Prc Valdelsa Fiorentina alla manifestazione per popolo curdo: "Situazione come Spagna negli anni '30"

Il Partito della Rifondazione comunista della Valdelsa fiorentina esprime la propria solidarietà al popolo Kurdo e invita alla partecipazione alla manifestazione regionale di sabato 19 ottobre a Firenze contro l’attacco turco.

Fin dal suo inizio, nel 2011, la crisi Siriana è apparsa alquanto strana. È sempre stata chiara la volontà dei Paesi NATO di togliere il potere ad Assad, palesi gli interessi petroliferi delle parti in gioco: USA, Turchia, Iran, Russia. C’è un gasdotto da far passare nel nord della Siria, e poco importa chi ci viva e se chi ci vive muore.

Per anni ci è stata propinata una verità distorta dagli interessi economici delle classi dominanti , statunitensi e europee. Di fatto a giovare di questa situazione sono per un verso l’industria bellica italiana che guadagna vendendo armi alla Turchia e l'industria petrolifera che ha goduto dei prezzi favorevoli fatti dall’ISIS durante il periodo di occupazione dei pozzi. Per soddisfare questi biechi interessi, l’Europa e gli USA hanno dato totale libertà di azione a uno dei governi più reazionari degli ultimi 50 anni, quello di Erdogan.

Ci diciamo ambasciatori del progresso e poi proteggiamo la monarchia saudita e il sanguinario Erdogan.

Non si è potuto nascondere però la forza di volontà del popolo Kurdo nell'organizzarsi e combattere per la propria libertà. La lotta di liberazione dall’ISIS ha dato vita nel nord della Siria ad una forma di autogoverno nuova, organizzata dal basso, in grado di distruggere secoli di patriarcato e di gerarchie opprimenti.

Lo Statuto del Rojava è davvero il simbolo di un progresso reale di uomini e di donne liberi di autodeterminarsi.

Ma è un passo avanti contro il sistema capitalistico che l’occidente può accettare, si possono aiutare i Kurdi a combattere l’ISIS ma non si può andare oltre, si teme che il modello si diffonda e che la scintilla del cambiamento arrivi all’opinione pubblica europea, non si può rischiare la messa in discussione del modello economico vigente, quello fatto di leggi che proteggono chi licenzia e delocalizza buttando alle ortiche tutti i diritti dei lavoratori.

Noi comunisti lo diciamo già da qualche anno: quello che sta succedendo in Kurdistan è un po’ come la Spagna di fine anni ’30.

La campana sta suonando per tutti noi lavoratori.

Pochissimi anni fa, nell’Empolese - Valdelsa, abbiamo ricevuto la visita di una parlamentare turca di origine Kurda, appartenente a un partito che, nel frattempo, Erdogan ha pensato bene di provare a distruggere con numerosi arresti ingiustificati. Ci siamo mossi spesso per il popolo Kurdo, ad esempio organizzando a Castelfiorentino una mostra in occasione del 25 Aprile per ricordare la comunanza di intenti nelle Resistenze e nelle lotte di Liberazione.

Non è più il momento di tergiversare, oltre a smettere di esportare armi è necessario soprattutto smettere di produrle affinché si possa dire basta a questa situazione impedendo così che si ripeta.

Dobbiamo uscire dalla NATO e smettere di sostenere e le dittature da essa protette. La pace, la libertà ed il progresso dei popoli oppressi passano da un’altra strada,il popolo Kurdo ce lo sta insegnando: è la strada del socialismo.

PRC circolo della Valdelsa Fiorentina



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