Consiglio regionale, approvata variazione di bilancio: 80 milioni nel triennio

Variazione di bilancio approvata

Via libera a maggioranza, da parte del Consiglio regionale, alla seconda e ultima variazione di bilancio, che in sintesi – lo ripete l'assessore Bugli nel suo intervento in aula - vale circa 80 milioni tra spesa corrente e investimenti che si rimettono in gioco nel triennio, sugli anni 2020 al 2021, al netto di otto milioni spostati sul fondo di riserva.

"Con questa variazione riusciremo a garantire le attuali politiche, nonostante i tagli al bilancio" spiega l'assessore . "Per quanto riguarda gli interventi macroeconomici – aggiunge -, rimane naturalmente in piedi l'impianto del documento economico e finanziario che elaboriamo ogni anno, un volta all'anno. Questo dice la legge". La replica è indirizzata alla Lega, che dai banchi del consiglio aveva accusando la maggioranza di fare investimenti da "villaggio turistico". Di tutt'altro avviso è chiaramente l'assessore Bugli.

"Prendiamo Piombino – spiega - , seconda area produttiva dell'acciaio del nostro paese. Con testardaggine abbiamo sostenuto la linea di rafforzamento, e dico che era giusta. Ma voi (riferito alla Lega ndr), che ci accusate di voler fare dei villaggi turistici, non l'avete mai sostenuta. Prendiamo ancora i soldi investiti sul porto di Livorno o la scelta di individuare nella piattaforma Europa un hub strategico per fare sviluppo e crescita. Non è una politica industriale, questa? Dove eravate quando abbiamo fatto politiche per l'industria farmaceutica? Quando abbiamo sostenuto l'industria meccanica e le sue piattaforme a Carrara, Piombino e Livorno? Cosa ne pensate del patto di sviluppo che abbiamo firmato con le imprese e con il sindacato? Dove eravate quando in questo consiglio abbiamo approvato il fondo di garanzia per le imprese toscane? Eravate qu i, a votare sempre contro".

Le misure finanziate
Con la variazione vengono scritte in bilancio risorse per un milione e mezzo per il sostegno alla popolazione e alle attività economiche danneggiata dal nubifragio del 27 e 28 luglio 2019, per le province di Grosseto, Lucca e Firenze che non rientrano nell'emergenza nazionale. Ci sono interventi sulle strade regionali nel 2021 per 15 milioni, altri 15 milioni e 590 mila euro per l'acquisizione del patrimonio fotografico Fratelli Alinari, tre milioni nel 2019 a sostegno del sistema dello spettacolo, tre milioni ancora per manutenzioni straordinarie di ponti e strade regionali nel 2020, altri tre milioni (ripartiti tra 2020 e 2021) per accrescere la raccolta differenziata, contributi straordinari per 2,5 milioni (nel 2021) a Rfi per la progettazione definitiva ed esecutiva del collegamento ferroviario tra l'interporto Vespucci, la linea Collesalvetti-Vada e la linea Pisa-Firenze.

La Regione acquisterà nuove azioni di Fidi Toscana, la finanziaria di cui già è socio di maggioranza relativa, per 1,7 milioni di euro. "La funzione di Fidi è importante – ricorda Bugli - Con 201 milioni della Regione, Fidi ha finora permesso prestiti per 1,4 miliardi di attività, e ha favorito il finanziamento presso le banche per 1800 imprese, con un moltiplicatore di sette volte".

Ci sono anche risorse destinate alla scuola universitaria superiore S. Anna di Pisa per il completamento del Parco scientifico tecnologico pari a 2,5 milioni di euro nel 2021, due milioni e 300 mila euro sulla mobilità ciclabile, l'acquisizione della collezione "Oro d'autore", attualmente di proprietà della società Arezzo Fiere e Congressi, con 2 milioni di euro nel 2019. "Quello sul Museo dell'oro è il riconoscimento – si sofferma Bugli a proposito di Arezzo – alla storia economica della città".

E poi c'è la gestione delle aree demaniali del porto di Viareggio destinate a finalità turistico-ricreative (1 milione di euro nel 2020), il contributo straordinario al comune di Quarrata per interventi sulla viabilità locale (500mila euro nel 2020 ed altrettanti nel 2021), 800 mila euro ai comuni di Pisa e di San Giuliano per la progettazione della viabilità a nord di Pisa, tratta Madonna dell'Acqua-Cisanello, il contributo straordinario al comune di Aulla per la realizzazione della palestra scolastica nella scuola Dante Alighieri (800mila euro nel 2020) e al comune di Montevarchi per la realizzazione della scuola primaria Mochi in località Levanella (600mila euro nel 2020).

L'elenco prosegue. C'è il contributo straordinario al comune di Montignoso per il pagamento del saldo dei lavori per la scuola a Cinquale, 500mila nel 2020; c'è il contributo straordinario al comune di Coreglia Antelminelli per la costruzione della palestra a servizio della scuola primaria e secondaria nel borgo di Ghivizzano, 350mila nel 2020; c'è il contributo per le agevolazioni sui pedaggi del traffico pesante per incentivare il transito di mezzi ingombranti sulle autostrade A11-A12 in alternativa alla strada di grande comunicazione Fi-Pi-Li sulla quale sono in corso dei lavori, 300mila nel 2020; c'è èil contributo straordinario per la viabilità di collegamento fra la SR70 e Vallombrosa, 200mila euro nel 2021.

E' previsto un finanziamento straordinario all'associazione culturale Teatro Puccini di Firenze per lavori di adeguamento strutturale ed impiantistico (150mila euro nel 2019) e alla provincia di Pistoia per le analisi e il tracciato preliminare della variante alla SP12 delle Cartiere in località Collodi nel comune di Pescia (100mila euro nel 2019). Via libera al il contributo al comune di San Giuliano Terme per l'acquisto della Rocca di Ripafratta, 100mila euro nel 2019, alla parrocchia dei Santi Ippolito e Biagio nel comune di Cortona per il recupero e restauro della chiesa di Creti (50mila euro nel 2019) e a Grosseto Fiere per l'organizzazione di ‘Italian taste experience' (100mila euro).

