Leggi razziali, al Sant'Anna il libro 'Vite sospese. 1938: Università ed Ebrei a Pisa'

“È avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire. Può accadere, e dappertutto...  occorre quindi affinare i nostri sensi, diffidare degli incantatori, da quelli che dicono belle parole non sostenute da buone ragioni”. Così Primo Levi ne “I sommersi e i salvati”. La sua opera è uno strumento per orientare le coscienze a usare la memoria per capire il presente e per preparare il futuro. Per ricordare che per “rimanere umani” dobbiamo nutrirci delle lezioni della storia, dobbiamo amare e accrescere la nostra cultura, tramandarla ai giovani. Allora cosa meglio di un libro? Da tenere tra le mani, da cominciare a leggere, da lasciare e da riprendere. Cosa meglio della parola scritta e delle immagini che la accompagnano? A questi temi è dedicato il dibattito di mercoledì 13 novembre (inizio ore 14.45 in aula magna) alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, per presentare il libro “Vite sospese. 1938: Università ed Ebrei a Pisa”, edito dalla Pisa University Press, e la correlata installazione in realtà virtuale.

Questi temi sono affrontati in modo non convenzionale, con l’introduzione dei rettori dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella, e delle Scuole di Eccellenza, Sabina Nuti (Scuola Superiore Sant’Anna), Mario Piazza (in rappresentanza di Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale Superiore), Pietro Pietrini (Scuola IMT Lucca); dei curatori dell’opera, i docenti Michele Emdin e Barbara Henry entrambi del Sant’Anna e Ilaria Pavan della Scuola Normale, degli storici come Paolo Pezzino, che ricorda la figura di Francesca Pelini, studiosa prematuramente scomparsa che ha descritto con Ilaria Pavan gli eventi dell’espulsione del 1938, e Michele Battini e, soprattutto, con il racconto di chi lavora per tramandare la memoria, nelle nuove generazioni, dai bimbi della scuola elementare ai ragazzi degli istituti superiori, come la docente Rosa Maria dell’Aria che insegna a Palermo nell’Istituto che, come legge del contrappasso, porta ancora - nel 2019 - il nome del Re che ha firmato le “leggi della vergogna” e come Daniela Cappelletto che con grande delicatezza racconta ai suoi bambini di storia, di società civile, dei valori che ci mantengono umani. Per arrivare agli allievi dell’università che questa memoria l’hanno raccontata facendola propria nel libro “Vite Sospese” e nella giornata che lo ha anticipato, il 15 ottobre 2018. E’ il caso di Laura Grazioli, allieva della Scuola Normale superiore, in rappresentanza di coloro che nel libro hanno fatto proprie dall’oggi le storie di ieri. Massimo Bergamasco, docente della Scuola Superiore Sant’Anna, spiega invece come le immagini possano raccontare e anch’esse servire da monito e da stimolo al ragionamento, presentando la trasformazione in realtà virtuale dell’installazione degli artisti Gianni LucchesiChiara Evangelista e Ursula Ferrara, intitolata proprio “Vite sospese”.

Programma completo su https://www.santannapisa.it/it/event/vite-sospese-1938-universita-ed-ebrei-pisa-storie-di-docenti-e-studenti-ebrei-espulsi

 

Fonte: Ufficio Stampa

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