Leopolda 10, Renzi accolto da un grande pubblico: il battesimo di Italia Viva

Si è aperta ieri pomeriggio Leopolda 10, il convegno ideato da Matteo Renzi che ogni anno dal 2010 sbarca a Firenze alla Stazione Leopolda, in viale Fratelli Rosselli.

Quest’anno il convegno, dal 18 al 20 ottobre 2019 con 2mila posti a sedere e tre maxischermi per chi non riuscirà ad entrare, assume un gusto di sfida e di rilancio particolare, vista la recente creazione dell’ex sindaco del capoluogo toscano, leader del Pd e Presidente del Consiglio. In questa edizione le telecamere infatti puntano a Italia Viva, il nuovissimo partito fondato lo scorso settembre da Renzi, dopo il suo abbandono dal Pd.

Un decimo appuntamento dalle previsioni scettiche: i politici, gli avversari e una buona fetta dell’opinione pubblica avrebbe pensato più a un “flop” per il convegno del neo partito che conta, ad oggi, il 4.6% nel panorama elettorale. Così invece non è stato.

Al contrario dei pronostici quindi, il Matteo di Rignano sull'Arno si è ritrovato al suo arrivo un bagno di folla, che lo ha accolto in uno scrosciante suono di applausi. Si è parlato di "Sold out a tre ore dall’inizio" come a un concerto di un superdivo. Il leader i Iv ha raggiunto a fatica il palco, rallentato dai simpatizzanti e dalla massa di giornalisti. “Questo della Leopolda è un popolo che c’è” annuncia soddisfatto, seguito da Luciano Nobili deputato di Italia Viva sui Social: “Quanto sarà divertente smentire i sondaggi".

Così come lo stesso Renzi ha scritto su Facebook: “Davanti a questa esplosione di entusiasmo sono commosso e senza parole. Due ore prima dell'inizio la Leopolda 10 scoppia di gente. È bellissimo! Cerchiamo di far entrare tutti”. Ed il momento social è continuato con la capogruppo alla Camera di Italia Viva e sempre fedele Maria Elena Boschi, attraverso un tweet: “Si aprono i cancelli della Leopolda 10: tantissime persone già in fila. Grazie ai volontari pronti ad accoglierli come ogni anno”.

Il convegno è iniziato parlando del passato, dei 10 anni trascorsi, ma che in un attimo si è trasformato verso uno sguardo per il futuro. Per questo, più che alle vecchie esperienze, Italia Viva getta la base di un “Business plan per l’Italia, fatto di crescita e sostenibilità”. Come dichiarato da Renzi: "Racconteremo il futuro perché vogliamo costruirlo, non solo aspettarlo. E il titolo di questa Leopolda è ITALIA 2029" aggiungendo "Siamo la Casa del futuro, non la Casa della nostalgia, perché la politica è futuro".

Tanti hanno aderito al nuovo partito, come il gruppo 'SempreAvanti' di Luciano Nobili e Roberto Giachetti, e l’ex ministro Maria Carmela Lanzetta. Ma anche tra quelli che non hanno fatto il passaggio troviamo ospiti che restano fedeli al proprio partito come Simona Bonafè: "Resto nel Pd, ma sono venuta a salutare tanti amici". Anche lo stesso sindaco di Firenze Nardella resta su questa linea dal palco della Leopolda: "Sono orgogliosamente sindaco del Pd, siamo qui per confrontarci, per parlare di contenuti idee e progetti".

Numerosi gli argomenti toccati nel primo giorno: dalla legge sullo stop alla plastica, al Conte Bis e alle proposte varate, con riferimenti di una velata ironia come "Se facciamo cadere il governo ci ricoverano per schizofrenia" fino alla questione degli attacchi Turchi in Siria. Durante la prima serata infatti, è stato dedicato un momento di riflessione alla recente offensiva nel Kurdistan siriano, con un omaggio alle combattenti e il collegamento via Skype da Kobane con Nasrin Abdalla, comandante curda dell'Unità di Protezione delle Donne.

Il tema dell'attuale governo è stato ripreso anche da Maria Elena Boschi, che ha dichiarato: "Nessun ultimatum al governo, ma proposte sì: non penso che ci possono chiedere di essere silenti" riferendosi alla legge di bilancio e Quota 100. Nei confronti del Pd, il capogruppo del partito alla camera ha parlato di avversari: "Credo che sia normale fra partiti diversi considerarsi avversari politici. Stiamo lavorando al governo insieme, chiaramente ci sono molti valori che sono comuni, però le proposte spesso sono diverse".

Per Renzi, non poteva mancare un riferimento all’altro Matteo, quello della Lega: "Non ci fai paura, la nostra casa è a prova di ruspa".

Ma al centro del secondo giorno di Leopolda 10 c’è stato il vero e proprio battesimo di Italia Viva.

Il simbolo del partito, scelto tramite un voto online, è un gabbiano stilizzato. Renzi, dopo aver preso la tessera numero uno, ha firmato l’Atto costitutivo del partito. Definito "senza leader ma composto da leader", Ettore Rosato coordinatore nazionale di Italia Viva ha annunciato infine quale sarà il primo articolo dello statuto ancora da scrivere: “Qui siamo tutti amici, qui si lavora insieme, questa è una squadra, una grande grande squadra”.



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