Il Consiglio si è detto d'accordo ad un finanziamento da 546mila euro alla società Internazionale Marmi e Macchine Carrara, ha aumentato di un milione di euro le risorse per promuovere l'attività motoria, ha stanziato 300 mila euro nel 2020 per la manutenzione straordinaria e interventi di difesa del suolo sul reticolo idrografico del Valdarno centrale. La variazione mette a disposizione anche 660 mila euro per la Fondazione festival Pucciniano e un milione di euro, nel 2019, per la Fondazione Carnevale di Viareggio, così come 135 mila euro per il comune di Stazzema a sostegno di una serie di manifestazioni sui valori della Resistenza e dell'antifascismo.

Si integra di 350 mila euro il contributo straordinario, già concesso, da 750 mila euro alla provincia di Massa Carrara, per realizzare la scuola a Villafranca in Lunigiana e si stanzia 900 mila euro nel 2020 come contributo straordinario al comune di Pontassieve per la nuova sede del centro di ricerca del Consorzio Re-Cord, un ente misto pubblico-privato no profit di ricerca, sviluppo ed applicazione di fonti di energia rinnovabile e biocarburanti. Sono stati approvati anche gli emendamenti presentati in aula dallo stesso assessore Bugli pari a due milioni di euro nel 2019 per interventi di manutenzione, recupero e costruzione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica e l'integrazione di 2,5 milioni al piano operativo 2019 dell'Agenzia Toscana promozione turistica.

Il dibattito

“La nostra non è una Toscana felix, ma una Toscana che non cresce più da anni a causa delle vostre politiche sbagliate che hanno mortificato uno tra i migliori tessuti produttivi. Manca poco al momento in cui questa Regione, grazie al nostro buon governo, tornerà ad essere un modello virtuoso. Le vostre politiche sono state sconfitte in Umbria, lo saranno in Emilia Romagna e finalmente anche in Toscana”. È quanto dichiara Marco Casucci (Lega). Il consigliere osserva che il Defr non tiene conto dell’avanzo vincolato che si attesta intorno ai 700milioni di euro, ed è quindi “una sorta di enciclopedia delle politiche che il Pd toscano vorrebbe realizzare”. Il bilancio, invece, assume un carattere di forte rigidità e per rispettare le norme nazionali deve prevedere una riduzione della possibilità di spesa di 229milioni di euro. Si spostano i finanziamenti dal 2019 ai successivi 2020 e 2021 per gli interventi su porti, sistema tramviario, per la continuità territoriale, per la viabilità regionale, per la progettazione della viabilità per il porto di Viareggio così come l’intervento infrastrutturale di collegamento tra Pisa e San Giuliano Terme. Perplessità le esprime anche sul collegato: “interventi a pioggia che non si traducono in specifiche strategie per rilanciare l’economia regionale”. "Dall’ultimo rapporto sulle crisi aziendali - prosegue - emerge che sono oltre 100 i  tavoli di crisi e vertenze aperte, oltre 10mila i dipendenti coinvolti, ma il dato più preoccupante è che l’83 per cento delle imprese in crisi appartengono al settore industria”. A suo parere “la Toscana corre il rischio di ridursi ad una sorta di villaggio turistico, in grado di attrarre visitatori da tutto il mondo per le bellezze artistiche, storiche e architettoniche. Ma se il turismo è fondamentale, il manifatturiero resta il settore trainante”. In chiusura di intervento, Casucci manifesta “tutte le perplessità sull’operazione Alinari”.

No a un “atteggiamento a doppio binario, uno regionale e uno nazionale” è l’esortazione rivolta alle opposizioni dal presidente della commissione Sviluppo economico, Gianni Anselmi (Pd). L’appunto è per le dichiarazioni rese, in particolare dal consigliere del Movimento 5 stelle, Giacomo Giannarelli, sulle politiche industriali seguite in Toscana: “Le soluzioni e le risorse, ingenti, le ha messe e votate il Pd, il centrosinistra in Parlamento e in Consiglio regionale. Non è tollerabile sostenere che servono investimenti e censurare chi eroga risorse. Quando si fanno dichiarazioni dure occorre avere i titoli”, afferma Anselmi. E sempre rivolgendosi a Giannarelli lo esorta a sollecitare i ministri per lo Sviluppo economico e dell’Ambiente Stefano Patuanelli e Sergio Costa. Il primo per “aprire il tavolo del comitato esecutivo per la crisi di Piombino”, il secondo per arrivare a soluzioni sullo smaltimento dei rifiuti. “Si parla tanto di impianti e di ciclo, ma ad oggi è chiara solo la contrarietà del ministero ad autorizzare il comitato esecutivo a smaltire le scorie della discarica abusiva di 36 ettari su area demaniale all’interno del sito attivo a Piombino”. “Abbiamo bisogno di un parere favorevole – precisa – perche in quelle zone è necessario intersecare risanamento ambientale, economia circolare e sviluppo economico per fare investimenti. Usciti dai comizi, bisogna fare le cose” chiude Anselmi.

Lo stato di avanzamento del progetto sul nuovo ponte a Signa è affrontato dall’assessore alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli che risponde anche a quanto dichiarato dalla vicepresidente del gruppo Pd, Monia Monni: “Non ci sono segnali di fumo, ma fatti concreti”, assicura e cita il protocollo siglato insieme ai Comuni di Signa e Lastra e a Toscana Aeroporti che contiene “impegni precisi che stiamo mantenendo”. Ceccarelli si dice tranquillo e anticipa la richiesta di altri 100mila euro nel prossimo bilancio per il seguito del progetto esecutivo. “Le cose stanno avanzando nel solco di quanto abbiamo stabilito e nel rispetto dell’intesa”. “Le risorse da recuperare – chiarisce – possono essere regionali, ma anche reperite dal fondo di sviluppo e coesione”.

