
Draghi (FdI) contesta l'affitto del Salone dei Cinquecento
"Sarà la più prestigiosa delle sale di Palazzo Vecchio a Firenze a ospitare la presentazione della 49esima edizione della Mostra Mercato del tartufo bianco di San Miniato” così era l’annuncio stampa, e sul fatto che il salone sia uno degli ambienti più prestigiosi che il comune di Firenze possiede non ci sono dubbi. Strano intanto che il tartufo di San Miniato venga presentato in città e curioso che è stato il salone dei Cinquecento ad accogliere la rassegna samminiatese, il quale è stato affittato a solo 1300 euro per tutta la giornata: per circa 240 posti riservati agli espositori, quindi poco più di 4 euro cadauno se la matematica non sbaglia.
Ci tengo a ricordare – dichiara il capogruppo di fratelli d'Italia Alessandro Draghi – che il salone dei Cinquecento per essere locato ad un soggetto privato costerebbe ottomila euro in media, cinquemila per convolare a nozze sotto la statua di Leone X".
La replica del Comune:"Agevolazione per enti pubblici con iniziative per promozione del territorio"
L’evento che si è svolto lo scorso 23 settembre nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio è stata la presentazione della 49/a edizione della Mostra Mercato del tartufo bianco di San Miniato e per quanto attiene l’uso dello spazio è stato applicato il corrente Disciplinare per la concessione degli ambienti del Palazzo. E’ quanto precisa l’amministrazione comunale in merito alle polemiche delle opposizioni.
Il Comune di San Miniato, nella persona del sindaco, ha richiesto all’Amministrazione di poter svolgere la presentazione nel Salone dei Cinquecento, proprio nell’anno in cui si festeggiano i 500 anni dalla nascita di Cosimo I de’ Medici, ricordando che il Comune di San Miniato ha un particolare legame con il Comune di Firenze risalente al periodo mediceo, come testimonia una delle tavole dipinte nel soffitto del Salone che rappresenta la città di San Miniato tra le città amiche di Firenze a fianco del Granduca. Successivamente , con nota del 18/10/19, il sindaco di San Miniato ha incaricato la Fondazione San Miniato Promozione di organizzare in ogni suo aspetto la presentazione della 49° Mostra del tartufo Bianco di San Miniato presso Palazzo Vecchio.
Per quanto attiene alle modalità di concessione, al Comune di San Miniato è stato riservato il trattamento previsto dall’art.8 c.1 lettera c) del Disciplinare per la concessione in uso di ambienti di particolare rilievo storico e artistico (delibere 2018/565 e 2018/698), che prevede l’agevolazione pari al canone di concessione (fermo restando il pagamento di quanto dovuto a titolo di rimborso spese forfettario e a titolo di corrispettivo per servizi strumentali alla concessione ai sensi dell’art.7 del medesimo Disciplinare) in favore di enti pubblici nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali che svolgano iniziative finalizzate alla promozione culturale, economica e turistica del territorio.
Palagi (SPC): “Tartufi e fantasia storica, quanto vale il Salone dei Cinquecento...”
“Un intero pomeriggio nel Salone dei Cinquecento quanto costa? Nel caso di una Mostra Mercato, se piace all'Amministrazione, poco più di 1.000 € (1318,82 iva inclusa, per essere precisi). È il caso di quella del Tartufo Bianco di San Miniato.
A giustificare il prezzo di favore viene citato niente meno che Cosimo I dei Medici, in virtù dei rapporti storici iniziati molti secoli fa tra Palazzo Vecchio e il Valdarno Inferiore.
Per spiegare la cosa il Comune cita anche un pannello del soffitto del luogo affittato. Quindi è bene capire quanti “eredi” di quei tempi antichi possano a questo punto chiedere lo stesso trattamento di riguardo...
I 500 anni dalla nascita di Cosimo I erano già stati utili per una due giorni di agosto all'Isola d'Elba, con gonfalone in gita, accompagnato da un consigliere comunale. Ora – commenta il consigliere di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Paslagi – sono funzionali a un evento il cui scopo è sicuramente importante per la valorizzazione del territorio, ma che rimane evidentemente un appuntamento di natura commerciale.
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