
Si aprirà mercoledì 6 novembre, alle 21 al Teatro Politeama di Poggibonsi, la stagione congiunta dei teatri della Valdelsa. Sul palco Michele Riondino con “Il maestro e Margherita”. Lo stesso giorno, nel foyer del teatro, verrà inaugurata la mostra dedicata alla celebre opera di Bulgakov dell’illustratrice e grafica d’arte Cristina Chiappinelli.
Lo spettacolo. Cercare di dare vita alle magiche e perturbanti pagine de Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov, è forse una delle cose più eccitanti che possa accadere a chi si occupa di teatro. Il Maestro e Margherita è un romanzo pieno di colori potenti e assoluti, tutti febbrilmente accesi, quasi allucinanti. E' un romanzo perturbante, complesso e articolato come il costume di Arlecchino, in cui si intrecciano numerose linee narrative, e dentro il quale prendono vita un numero infinito di personaggi, che costituiscono una sorta di panorama dell'umano e del sovraumano. Dal diavolo, nella figura seduttiva e mondana di Woland, una sorta di clown feroce che dirige una sarabanda demoniaca, a personaggi che rimandano all'universo grottesco di uno dei maestri di Bulgakov, Nikolaj Gogol. – dichiara Andrea Baracco nelle note di regia- In questo romanzo, si passa dal registro comico alla tirata tragica, dal varietà più spinto all' interrogarsi su quale sia la natura dell'uomo e dell'amore. Basso e alto convivono costantemente creando un gioco quasi funambolico, pirotecnico, in cui ci si muove sempre sulla soglia dell'impossibile, del grottesco, della miseria e del sublime. A volte si ride, a volte si piange, spesso si ride e piange nello stesso momento. Insomma, in questo romanzo, si vive, sempre. Il Maestro e Margherita rimangono fatalmente impigliati, imprigionati quasi, l'uno nel corpo e nella mente dell'altra, più nella mente che nel corpo, forse. Per descrivere l'inizio del loro amore il Maestro pronuncia una delle frasi memorabili del romanzo: ‘l'amore è balzato davanti a noi dal nulla, come un assassino in un vicolo, e ci ha colpito entrambi, nello stesso istante“.
La mostra sarà dedicata al mondo di Bulgakov, come spiega l’artista Cristina Chiappinelli: “ L’universo di Bulgakov, popolato da enormi gatti neri parlanti, streghe su scope volanti, misteriose sparizioni, defunti che resuscitano e feste grandiose con orchestre animalesche, è un paradiso per gli occhi di un artista o di un illustratore. Per questo ho scelto di lavorare su questo soggetto, realizzando linoleografie sature di segni e figure, quasi a nascondere la realtà per lasciare spazio alla magia dirompente”.
Fonte: Ufficio stampa
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