A chiudere il dibattito la replica dell’assessore alla presidenza Vittorio Bugli: “Inaccettabile affermare che stiamo costruendo villaggi turistici. Chiedo più rispetto. Si può criticare le scelte fatte, ma sulla base di dati analitici reali. Se questo è un riscaldamento per la campagna elettorale, consiglio di attrezzarsi meglio” chiosa rivolgendosi alle opposizioni, in particolare al consigliere della Lega, Marco Casucci. Bugli sfida poi la minoranza a una “analisi seria sul posizionamento della Toscana rispetto alle altre regioni nei prossimi mesi” e ricorda scelte politiche di rafforzamento, per l’industria meccanica e farmaceutica. “Voglio sapere – chiede all’opposizione – dove eravate quando abbiamo scelto di intervenire sul porto di Livorno, sulla piattaforma Europa come hub strategico per fare industria, quando abbiamo siglato il patto per lo sviluppo tra imprese e sindacati o approvato il fondo di garanzia per imprese toscane”. “Su tutte queste scelte, giuste, avete votato contro. Restate nel merito e abbiate più rispetto”, dice ancora mentre risponde sull’operato di Fidi Toscana, “fondamentale per il sistema imprese: l’attività di credito ammonta a 1miliardo e 400 milioni, le imprese agevolate nella ricerca di finanziamenti sono 1800”. Sui “saldi di fine stagione” dichiarati dal consigliere di Forza Italia Maurizio Marchetti o sull’accusa avanzata da Giacomo Giannarelli di “concessioni pseudo clientelari” è netto: “Inaccettabile,se penso agli interventi su Arezzo, Pisa, Cortona, Siena, Montevarchi, non ci sono mancette elettorali”. E in chiusura l’assessore entra nel dibattito sulla misura per l’archivio Alinari: “Segnalo che ci sono 12milioni per la cultura”.

Nel corso della votazione dei vari atti il Consiglio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dal gruppo del M5S e illustrato in aula dal consigliere Gabriele Bianchi, che impegna la Giunta “a prevedere, già dai prossimi bilanci, lo stanziamento di risorse da destinare alle aziende agricole” della Garfagnana, “attive nella produzione delle castagne e nella coltivazione e trasformazione del farro”. Alla Giunta si chiede anche di “realizzare e favorire” menù e percorsi alimentari a base di questi prodotti tipici dei vari territori “nelle mense scolastiche pubbliche della Toscana” e di “promuovere nei comuni progetti scolastici” per l’apprendimento “della cultura e delle tradizioni legate ai prodotti tipici del territorio toscano”.

Approvati all’unanimità anche alcuni articoli relativi all’acquisizione, da parte della Regione Toscana, dell’archivio Alinari. Respinto, invece, l’ordine del giorno presentato dalla Lega, in merito al porto di Piombino, illustrato in aula dal consigliere Roberto Biasci, col quale si chiedeva alla Giunta di coinvolgere il Comune “nella definizione dell’accordo di programma” così da “condividere le strategie di sviluppo del porto. Gianni Anselmi (Pd) ha annunciato il voto contrario del suo gruppo, ricordando che “gli accordi di programma sono già tutti definiti” e “il Comune è uno dei soggetti che partecipano al comitato esecutivo che deve dare attuazione agli accordi. Semmai, servirebbe sollecitare il ministero a tornare a riunire proprio il comitato esecutivo”.

Bugliani (Pd): “Attenzione ai territori con impegni di spesa su strade, scuole, cultura”

Via libera del Consiglio alla seconda variazione del bilancio di previsione 2019-2020. Sarà complessivamente di 229,21milioni di euro in diminuzione nel 2019, di 44,84 milioni di euro in aumento nel 2020 e di 39,99 milioni di euro sempre in aumento nel 2021 la seconda variazione al bilancio di previsione  2019-2021che ha avuto oggi il via libera del Consiglio.

“Tra le voci più significative del bilancio – ha detto stamani il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani illustrando in aula il provvedimento- segnaliamo gli interventi di manutenzione straordinaria sulle strade regionali per 14,8milioni di euro, cui si aggiungono 3milioni di euro per la manutenzione dei ponti ed altri 3milioni di euro alla cultura e al sistema dello spettacolo”. Nei tre anni, si registrano 65milioni ulteriori di spese per investimenti, con il relativo aumento delle spese per i mutui, che saranno di 1milione 450mila nel 2020 e 1milione e 150mila euro nel 2021.

Tra gli interventi normativi a supporto della variazione di bilancio segnaliamo il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani ha segnalato  l’acquisto del ‘patrimonio Alinari’ con una spesa complessiva di oltre 12milioni , la trasformazione  dell’attuale Casa dell’Oro di Arezzo a Museo dell’Oro, con 2 milioni e 15mila euro disponibili; il completamento del Parco scientifico tecnologico al Sant’Anna di Pisa, con un contributo straordinario di 2milioni e 500mila euro; l’aumento della partecipazione regionale in Fidi Toscana, con una disponibilità di 1milione e 700mila euro; per ripianare le perdite della società Internazionale Marmi e Macchine Carrara spa, la Giunta potrà contare su 546mila euro. Sono previsti interventi anche sul porto di Piombino, con 4milioni e 895mila nel 2020, e sul porto di Viareggio per la gestione delle aree demaniali a fini turistici e ricreativi, previsto un milione di euro. Alla realizzazione del primo stralcio del primo lotto del dissalatore dell’Elba sono previsti 2milioni e 500mila euro, mentre Rete ferroviaria italiana riceverà un importo analogo nel 2020 per lo studio di fattibilità per la linea Collesalvetti-Vada e la linea Pisa-Firenze con by-pass di Pisa. Altri interventi sulla viabilità: il Comune di Quarrata potrà contare su 1milione di euro (metà nel 2020, metà nel 2021) per il raccordo tra via Firenze (sp44) e via Piero della Francesca; i comuni di Pisa e San Giuliano terme avranno 800mila euro nel 2020 per la progettazione della viabilità a nord di Pisa; la provincia di Pistoia riceverà 100mila euro per il progetto di fattibilità della variante alla SP 12 delle Cartiere a Collodi, mentre 200mila euro sono disponibili per la viabilità di collegamento con la riserva naturale di Vallombrosa; il comune di Massarosa avrà un contributo straordinario di 80mila euro nel 2019 per la  manutenzione straordinaria della viabilità interessata al Campionato italiano di ciclismo under 23; per disincentivare il passaggio dei mezzi pesanti dalla Strada di grande comunicazione Fi-Pi-Li, su cui sono in corso lavori di manutenzione è previsto un contributo di 300mila euro per agevolazioni sui pedaggi autostradali; la provincia di Pisa avrà 250mila euro per il collegamento della Sgc con l’A11. Sul fronte culturale, la Fondazione Carnevale di Viareggio avrà un contributo di 1milione di euro; la Fondazione Festival Pucciniano potrà contare su 660mila euro per pagare le rate dei mutui contratti per la realizzazione del teatro nel Parco della musica, mentre 150mila euro sono disponibili per l’Associazione culturale Teatro Puccini di Firenze; il comune di Volterra avrà disponibili 250mila euro per studi e interventi sull’anfiteatro romano. Al recupero e restauro della Chiesa parrocchiale di Creti,  il comune di Cortona avrà 50mila euro, mentre quello di San Giuliano Terme 100mila euro per l’acquisto e valorizzazione della Rocca di Ripafratta. Per realizzare palestre scolastiche sono previsti contributi al comune di Aulla, 800mila euro, al comune di Coreglia Antelminelli , 350mila euro, mentre per gli interi edifici scolastici, al comune di Montignoso, 500mila euro, e al comune di Montevarchi, 600mila euro.

