Derby fiorentino, Scandicci la chiude per 3-0

SAVINO DEL BENE SCANDICCI 3
IL BISONTE FIRENZE 0

SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Carraro ne, Bricio 11, Stysiak 21, Malinov 6, Kąkolewska 6, Pietrini 9, Merlo (L1), Lubian ne, Slöetjes ne, Cardullo (L2) ne, Molinaro ne, Stevanović 10, Bosetti ne, Milenković ne. All. Mencarelli.
IL BISONTE FIRENZE: Santana 8, Alberti 1, Foecke 3, Degradi 4, Daalderop 2, De Nardi (L2) ne, Turco, Fahr 3, Dijkema 1, Nwakalor 9, Venturi (L1), Maglio 2. All. Caprara.
Arbitri: Braico – Sobrero.
Parziali: 25-18, 25-17, 25-20.
Note – durata set: 26’, 27’, 27’; muri punto: Scandicci 8, Il Bisonte 4; ace: Scandicci 5, Il Bisonte 1.

Testa e cuore. Sono gli ingredienti con cui Coach Marco Mencarelli ha condito la sua Savino Del Bene Scandicci che, davanti ad un palazzetto dello sport di Scandicci pieno in ogni ordine di posto ha domato un Bisonte sottotono. E proprio il pubblico scandiccese ha supportato la squadra per gli ottantotto minuti di gara.

Coach Mencarelli sceglie Malinov opposta a Stysiak, Stevanovic e Kakolewska centrali con Pietrini e Bricio in banda, Merlo è il libero. Caprara sceglie Djkema opposta a Nwakalor, Daalderop- Degradi come schiacciatrici, Fahr e Alberti come centrali e Venturi libero.
Avvio equilibrato, Il Bisonte attacca con Nwakalor e Daalderop e Stysiak risponde. La giovane polacca fa addirittura due ace (4-3); le fiorentine ci provano ma sempre Stysiak e Stevanovic allungano (8-5). La Savino Del Bene ha fame e Kakolewska si inventa una fast vincente (11-7), le ospiti accorciano ma Bricio è letale (12-8). Poi inizia una vera e propria danza con Scandicci che vola sul più 7 con l’ace di Pietrini (17-10) e Caprara ferma tutto. Il vantaggio si allarga sotto i colpi di Stevanovic (20-12). Stysiak è una potenza in diagonale (22-13), ma Il Bisonte accorcia prepotentemente. Malinov poi chiude la contesa sul 25-17.

Il secondo set si apre in equilibrio (1-1), poi Stevanovic suona la carica e vola in cielo per una fast e allunga sul +4 (4-1). Dopo il tempo di Caprara, Stevanovic colpisce ancora (5-1) e Stysiak allunga. La Savino Del Bene è una furia e lascia Il Bisonte a un punto (7-1). Scandicci continua nella sua marcia (10-2), ma Nwakalor ci prova (11-4). Il parziale diventa pesantissimo sotto i colpi del duo Stysiak-Bricio, tanto da arrivare sul 17-5. Bricio allunga ancora (20-7), ma Il Bisonte torna sotto con Degradi al servizio (20-11). Stysiak è una furia in diagonale (22-12), ma le ragazze di Caprara sono lì. Poi Stevanovic chiude con una “magia” sul 25-17.

Il terzo set si apre in parità (3-3), ma poi Bricio riporta il “Messico e nuvole” su Scandicci ed è incontrollabile per la difesa fiorentina. Sempre la messicana mette a segno il 9-6 e Caprara chiama tempo. Il Bisonte ci prova con Santana, ma è Stysiak a far volare Scandicci. Il terzo set è pura poesia con una Savino Del Bene Scandicci cinica e precisa così come non si era mai vista dall’inizio del campionato. La gara viene chiusa da un servizio sbagliato da parte delle ragazze di Caprara e Scandicci si prende set e tre punti

Le parole di Coach Mencarelli: “Per me è il primo derby, e l’ho vissuto con un po’ meno pressioni. Dopo Chieri non eravamo pienamente soddisfatti e già in settimana ho visto che ci stavamo allenando con tanta determinazione, le prime partite di campionato ci hanno dato la mentalità per lottare e ciò che abbiamo visto oggi è che siamo apparsi subito determinati e forti mentalmente”.

