Centrale dello spaccio scovata a Pisa, arrestato un uomo

(foto gonews.it)

La Polizia di Stato di Pisa ha arrestato ieri un nigeriano trentacinquenne per il reato di detenzione con finalità di spaccio di sostanza stupefacente, trovato in possesso nella propria abitazione, di quasi due etti tra hashish e marijuana, oltre ad un kit per il confezionamento.

L’uomo era già noto alle forze dell’ordine perché, il febbraio scorso, nell’ambito di un servizio condotto dalla Polizia di Stato, era stato sorpreso a spacciare numerosi dosi di sostanza stupefacente dinanzi a un minimarket della stazione, attività che aveva dapprima portato al sequestro di circa 30 grammi di marijuana e, successivamente, attraverso altre attività di riscontro durate giorni, era stata emessa dalla Questura un’ordinanza sospensione dall’esercizio dell’attività commerciale per motivi di ordine e sicurezza pubblica.

Per diverso tempo da allora, il pusher si era defilato dalla strada, circostanza che indotto la Squadra Mobile a svolgere approfondimenti sul cambio, repentino, di abitudini dello spacciatore.

Ne è sorta un’attività di osservazione, durata alcuni giorni, condotta nelle zone della stazione e nelle aree adiacente ai luoghi ove lo stesso vive, finalizzata a verificare se il soggetto, titolare di regolare permesso di soggiorno, fosse ancora gravitante nel territorio pisano e si dedicasse ancora a traffici delittuosi.

L’attività ha portato i suoi frutti ieri pomeriggio, quando una pattuglia della Sezione Narcotici, mentre si trovava in osservazione nella zona del quartiere San Giusto, zona di ultima residenza dell’uomo, ha notato lo straniero in sella ad una bicicletta che si spostava con pedalata decisa. Osservandolo, gli agenti hanno notato un bizzarro rigonfiamento sporgere dalla parte posteriore dei pantaloni, circostanza che ha subito destato particolare sospetto negli investigatori, che lo hanno immediatamente intercettato, intimandogli l’alt.

Alla vista dei poliziotti, l’uomo si è subito disfatto della bicicletta, dandosi alla fuga a piedi, tentando di scavalcare la staccionata che, in via dell’Aeroporto, delimita la strada urbana dalla ferrovia. Il tentativo è risultato vano perché il nigeriano è stato tempestivamente bloccato dagli agenti.

Una volta fermato, l’uomo è stato sottoposto a perquisizione, dalla quale è emerso che l’anomalo rigonfiamento era dovuto alla presenza, di un calzino nero in filo scozia, occultato nei pantaloni, ripieno di numerose confezioni, delle dimensioni di una pallina da tennis, contenenti sostanza stupefacente di tipo marijuana, nonché dieci stecche di hashish, per un totale complessivo di un etto e mezzo di sostanza.

A quel punto i poliziotti hanno proceduto a svolgere ulteriori approfondimenti presso il domicilio del soggetto: un appartamento di via Sant’Agostino.

Una volta all’interno, i poliziotti hanno perquisito tutti gli ambienti dell’immobile. Nella stanza da letto dell’uomo, gli agenti hanno trovato un vero e proprio bazar dello spaccio.

La stanza da letto era stata allestita come piccola centrale, con tanto di bilance di precisione, altra sostanza stupefacente ancora da confezionare tenuta sfusa all’interno di buste e scatole, taglierini con la lama ancora intrisa di hashish e un rotolo di cellophane, oltre a trecentodieci euro in contanti. Complessivamente, a seguito della perquisizione, sono stati sequestrati due etti tra hashish e marijuana.

Dalla modalità del confezionamento, oltre che dal quantitativo, gli investigatori hanno dedotto come la sostanza non fosse destinata alla vendita al dettaglio, bensì destinata a rifornire altri pusher, gravitanti nelle piazze dello spaccio del centro cittadino, dove lo straniero si stava dirigendo in bicicletta per effettuare, verosimilmente, la consegna.

L’uomo, pertanto, è stato tratto in arresto per il reato di detenzione con finalità di spaccio di sostanza stupefacente ed è stato tradotto temporaneamente in carcere in attesa del rito direttissimo.

Questa mattina, il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto per lo stesso gli arresti domiciliari, in attesa del giudizio direttissimo.

Fonte: Questura di Pisa



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