Grosseto fiere spa riceverà un contributo straordinario di 100mila euro, mentre il comune di Pontassieve riceverà 900mila euro per realizzare la sede di un consorzio ReCord di ricerca nelle energie rinnovabili e biocarburanti. Per interventi a sostegno della popolazione e delle imprese colpite dalle calamità del luglio scorso sono disponibili 1milione e 500mila euro.

Sarà inoltre possibile regolarizzare in forma agevolata fino al 31 marzo 2020 le imposte regionali sulle concessioni statali sul demanio idrico.

“Con l’integrazione della sezione programmatoria della nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2019 – ha concluso Bugliani- si integrano i nove progetti regionali e si aggiornano le risorse, che aumentano di 175milioni nel 2019, 120milioni nel 2020, 110milioni nel 2021. Da segnalare la recente delibera del Cipe per gli investimenti sanitari che vede il Progetto regionale 19 sulla Riforma e sviluppo della qualità sanitaria aumentare le risorse disponibili di 70milioni di euro.

Scaramelli IV, “Sì convinto alla variazione”

“Sì convinto di Italia Viva all’approvazione della variazione al bilancio”. Così Stefano Scaramelli, capogruppo Italia Viva in Consiglio regionale, commenta l’approvazione a maggioranza della seconda variazione al bilancio di previsione 2019-21. “Difendiamo questa manovra che pone – dice Scaramelli - investimenti importanti sull’edilizia scolastica, dà una spinta su grandi questioni come l’edilizia residenziale pubblica e il turismo con lo sviluppo delle attività nei distretti turistici. Risponde in maniera specifica ai territori, agli enti locali”. Sull’edilizia scolastica “la variazione - dice Scaramelli  - va a contribuire alla risoluzione problemi disseminati nel territorio. Significative a questo proposito anche le risorse investite sulla cultura. L’attenzione sull’edilizia scolastica e sulla cultura è la rappresentazione dell’idea toscana per la quale sviluppo, progresso economico e sociale partono dall’investimento sulle persone”. Le risorse che consentiranno ad ogni ambito turistico di promuoversi ammontano a 2,5 milioni di euro. “A queste misure si aggiungono – continua Scaramelli - quelle importanti per lo sviluppo infrastrutturale, in primis la Cassia nel tratto senese che potrà beneficiare di 2,5 milioni di euro di investimenti. Investimenti regionali che vanno a migliorare la viabilità . La risposta più forte alla Lega che ha definito “il Bilancio imbarazzante” arriva da Italia Viva. Scaramelli in Aula ha detto: “imbarazzante è l’intervento della Lega. È incredibile come ogni volta che in Consiglio regionale si discuta di questioni toscane ci sia chi riporta la discussione su scala nazionale, anche quando abbiamo in mano dati che dimostrano una situazione completamente diversa. A partire dalla dimensione occupazionale che in Toscana è in crescita rispetto ad altre regioni”. Il voto di oggi sulla variazione di Bilancio è il primo voto importante di Italia Viva in Consiglio regionale a supporto dell’attuale maggioranza.

Bezzini (Pd) soddisfatto: “Risultato importante frutto di un lavoro di squadra per tutelare in infrastrutture del territorio”

