazioni di Nardella

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha commentato così la notizia del rinnovo: "Congratulazioni al direttore delle Gallerie degli Uffizi Schmidt e a tutti gli altri direttori a cui il ministro Franceschini ha rinnovano l'incarico per altri quattro anni. Sarà sempre più importante la collaborazione tra le Gallerie degli Uffizi e la città - ha affermato il sindaco - perché il museo non può e non deve essere una realtà slegata dal contesto culturale, sociale e istituzionale della città. In bocca al lupo a Schmidt con l'obiettivo di rilanciare sempre di più la collaborazione".

Rinnovo Schmidt, Gallerie degli Uffizi: "Un quadriennio intenso iniziato con l'insediamento del direttore"

E' stato un quadriennio intenso alle Gallerie degli Uffizi, quello iniziato con l'insediamento del direttore Eike Schmidt il 1 novembre 2015. Tanti i grandi progetti realizzati in questi 4 anni: tra questi, da segnalare il riallestimento complessivo di alcune delle sale principali della Galleria delle Statue e delle Pitture agli Uffizi, come quelle di Botticelli, di Leonardo, Michelangelo e Raffaello, oltre all'apertura di nuovi spazi per Caravaggio ed i Caravaggeschi (nei quali è stata per la prima volta collocata da protagonista, con una stanza tutta per sè, la celeberrima Medusa).

Ed è appena di pochi mesi fa (il 29 maggio) la più grande inaugurazione di sale mai realizzata nel museo: quella della pittura del Cinquecento Veneziano e Fiorentino, 14 sale distribuite su 1100 metri quadrati, con 105 opere, un terzo delle quali da tempo custodite in deposito (come la Madonna del Popolo di Federico Barocci e la Caduta degli Angeli ribelli di Andrea Commodi). E' dello scorso febbraio la presentazione del progetto esecutivo per l'apertura al grande pubblico (con previsione di 500.000 visitatori l'anno) del Corridoio Vasariano (ora chiuso per interventi di restauro e adeguamento) per il 2021; da ricordare, infine, la campagna per il ritorno in Palazzo Pitti del dipinto Il Vaso di Fiori del maestro olandese Jan Van Huysum, trafugato dai nazisti a Firenze durante la seconda guerra mondiale: lanciata il 1 gennaio dallo stesso direttore Eike Schmidt con un video diventato virale, si è conclusa felicemente il 19 luglio scorso, con il rientro 'a casa' dell'opera dopo 75 anni. Sul fronte espositivo, sono oltre 70 le mostre organizzate tra Uffizi, Palazzo Pitti e giardino di Boboli nel quadriennio 2015-2019: tra le più importanti, quella del Codice Leicester di Leonardo, la prima rassegna italiana ad aprire, nell'ottobre 2018, le celebrazioni per il cinquecentenario dalla morte del genio (oltre 380mila le persone che l'hanno visitata), la grande retrospettiva 'Islam e Firenze' nell'estate 2018, e 'Plasmato dal fuoco', attualmente in corso a Palazzo Pitti, ultima delle mostre di un ciclo a cadenza annuale, dedicato alle arti decorative nella storia: dedicata alla scultura in bronzo di scuola fiorentina dal '500 al '700: oltre 170 opere, tante delle quali arrivate appositamente dai più prestigiosi musei del mondo, con capolavori di Giambologna, Foggini, Soldani Benzi e tanti altri artisti.

Un po' di numeri. Dal 2014 al 2018 i visitatori delle Gallerie sono aumentati del 26% passando da 3.297.897 a 4.153.101. Gli introiti annui del complesso sono cresciuti del 112%, salendo da 16.082.364,64 euro del 2014 a 34.090.512,56 euro nel 2018. 94 i posti di lavoro creati in questo periodo, ai quali si sono aggiunti ulteriori 20 negli ultimi mesi. Anche sul fronte della comunicazione ci sono state importanti novità. Dal 2017, infatti, le Gallerie hanno un nuovo sito, uffizi.it: a visitarlo, sono quasi 4000 persone al giorno (3.758, dati 2018), mentre è del 2016 lo sbarco sui social, con il nome Uffizi Galleries: Instagram attualmente conta 363mila followers (ed è in costante crescita), e per questi numeri è tra primi al mondo. Intensa anche l'attività scientifica: solo nel 2018 gli Uffizi hanno dato alle stampe 25 pubblicazioni per 6.566 pagine, organizzato 4 convegni e 32 conferenze su svariati temi. Sempre nel 2018 le attività didattiche hanno visto la partecipazione di 19.669 persone, quelle di mediazione culturale (dedicata alle persone di diverse culture) o dedicate alle disabilità di ogni genere, 1308. Ricco anche il cartellone culturale: lo scorso anno tra Palazzo Pitti Pitti, Boboli e gli Uffizi si sono tenuti 42 eventi di danza, teatro e musica. Oltre all' annuale rassegna cinematografica estiva nel piazzale antistante il museo organizzata insieme a Palazzo Vecchio , tenuta anche quest'anno, con una sezione speciale dedicata al cinema russo.



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