Banda da 6 rapine e 23 spaccate, colpi anche a Empoli e San Miniato

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Firenze hanno dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Firenze, nei confronti di cinque appartenenti a un'organizzazione criminale dedita a rapine e furti in ambito internazionale. I destinatari del provvedimento, di nazionalità rumena e albanese, sono stati localizzati a Montecatini Terme e a Firenze. I cinque sono stati arrestati la scorsa settimana: si tratta di Laurentiu Georgian Ion di 27 anni, Bogdan Bucea di 22 anni, Andrei Daniel Ganete di 19 anni, Skerdilaid Selmanaj di 35 anni e Florin Nica di 24 anni. Quattro di loro si appoggiavano in una zona residenziale all'uscita di Montecatini, con continuo viavai che non era passato inosservato ai residenti. Proprio questi ultimi hanno esultato all'arrivo dei carabinieri per la fine del trambusto. Il quinto, albanese, risiedeva a Novoli a Firenze, era fidanzato della sorella di uno della banda che viveva a Montecatini.

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Le indagini hanno permesso di ricostruire la sequenza di 6 rapine in danno di sale slot e 23 furti con il metodo della “spaccata”, commessi dal sodalizio in Toscana, Umbria, Veneto ed Emilia-Romagna nel periodo febbraio-giugno 2019.

La banda, individuati nuovi obiettivi, aveva già effettuato sopralluoghi e si apprestava a colpire nuove attività commerciali toscane per poi ripartire alla volta della Romania e rivendere la refurtiva. Nei loro confronti, all’esito dell’udienza di convalida, è stata applicata la custodia cautelare in carcere.

Il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo ha spiegato che questa trentina tra furti e rapine era stata eseguita "con tecnica militare e ferocia nei confronti delle parti offese". Alla conferenza hanno preso parte anche il comandante del Nucleo Operativo Carmine Rosciano e il colonnello Michele De Rosa.

Nel corso delle rapine, impiegati e clienti venivano minacciati con l’uso di una pistola semiautomatica e di corpi contundenti. Talvolta le vittime sono state percosse violentemente, come nel caso del portiere di notte di un hotel di Ravenna, colpito ripetutamente alla testa e alla schiena con un martello. I furti, invece, venivano commessi in danno di concessionarie auto, dalle quali venivano asportati autoveicoli di grossa cilindrata poi utilizzati per sfondare saracinesche e vetrate di negozi di elettronica e abbigliamento. Ciascun colpo fruttava migliaia di euro, ricavati dalla rivendita in Romania di telefoni cellulari, occhiali di marca e altra refurtiva. Gli autori agivano sempre in un numero minimo di sei unità, travisati e con guanti calzati. Non di rado le autovetture trafugate sono state intercettate dalle forze dell’ordine dopo i furti, ma gli indagati sono sempre riusciti a guadagnare la fuga attraverso manovre che hanno messo in serio pericolo l’incolumità degli utenti della strada, ad esempio spruzzando il contenuto di estintori  verso gli inseguitori per ostacolarne l’azione.

Le indagini sono state condotte anche attraverso l’analisi dei filmati estrapolati da sistemi di videosorveglianza e le accurate attività di sopralluogo e repertamento svolte dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo, permettendo di comporre un imponente quadro probatorio a carico dei cinque destinatari del fermo nonché di due ulteriori appartenenti al sodalizio, già ristretti presso le case circondariali di Prato e Como per reati della stessa tipologia.

E’ stato inoltre accertato come l’organizzazione agisse, con lo stesso modus operandi, in altri Paesi europei (Belgio, Germania e Danimarca), dando luogo a delle vere e proprie ondate criminali della durata variabile, da pochi giorni ad alcune settimane. E’ stata proprio l’ultima di tali sortite in Italia, avvenuta agli inizi di ottobre (a distanza di mesi dall’ultima presenza documentata in territorio nazionale), a rendere necessaria l’emissione del provvedimento urgente: negli ultimi giorni, la banda aveva già effettuato sopralluoghi e si apprestava a commettere nuovi reati per poi ripartire alla volta della nazione di origine. Nel corso della perquisizione dell’appartamento di Montecatini Terme, scelto dalla banda quale base di appoggio per la più recente serie di azioni delittuose, sono stati rinvenuti e sequestrati una pistola giocattolo e vario materiale da travisamento (maschere, parrucche, ecc.), utilizzati per la commissione di rapine.

Rosciano ha spiegato: "A febbraio abbiamo assistito a una recrudescenza dei reati predatori e furti ai danni di concessionari, sale slot ecc. Il modus operandi usato era sempre lo stesso. Agivano tra i tre e i sei soggetti vestiti con passamontagna e con abiti per travisarsi. Grazie ai sopralluoghi abbiamo individuato uno della banda e poi siamo riusciti a ricostruire la composizione della banda. La banda è caratterizzata dal fatto che colpisce in maniera indiscriminata e dopo i reati lasciavano il territorio nazionale. La refurtiva veniva poi nascosta in Romania. Ricordo che a  maggio 2014 quattro di questi erano stati già arrestati a Firenze. Negli anni si sono specializzati e hanno sviluppato capacità di autoprotezione particolari. Durante gli inseguimenti spruzzavano il contenuto di estintori per non essere presi". De Rosa ha aggiunto: "Le auto rubate venivano rivendute in Romania per acquistare case in quella zona".

Ecco gli eventi criminosi ricostruiti dalle forze dell'ordine nella sola Toscana:

furto di un BMW X5 a Sesto Fiorentino il 22 febbraio, furto in una sala slot di Campi Bisenzio e in un'altra a Viareggio il 23 febbraio; furto di due furgoni a Sesto Fiorentino il 25 febbraio, furto di una Volvo V40 a Empoli lo stesso giorno, la giornata poi si concluse con una rapina in un'altra sala slot di Campi Bisenzio; furto di auto Nissan a Porcari e furto al negozio Obi di Sesto Fiorentino il 26 febbraio; il 28 febbraio si recarono a rubare in un concessionario auto di Altopascio; a Capannori furto auto a Segromigno in Piano e rapina in una sala slot il primo marzo; furto auto in rivenditore a Borgo San Lorenzo il 5 marzo; furto all'Ottica Mascagni il 6 marzo a San Miniato e tentato furto al Trony di Empoli; furto di una polo Ralph Lauren a Barberino di Mugello; furto Trony di Calcinaia il 12 marzo; furto Trony di Pontassieve il 14 maggio; furto Trony Calcinaia ancora il primo giugno e nello stesso giorno ricettazione scooter a Calcinaia; furto di una Volkswagen Golf ad Altopascio il 6 giugno; furto di uno scooter a Borgo San Lorenzo il 7 giugno; furto in un ottica di Lucca il 14 giugno; furto Trony Empoli il 22 giugno e nello stesso giorno ricettazione scooter a Empoli.



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