Patto sugli alcolici, Confcommercio al Prefetto: "La malamovida non si vince criminalizzando i locali in regola"

Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli

Disponibilità alla collaborazione, ma Confcommercio non può in alcun modo accettare ultimatum da parte del Prefetto. Il direttore Federico Pieragnoli replica a Giuseppe Castaldo, che a mezzo stampa ha dato ancora sette giorni di tempo alle associazioni di categoria per approvare il codice di autoregolamentazione sugli alcolici: “Siamo sorpresi dalle parole del Prefetto, tanto più che ci siamo presentati a quel primo e fino ad oggi unico incontro armati da uno spirito di collaborazione e disponibilità. Questo codice di autoregoalmentazione è al vaglio nostro e dei nostri imprenditori, ma certo non possiamo accettare ultimatum di nessun tipo. Tanto più in un contesto così paradossale in cui a soffrire e a pagare il conto più salato sono da tempo proprio gli imprenditori responsabili, che hanno tutto l'interesse al rispetto delle regole, e non certo la marea di abusivi e illegali e fuori legge che sono all'origine della malamovida cittadina, fenomeno che noi per primi chiediamo di debellare”.

“Se la prefettura vuole andare da sola, faccia pure, siamo in uno stato libero e ognuno deciderà come meglio comportarsi” - spiega Pieragnoli: “Noi sappiamo che la grande maggioranza degli imprenditori regolari già adesso si comporta in modo responsabile, non somministra alcolici ai minori, garantisce standard di qualità e un adeguato livello dei prezzi. Cosa che purtroppo non avviene in alcun modo da parte delle decine di abusivi e di quelle attività che non hanno licenza di somministrazione e che proliferano nel caos e nell'assenza di controlli. Qui risiede l'origine di tutti i mali e non certo nelle attività di pubblico esercizio, che al contrario rappresentano un limite all'abuso di alcool e un presidio di sicurezza e vivibilità”.

“Confermiamo la nostra più ampia disponibilità a collaborare, ma ad altre condizioni e con un diverso coinvolgimento” – conclude il manager Confcommercio: “E chi pensa che una soluzione alla malamovida sia mettere nel mirino e criminalizzare le attività di pubblico esercizio, le uniche che rispettano le regole, le uniche che rappresentano un baluardo e una garanzia di sicurezza, si accorgerà molto presto dell'errore commesso”.

Fonte: Confcommercio Pisa

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