Spaccio ed estorsione, 6 giovani arrestati a Lucca

Dalle prime ore di questa mattina la Squadra mobile sta eseguendo sei arresti per spaccio ed estorsione nei confronti di 4 italiani, un rumeno ed un marocchino tutti residenti a Lucca. Numerose le perquisizioni.

Sono finiti in carcere il 25enne Giovanni Pennino, il 29enne Eduard Ionel Tinciu, originario della Romania, il 27enne Manuel Marchi, il 32enne Mohamed Barhmy originario del Marocco. Ai domiciliari la 23enne Sara Lemmetti, compagna di Pennino, e Maurizio Del Papa, 26enne con precedenti per spaccio.

Tutto è partito da delle segnalazioni tramite l'app della polizia YouPol, dove un anonimo segnalava minacce da Pennino e Tinciu che pretendevano il pagamento di 500 euro di debito per l'acquisto di marijuana. I due erano a capo di una banda dedita allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana. Marchi e Del Papa secondo la polizia erano incaricati di consegnare la droga ai clienti, mentre Barhamy era il fornitore di cocaina.

Gli indagati erano soliti spacciare nel centro storico della città – in Piazza Santa Maria, in piazza San Iacopo – e appena fuori dai noti locali della movida lucchese.

Il 20 marzo scorso, la perquisizione a casa di Pennino consentì il rinvenimento, nella disponibilità dell’indagato, di quasi 300 grammi di hashish, detenuti nel suo appartamento, e di circa 2 chili e mezzo di marijuana, nascosti nella cantina dell’abitazione. Lo stupefacente era stato acquistato a Napoli, nel famigerato quartiere Scampia.

Subito dopo l’arresto Pennino fu giudicato in direttissima e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari; ciò non gli impedì di continuare lo spaccio. Anzi, immediatamente dopo, sebbene ristretto, convocò gli altri correi per riorganizzare l’attività di spaccio allo scopo di renderla più discreta.

Oggi, la contestuale perquisizione operata nelle rispettive abitazioni ha permesso il rinvenimento, nel domicilio di Barhmy, di 4 panetti, per complessivi 400 grammi di hashish e 30 grammi di stupefacente - hashish e marijuana - confezionato in dosi. A casa di Pennino, sul comò della camera da letto, accanto al biberon e ad altri prodotti per neonati, è stato rinvenuto un barattolo contenente marijuana destinata al consumo personale.



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