Dalla variazione di bilancio oltre due milioni di euro per la provincia di Siena. Da spendere per le strade provinciali del territorio, in particolare  per quelle connesse al tratto meridionale della Cassia. “Un risultato importante –spiega il consigliere del Pd in Regione Simone Bezzini- che consentirà di realizzare un pacchetto di opere nel sud della provincia con particolare riferimento ai territori attraversati dalla Cassia. Un segnale di attenzione della Regione rispetto al quale  - aggiunge Bezzini- ora mi auguro che si passi rapidamente dalle parole ai fatti”. Grazie all’approvazione  della variazione di bilancio potranno essere infatti  trattenute su Siena  le risorse che,  diversamente, col passaggio di competenze ad Anas,  sarebbero tornate alla Regione stessa. Ed è proprio il consigliere Bezzini a spiegare l’iter della vicenda che ha potuto avere questo esito positivo grazie al lavoro di squadra avviato con l’iniziativa del presidente della Provincia Silvio  Franceschelli e a cui Bezzini ha dato seguito coordinando  il confronto con l’assessorato di Vincenzo Ceccarelli  “C’era bisogno – spiega ancora Bezzini- di un intervento di riequilibrio a favore della viabilità provinciale nella parte sud  del territorio senese. Si tratta di zone – aggiunge Bezzini- che stanno soffrendo per le criticità non risolte sulla Cassia, per gli effetti dei ripetuti eventi alluvionali, oltre che per le difficoltà finanziarie dell’ente provincia. Alla provincia, quando aveva la gestione della strada, erano infatti stati trasferiti 5milioni di euro. Ma l’ampliamento non è mai stato realizzato e col passaggio ad Anas dell’arteria in questione, quei finanziamenti sarebbe dovuti tornare indietro. La soluzione non è stata facile da trovare, il confronto – prosegue Bezzini- non è stato semplice, anche per la complessità delle implicazioni tecniche contabili. Ma alla  fine ce l’abbiamo fatta – prosegue Bezzini- , e il punto di caduta è stato trovato con l’articolo 30 della legge che accompagna la variazioni di bilancio appena approvata. In questo articolo si spiega che,  con riferimento alla variante alla SS 2 Cassia in località Monteroni – Monsindoli, a seguito della consegna del cantiere da parte della Provincia di Siena ad ANAS per il completamento dei lavori, le risorse regionali già erogate dalla Regione alla Provincia di Siena e non spese, potranno essere utilizzate, fino ad un importo massimo di euro 2.500.000,00, dalla medesima Provincia per la realizzazione di interventi sulle strade provinciali connesse alla SS 2 Cassia, previa stipula di un accordo che individui gli interventi da effettuare, su proposta della Provincia, e detti il relativo crono programma”. Bezzini ha poi ringraziato Franceschelli per aver posto la questione per tutelare infrastrutture fondamentali per le nostre comunità  e l’assessore Ceccarelli, che,  dopo un intenso confronto e un lavoro di approfondimento non semplice ha individuato una risposta alle istanza poste da me e Franceschelli. “Il rilascio di queste risorse – conclude il consigliere Bezzini- non fa comunque venir meno il nostro impegno nel sollecitare Anas nel portare avanti l’iter per la ripresa dei lavori per la realizzazione della variante More di Cuna-Monsindoli”.

Andrea Pieroni: "Contributi per la viabilità tra Fi-Pi-Li e A11, per la Scuola Sant'Anna, la Rocca di Ripafratta e la variante nord-est"

Soldi destinati anche alla mobilità ciclabile e al traffico ferroviario, la ripartizione delle risorse a Pisa e provincia

“Ci sono cifre molto consistenti per il nostro territorio, in particolare per quello che riguarda infrastrutture, università e patrimonio storico – afferma il consigliere regionale Pd Andrea Pieroni dopo l’approvazione della variazione di bilancio approvata dalla maggioranza in Consiglio regionale –”.

“Nel provvedimento sono previsti per il territorio pisano – prosegue Pieroni – il contributo di 2,5milioni di euro nel 2021 alla scuola universitaria superiore Sant’Anna di Pisa per il completamento del Parco scientifico tecnologico, i contributi straordinari ai comuni di Pisa e di San Giuliano Terme da 800mila euro nel 2020 per la progettazione della viabilità a nord di Pisa nella tratta Madonna dell’Acqua-Cisanello, il contributo straordinario al comune di San Giuliano Terme per l’acquisto della Rocca di Ripafratta da 100mila euro nel 2019  e alla Provincia di Pisa andranno 250mila euro per garantire sulla Bientinese l’adeguato passaggio dei mezzi pesanti tra la FiPiLi e l’A11 che interessa i comuni di Buti, Bientina, Calcinaia e Pontedera”.

Tra gli altri contributi della Regione Toscana che interessano anche il territorio pisano quello di Rfi per la progettazione definitiva ed esecutiva del collegamento ferroviario tra l’interporto Vespucci, la linea Collesalvetti-Vada e la linea Pisa-Firenze, 2,5 milioni di euro nel 2020; spese di investimento nell’ambito della mobilità ciclabile, quasi 2milioni di euro nel 2020 e 300mila nel 2021.

“Il Partito Democratico ha votato compatto il provvedimento che dà un apporto significativo di risorse nei territori con ricadute positive su cittadini e sviluppo economico, mentre dispiace vedere che le opposizioni del "no", Lega e Forza Italia, abbiano votato contro a priori, andando contro l’interesse dei territori, mentre i 5 Stelle si sono astenuti”, ha concluso il consigliere pisano.

Cooperazione di comunità, nuova legge della Toscana

Approvato all’unanimità il dispositivo per la promozione e lo sviluppo del sistema di collaborazione regionale, dell’economia circolare e del riuso

 “Una proposta di legge che ha come riferimento fondamentale la ‘sharing economy’, intesa come economia collaborativa, circolare e del riuso e che interviene a modificare le norme per la promozione e sviluppo del sistema cooperativo in Toscana”. Cosi il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd) ha sintetizzato il testo che il Consiglio regionale ha approvato con voto unanime. La norma, ha precisato, coglie l’entità e la dimensione dei patrimoni culturali che si vogliono preservare, facendo riferimento alle risorse territoriali, le competenze, le vocazioni e le tradizioni culturali di alcuni particolari tipologie di comunità locali. Sono quelle che si trovano nelle aree montane, nelle aree interne o a rischio di spopolamento, oppure in zone caratterizzate da condizioni di accentuato disagio socio-economico e di criticità ambientale, ma anche le aree metropolitane o le periferie urbane a minore accessibilità sociale, economica e di mercato.

Bugliani ha sottolineato come le cooperative di comunità siano meglio definite in riferimento all’articolo 2511 e seguenti del codice civile, iscritte nel relativo Albo delle cooperative, e siano costituite con l'obiettivo di soddisfare i bisogni della comunità locale in cui operano, migliorandone la qualità sociale ed economica della vita. Le attività che le caratterizzano sono quelle socio economiche eco-sostenibili, recupero di beni ambientali e monumentali, creazione di offerta di lavoro. Possono diventare soci tutti i soggetti previsti dalla normativa nazionale che appartengono alla comunità interessata e coloro che la sovvenzionano o che operano con essa, eleggendola come propria. Oltre alle persone fisiche, quindi, anche le organizzazioni del terzo settore che hanno sede legale nella comunità interessata e che dichiarano espressamente di svolgere in maniera prevalente le loro attività nei confronti della comunità stessa.