Le parole di Ofelia Malinov: “Siamo contentissime perché è la prima vittoria in casa, ci serviva per prendere fiducia e per la nostra crescita, sono contenta perché abbiamo visto quanto siamo migliorate ed è di buono auspicio per le prossime partite”.
QUI FIRENZE

La Savino Del Bene vince una partita che praticamente non c’è mai stata, e fa suo l’ennesimo derby al cospetto di un Bisonte che ha potuto far poco per provare a contrastare le avversarie: fin da subito il sestetto scelto da Mencarelli ha sfruttato la sua enorme superiorità soprattutto in battuta e in ricezione, martellando costantemente e alzando un muro quasi invalicabile per le attaccanti di Caprara. Ne è venuto fuori un match in cui di fatto l’equilibrio non c’è mai stato, se non nella fase iniziale del terzo set: anche da queste sconfitte si può trarre qualcosa da imparare, ed è quello che sicuramente farà Il Bisonte, iniziando subito a concentrarsi sul prossimo match casalingo contro Bergamo.
Giovanni Caprara parte con Dijkema in regia, Nwakalor opposto, Degradi e Daalderop in banda, Alberti e Fahr al centro e Venturi libero, mentre Mencarelli risponde con Malinov in palleggio, Stysiak opposto, Pietrini e Bricio schiacciatrici laterali, Stevanović e Kąkolewska al centro e Merlo libero.
Il Bisonte parte bene tirando su molte palle in difesa (1-3), ma poi si presenta al servizio Stysiak e con tre ace consecutivi ribalta tutto (5-3), dando il la al primo allungo della Savino Del Bene firmato dal muro di Bricio (9-5): Caprara usa il suo primo time out, si va avanti col cambio palla fin quando la polacca non si ripresenta in battuta, propiziando un ulteriore allungo (15-9), poi sull’ace di Pietrini del 17-10 Caprara si gioca il secondo time out e cambia le bande (Santana e Foecke per Daalderop e Degradi) e Fahr (con Maglio), ma il margine è troppo ampio e Malinov mette giù di seconda il 25-18.
Nel secondo rimane in campo Maglio, ma l’inerzia resta in mano a Scandicci, che batte e riceve bene e non permette a Il Bisonte di organizzare il suo gioco (7-1): Caprara chiama entrambi i time out e inserisce Santana per Daalderop, ma le padrone di casa continuano a dominare con imbarazzante facilità, senza che le bisontine riescano ad opporre una minima resistenza (17-5) e nonostante una timida reazione d’orgoglio nel finale, è Stevanović a chiudere 25-17.
Nel terzo c’è ancora Santana, che insieme a Degradi prova a tenere su Il Bisonte (6-6), poi sull’8-6 la stessa Degradi lascia spazio a Foecke e sul 9-6 firmato Bricio Caprara chiama time out: Stysiak fa sempre male (12-8), entra Fahr per Alberti, ma ancora una volta Firenze non si avvicina più e un errore in battuta di Santana vale il definitivo 25-20.
LE PAROLE DI GIOVANNI CAPRARA - “La partita è stata fortemente condizionata dalla differenza in battuta e ricezione fra le due squadre, e di conseguenza dall’efficacia in attacco: loro giocavano sempre palla in mano e ci mettevano in difficoltà, noi giocavamo con palla staccata e quindi era più complicato, fra l’altro contro il muro alto. Ci sono però anche delle note positive, perché durante la partita siamo migliorati: l’unico rammarico è per la parte centrale del terzo set, quando eravamo punto a punto ma abbiamo commesso due o tre ingenuità che hanno condizionato il parziale. Le ragazze stavano interpretando meglio i colpi di attacco ma per giocarsela alla pari bisognava fare qualcosa che non abbiamo mai fatto, e quando fai cose nuove ci vuole del tempo per imparare: il mio obiettivo era che le ragazze rimanessero mentalmente nella partita proprio per imparare qualcosa, l’abbiamo parzialmente fatto ma non del tutto”.

 



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