Visite alla Villa di Petrazzi, nella storia di Garibaldi: ospite la pronipote Annita

Un’occasione per visitare la Villa di Petrazzi, dove Garibaldi fu ospitato da Tommaso Giannini quando l’ ”eroe dei due mondi” venne a Castelfiorentino, l’8 agosto 1867. Ma anche un’opportunità per conoscere il contesto storico in cui maturò tale scelta, che non fu assolutamente casuale. Con un'ospite d’onore: Annita Garibaldi Jallet, figlia di Sante Garibaldi (a sua volta nipote in linea diretta con Giuseppe Garibaldi) che verrà appositamente da Roma.
Sabato pomeriggio (23 novembre, ore 16.00) la piccola frazione di Petrazzi e tutta la comunità di Castelfiorentino accenderà i riflettori sul suo passato e soprattutto sul periodo legato al Risorgimento e alle guerre d’indipendenza (in particolare la terza, del 1866) che vide protagonisti decine di castellani inquadrati con le loro “camicie rosse” nei reggimenti garibaldini, comandati dal Generale.

I posti a sedere per il convegno, considerate le dimensioni della sala a piano terra della Villa di Petrazzi (via Charles Darwin, vicino alla Chiesa), sono limitati (una trentina) per cui si consiglia la puntualità. In ogni caso, i presenti avranno la possibilità di partecipare a delle visite, a gruppi di dieci persone per volta, per vedere con i propri occhi le sale “storiche” dove Garibaldi fu accolto dal proprietario dell’epoca, Tommaso Giannini, la camera e il letto dove il Generale dormì, rimasta praticamente con gli stessi mobili di centocinquant’anni fa.

Al convegno porterà il suo saluto il Sindaco, Alessio Falorni e (salvo imprevisti all’ultimo momento) il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Eugenio Giani. Seguiranno quelli di Annita Garibaldi Jallet, di Giuseppe Rigoli (Società Storica della Valdelsa), di Adriano Rigoli e Marco Capaccioli (rispettivamente Presidente e Vicepresidente Associazione Nazionale Case della Memoria), e gli interventi di carattere storico di Romanello Cantini su “Formazione culturale e attività politica e sociale del gruppo dirigente liberale a Castelfiorentino”, di Alessandro Spinelli su “Garibaldi a Castelfiorentino. I garibaldini castellani”, di Francesca Allegri su “Giuseppina Raimondi. La seconda moglie di Garibaldi”.

Come si ricorderà, Giuseppe Garibaldi fece visita a Castelfiorentino nell’estate 1867 mentre stava organizzando una spedizione di volontari contro lo Stato Pontificio, naufragata alcuni mesi dopo a Mentana.

“Nei mesi di luglio-agosto 1867 – osserva Annita Garibaldi Jallet - Garibaldi intensificò la raccolta di fondi, in particolare in Toscana. Vi soggiornò a lungo anche con la famiglia, per una volta riuniti Menotti,  Ricciotti e Teresita, facendo capo a Vinci dal 10 luglio per circa un mese e visitando gli amici. Poi si recò a Siena. A ricordare quegli incontri e il tempo di una fervida attesa, la tappa di Castelfiorentino rivive attraverso i ricordi riuniti nella Villa Giannini di Petrazzi, miracolo di conservazione di un passato che nelle Ville-Museo è particolarmente amabile e coinvolgente. Vi porto volentieri il ricordo di Ricciotti Garibaldi, mio nonno, che rivive anch’esso nella sua casa, Villa-Museo di Riofreddo nel Lazio”.

Studiosa di storia risorgimentale e Presidente dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (dal 2015 Commendatore al Merito della Repubblica Italiana), Annita Garibaldi Jallet ha accolto con entusiasmo l’invito del Comune di Castelfiorentino a prender parte a questa iniziativa, che intende contribuire a valorizzare un bene privato come la Villa di Petrazzi, inserita proprio quest’anno nella rete dell’Associazione Nazionale Case della Memoria.

“Accompagneremo i visitatori a piccoli gruppi – sottolinea il Vicesindaco, Claudia Centi – per vedere la Villa e le sue stanze, i numerosi cimeli e documenti che sono stati conservati dalla famiglia Tinti con amore e dedizione fin dalla seconda metà dell’800. Un’occasione speciale, del tutto gratuita e assolutamente da non perdere. Ringrazio l’Associazione nazionale Case della memoria, i relatori, il proprietario Leonardo Fabiani e i ragazzi della Prociv, coordinati dal presidente Marco Cappellini, che ci supporteranno nella gestione delle visite”.

“E’ per noi motivo di orgoglio – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – che Annita Garibaldi Jallet abbia accolto il nostro invito a partecipare al convegno del 23 novembre, per conoscere una delle dimore storiche meglio conservate in Italia e che più di centocinquant’anni fa – nell’agosto 1867 - ospitò l’”eroe dei due mondi” durante la sua visita a Castelfiorentino. Una visita che ci onora e che rappresenta un’ulteriore conferma dell’importanza storica di questa Villa, che come Amministrazione Comunale siamo impegnati a valorizzare grazie alla disponibilità del proprietario, Leonardo Fabiani, che ringrazio ancora una volta per aver consentito di aprire le porte della sua casa al pubblico. Sabato 23 novembre sarà non solo un’occasione di approfondimento storico, ma anche un’opportunità per tutti i cittadini di poterla visitare”.

Il padre di Annita Garibaldi Jallet, Sante Garibaldi, è stato un fervente antifascista ed ha combattuto a lungo nella resistenza, in Francia e in Italia. Arrestato due volte nel corso della guerra (nel 1941 e nel 1943) scomparve per due lunghissimi anni nei lager tedeschi, tra cui Buchenwald e Dachau. Liberato alla fine della guerra, morì il 4 luglio 1946 senza aver potuto riprendersi dalle sofferenze patite nei lager.

Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio stampa



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