Per valorizzare determinate zone del territorio urbano o extraurbano, sulla base di una specifica proposta presentata dalle cooperative stesse, può essere concesso l’utilizzo di aree e di beni immobili inutilizzati, per il loro recupero e riuso con finalità di interesse generale. Enti locali, aziende ed enti del servizio sanitario regionale hanno così la possibilità concreta di valorizzare beni e aree mediante il conferimento degli stessi alle cooperative di comunità. Il presidente Bugliani ha concluso il suo intervento sottolineando il voto unanime della commissione sulla proposta di legge, che prevede uno stanziamento di 740mila euro per l’anno 2020.

Voto a favore è stato dichiarato da Gabriele Bianchi (M5S), che è vicepresidente della prima commissione. Il consigliere ha chiesto attenzione verso le realtà che si svilupperanno per tornare a vivere nelle aree montane, non sempre oggetto di politiche univoche per il loro rafforzamento.

“Non possiamo che prendere atto di come funzionano le cooperative di comunità nelle aree montane e insulari”, ha osservato Marco Casucci (Lega). “Si è svolto – ha continuato – un interessante confronto in commissione che ha consentito di allargare la platea dei soggetti interessati alle persone giuridiche e ribadire il necessario allargamento alle attività culturali. Continuiamo a nutrire molti dubbi che quello che ha funzionato nelle aree montane e insulari possa essere utile anche alle zone metropolitane”.

“A fronte di situazioni di disagio, di rischio di spopolamento, di gravi crisi demografica, sociale ed economica, si invita la Toscana a dare il meglio di sé”, ha affermato Massimo Baldi (Pd). “Non c’è dubbio che se questa terra ha mostrato qualità e capacità di iniziativa e concorrenzialità lo deve allo spirito di collaborazione. Molti economisti – ha continuato – stanno recuperando il modello cooperative come unico possibile di impresa moderna, che coniuga vocazione e socializzazione dei benefici e dei valori aggiunti sociali”. A suo giudizio si permette giustamente ai soggetti del terzo settore di far parte delle comunità e si allarga alle realtà urbane come una sfida da mettere in campo.

“Le cooperative di comunità sono un’alternativa all’impresa capitalistica tradizionale, ma anche all’impresa pubblica e alla stessa pubblica amministrazione”, ha osservato Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra). “Si fonda su due pilastri: la partecipazione della società civile e della comunità stessa, alla gestione e produzione di beni e servizi, unita all’interesse generale”. A suo giudizio ci sono già realtà che nascono dal basso, non solo nelle aree montane ma anche nelle aree urbane caratterizzate da marginalità sociale, che meritano di essere valorizzate. Per questo, il capogruppo ha dichiarato il voto favorevole di Sì-Toscana a sinistra, chiedendo di poter continuare il tavolo di lavoro sui beni comuni, per “evitare il rischio che incentivare l’autorganizzazione virtuosa a livello locale serva a supplire al progressivo deterioramento dei servizi pubblici”.

“È bene che la cooperazione di comunità entri a pieno titolo nella programmazione regionale. È bene che concorra all’utilizzo dei beni e degli immobili demaniali nella nostra regione, perché nelle aree montane possono svolgere un ruolo importante per scongiurare fenomeni di abbandono”, ha affermato Marco Niccolai (Pd). “Possono svolgere – ha continuato – un ruolo positivo anche nelle aree periferiche dei nostri centri urbani, con esigenze diverse rispetto alle aree montane, nell’ottica di valorizzazione della partecipazione dei cittadini”.

“Voglio esprimere il mio apprezzamento alla Giunta e all’assessore Vittorio Bugli, non solo per la qualità del lavoro svolto, ma anche per la vicinanza continua che c’è stata alle realtà che si sono misurate con questa esperienza”, ha sottolineato Simone Bezzini (Pd). “Questo è un terreno di innovazione economica e sociale che abbiamo promosso nelle aree interne e nei piccolo centri”. C’è, per il consigliere, il “valore economico, e della coesione sociale”.

“È una delle migliori innovazioni politiche e legislative di questo mandato”, ha affermato Stefano Scaramelli (Italia Viva). “È una esperienza sulla quale la Toscana avvia una sperimentazione che parte dal basso e sulla quale dobbiamo misurare la qualità della vita delle persone in ambito rurale. Le stesse opportunità, indipendentemente da dove si abita, devono essere garantite a tutti. È una questione di civiltà. È una sfida alla quale una coalizione di sinistra non può che tenere molto”, ha dichiarato.

Voto favorevole è stato dichiarato da Andrea Quartini (M5S). A suo parere l’intervento sulle periferie delle aree urbane è assolutamente fondamentale. “Le stime ci dicono che nel giro dei prossimi venti anni, in Italia, il settanta per cento della popolazione potrebbe vivere in aree urbane o suburbane. Questo determinerà una perdita anche delle nostre culture e tradizioni”. “La valorizzazione delle periferie – ha continuato – deve essere un punto centrale delle politiche per invertire questa tendenza. È un segnale di rispetto, ma ha anche un grande significato in termini ecologici”. A suo parere, possono infatti essere valorizzate anche le filiere corte, ma soprattutto possono essere attivati progetti per la qualità della salute. “Le periferie vanno però valorizzate anche in termini di infrastrutture e servizi”, ha aggiunto. “È intollerabile che le tariffe dell’acqua, dei rifiuti, dell’energia siano più alte. Occorrono servizi sanitari di prossimità adeguati e una fiscalità non penalizzante”,

“Nelle aziende e nelle istituzioni che fanno innovazione vera, ci sono i geni, gli scienziati, persone che guardano avanti, ma non fanno la differenza. La differenza è data dalla capacità di far confrontare queste competenze, metterle intorno a un tavolo e discutere. Da qui nasce una progettualità nuova e diversa. Perchè non fare lo stesso per la vita sociale, che può essere anche innovazione economica per il nostro territorio?”. Così l’assessore Vittorio Bugli ha iniziato il suo intervento, sottolineando che la Regione Toscana da anni, fine 2016 e inizio 2017, sta portando avanti politiche di innovazione che riguardano la collaborazione (‘pooling’).  Da queste esperienze è nato il Libro verde della collaborazione toscana, punto di riferimento per le future sperimentazioni.  L’assessore ha ricordato che proprio nel corso di numerosi incontri che seguirono venne alla luce l’esperienza di Monticchiello, “una cooperativa, un soggetto economico, con un bilancio che deve chiudersi in pareggio – ha precisato – ma che svolge servizi per un’intera comunità e vi partecipa”. Da qui nacque un primo bando, con ben trenta adesioni, soprattutto fra giovani e donne, che, acquisite certe competenze, non si rassegnavano ad abbandonare i luoghi dove erano nati e giocavano, e giocano, una sfida per fare un’attività non di secondo livello. “I venticinque  ‘motori pensanti’ nati sul territorio possono essere preziosi per dare una mano a quei sindaci, che non hanno più nemmeno lo stradino per tappare le buche sulle strade – ha affermato l’assessore – Possono pensare a progettualità ulteriori, in agricoltura o nel turismo, in grado di intercettare finanziamenti, come i fondi europei, che il piccolo comune non è in grado di utilizzare senza la loro presenza”.

“Nella legge mettiamo a disposizione delle cooperative i beni comuni – ha concluso l’assessore – Portiamo inoltre questa esperienza nelle periferie. Il tema della sicurezza può essere visto come bisogno di riqualificazione in un luogo, che ha una fragilità non diversa dal borgo abbandonato”.

Nel corso della votazione dell’articolato, il Consiglio ha approvato l’emendamento proposto dal gruppo della Lega, primo firmatario Marco Casucci, che all’articolo 3 introduce specificazione che le cooperative di comunità possono soddisfare i bisogni della comunità anche con le attività culturali. Approvato anche l’emendamento dell’assessore Vittorio Bugli, che introduce l’articolo 3bis, con il quale si definiscono alcuni aspetti tecnici di coordinamento delle disposizioni contenute nella normativa.

Lavoro: aeroporti Pisa e Firenze, mozione unanime per tutela personale di terra  

L’atto è stato presentato da Irene Galletti (M5S) e sollecita il monitoraggio della Regione mentre sono in corso le trattative tra TAH e Consulta per il passaggio dei lavoratori e il mantenimento dei diritti salariali acquisiti   

Approvata all’unanimità una mozione che chiede di tutelare i lavoratori del personale di terra negli aeroporti di Pisa e Firenze, e in particolare i lavoratori coinvolti nel passaggio dall’azienda Toscana Aeroporti Handiling (TAH) a Consulta Spa. L’atto, presentato da Irene Galletti (M5S), impegna la Giunta a “monitorare con particolare attenzione” che le intese raggiunte “salvaguardino e se possibile migliorino le tutele dei lavoratori coinvolti”. L’azienda TAH ha informato che sono ancora in corso le trattative con Consulta per arrivare a un accordo per le regole di sito da chiudere entro metà novembre e riguardante sia la definizione esatta del numero dei lavoratori interessati al passaggio, sia il mantenimento dei diritti salariali acquisiti.

La mozione ricorda l’esternalizzazione dei servizi di handling negli scali di Pisa e Firenze effettuata già l’anno scorso da Toscana Aeroporti spa, società partecipata dalla Regione, a favore di TAH. Successivamente il “recente ridimensionamento” del personale di terra “a causa del passaggio delle compagnie Easyjet e Wizz air da Toscana aeroporti a Consulta spa”. Di qui, ha ricordato la consigliera Galletti, le preoccupazioni dei lavoratori impiegati nel settore, visto che “a ogni cambio di appalto si sono persi posti di lavoro e ridotti orari, salari e tutele previdenziali”.

Il passaggio riguarderà tutto il personale operativo attualmente in forza a TAH in tre fasce di età, ovvero 18-35, 35-50 e over 50. Questi lavoratori, si legge nel testo, verranno licenziati e liquidati da TAH e automaticamente riassunti in Consulta dove manterranno la propria anzianità convenzionale. Le organizzazioni sindacali, precisa la mozione, rimangono fiduciose sulla definizione di un accordo valido “ma restano pronte a portare avanti qualsiasi tipo di iniziativa di mobilitazione in caso contrario, tanto che valuteranno le bozze delle intese raggiunte dalle due aziende, provando a dare un contributo”.

Posto, come si ricorda nel testo, che vengono segnalate nei confronti di Consulta  “alcune problematiche  lavorative relative all’aeroporto di Fiumicino, come ad esempio il mancato pagamento degli stipendi”.

Andrea Pieroni (Pd) ha dichiarato il voto favorevole del suo gruppo, sottolineando che “è necessario, visto anche che è socia di Toscana Aeroporti, anche se solo con una quota del 5 per cento, che la Regione monitori la situazione soprattutto riguardo al rispetto delle condizioni di lavoro, della tutela dell’occupazione e dei diritti salariali”.

Voto favorevole “convinto” è stato annunciato anche da Jacopo Alberti (Lega), che ha ricordato: “Anche a noi sono giunte segnalazioni preoccupanti ed è doveroso che la Regione monitori la situazione”.

Infine, Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra): “Voteremo a favore del testo, ma voglio ricordare che ne avevamo già presentato uno nelle scorse settimane e che non è stato possibile collegarlo all’ordine dei lavori di questo Consiglio. Spero che nella prossima seduta si discuterà e si approverà anche il nostro testo”.

Cultura

Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, Giunta abbia ruolo più attivo

Approvata a maggioranza la mozione sul Maggio Fiorentino presentata da Tommaso Fattori e Paolo Sarti, di Sì-Toscana a Sinistra, e da Serena Spinelli (gruppo Misto) ed Elisabetta Meucci (Italia Viva).

La mozione impegna la Giunta regionale a “prendere parte più attiva” nel dibattito istituzionale all’interno della Fondazione Teatro Maggio Musicale Fiorentino, da un lato con l’obiettivo di continuare “il percorso virtuoso avviato dall’ex sovrintendente Cristiano Chiarot per il rilancio del Teatro, perpetuando il clima positivo e le buone relazioni sindacali già instaurate”; dall’altro, in coerenza con l’azione svolta dallo stesso Chiarot, di “garantire che il risanamento della Fondazione si fondi sulla tutela dei posti di lavoro esistenti e sul perseguimento degli obiettivi di stabilizzazione del personale precario”.

Ancora, il governo toscano deve chiedere al sindaco di Firenze che venga assicurato “un maggior coinvolgimento formale della Regione Toscana quando si intendano compiere scelte cruciali per il futuro della Fondazione del Maggio, ancor più se attinenti agli assetti istituzionali di questa”.

La mozione, che ricostruisce le vicende che hanno accompagnato la Fondazione negli ultimi anni, premette che la Regione ne è socio fondatore e che la finanzia annualmente con ingenti contributi, quantificati nel 2018 in 4 milioni e 200mila euro.

L’atto guarda poi alla situazione attuale e all’immediato futuro. Pur essendo l’andamento economico in pareggio, si ricorda, la Fondazione dovrà comunque proseguire l’opera di risanamento delle passività ereditate, “obiettivo che il sindaco di Firenze ha annunciato di voler raggiungere attraverso una ricapitalizzazione del valore di 50milioni di euro, da concludere entro la fine del suo attuale mandato”.  Il prossimo 15 dicembre entrerà in carica il nuovo sovrintendente della Fondazione, Alexander Pereira, attualmente in servizio alla Scala di Milano, “mentre non vi è ancora nessuna indicazione riguardo alla sostituzione del dimissionario Fabio Luisi quale direttore musicale”.

L’atto votato sottolinea che al presidente è attribuito “un ruolo di rappresentanza legale”, mentre al sovrintendete, “scelto tra persone dotate di specifica e comprovata esperienza nel settore, è affidato un ruolo operativo” che tra l’altro “implica autonomia nella direzione e nel coordinamento dell’attività di produzione artistica, nonché la nomina e revoca del direttore artistico”.

Con riferimento alla normativa nazionale, tesa a favorire la stabilizzazione del personale utilizzato dalle Fondazioni lirico sinfoniche, infine, la mozione parla di “un’occasione importante” anche “per lo sviluppo della Fondazione” stessa.

Sanità

Montagna pistoiese sia riconosciuta area disagiata   

Mozione presentata da Luciana Bartolini (Lega) e sottoscritta da Pd, M5S, Sì – Toscana a sinistra, Italia Viva, Forza Italia e Serena Spinelli (gruppo Misto). La Giunta impegnata ad istituire un osservatorio “sanità nelle aree interne ed insulari” per l’accesso ai servizi socio-sanitari    

  La Giunta regionale deve istituire un osservatorio “Sanità nelle aree interne e insulari” per arrivare “quanto prima a una progettualità regionale specifica in tema di accesso ai servizi sanitari e sociali nelle aree disagiate”, da condividere con la commissione consiliare competente. Deve inoltre  “attivarsi rapidamente per il riconoscimento della Montagna pistoiese come area particolarmente disagiata” (il riferimento alla normativa di settore è al decreto ministeriale 70 del 2015, cosiddetto Decreto Balduzzi). E’ quanto prevede  una mozione presentata da Luciana Bartolini (Lega), ampliata e quindi sottoscritta da Marco Niccolai e Massimo Baldi (Pd), Stefano Scaramelli (Italia Viva), Andrea Quartini (M5S), Maurizio Marchetti (Fi),  Paolo Sarti Tommaso Fattori (Sì – Toscana a Sinistra), Serena Spinelli (gruppo Misto).

L’atto dispone anche un “punto intermedio” per arrivare al modello indicato, costituito dagli indirizzi delineati dal protocollo d’intesa tra l’Asl Toscana centro e i Comuni di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano del 2 ottobre scorso, di cui la Giunta deve anche verificare “l’integrale rispetto del cronoprogramma indicato”.

Quel protocollo, fa notare il testo in narrativa, prevede precisi impegni di investimento sul presidio di San Marcello e attua quanto previsto nel Progetto pilota per l’ottimizzazione dell’assistenza sanitaria scaturito dall’intesa del 2015 in sede di Conferenza Stato-Regioni, del quale la Regione Toscana è tra le capofila.

Il testo votato dall’aula tiene conto dei contenuti della mozione sulle politiche regionali in materia socio –sanitaria approvata in Commissione sanità a maggio scorso. La riorganizzazione del sistema sanitario regionale, si legge inoltre, rende necessaria la definizione di un “modello di riferimento” che conservi i presidi ospedalieri in aree periferiche ma che si integri in modo organico con il sistema di area vasta. In questo quadro si richiamano anche gli indirizzi già espressi dal Consiglio nel 2018, impegnando la Giunta a “proseguire nella politica di attenzione alle zone montane”; il Documento approvato dal direttivo di Anci Toscana illustrato in Commissione sanità ad aprile e quello prodotto dalla Consulta della salute istituita dai Comuni di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano (“Valutazioni progettuali circa l’organizzazione del Sistema sanitario sulla Montagna pistoiese”).

Da tempo, si ricorda, sono attive nei confronti della Regione consulte della salute e istituzioni locali per ottenere una maggiore dotazione di servizi socio-sanitari, mentre lo stesso Piano sanitario e sociale integrato regionale 2018-2020, approvato in Consiglio a ottobre, pone tra gli obiettivi l’individuazione e il riconoscimento delle aree particolarmente disagiate.

Tra gli atti richiamati anche la Strategia nazionale delle Aree Interne, fatta propria dalla Giunta regionale  quale strumento di sviluppo e che definisce “su base oggettiva” i territori periferici.

 

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Uffici Stampa



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