Nido Madamadorè, vent'anni di educazione a Montelupo

(foto gonews.it)

Il 1 dicembre per Montelupo è una data importante di quelle da segnare sul calendario. In questo giorno nel 1999 è stato ufficialmente inaugurato il nido comunale MADAMADORÈ.

Il nido pubblico ha aperto le sue porte ai bambini venti anni fa, il 1 dicembre 1999, a Samminiatello in un appartamento ristrutturato proprio per accoglierlo.
In 20 anni molte sono state le trasformazioni: sono cambiati i numeri dei bambini accolti e il personale impiegato, il numero delle sedi, i soggetti gestori e i progetti realizzati.

Ma ciò che non è mai cambiato è stato la cura, la passione e il rispetto dell’infanzia che hanno guidato il lavoro delle educatrici e lo spirito di autoimprenditorialità che proprio da Madamadorè ha preso avvio da 2 delle 3 educatrici che lo aprirono.

Di seguito riportiamo alcuni dati che rendono bene l’idea del cambiamento:
- Nel 1999 le bambine e i bambini accolti da nido erano 15, oggi sono 63.
- In 20 anni gli iscritti sono stati circa 900 e si stima siano passate circa 600 famiglie i cui figli hanno seguito l’intero ciclo.
- Siamo passati da 3 educatrici a un gruppo di lavoro di 11 educatrici e 3 ausiliarie 1 amministrativo e una coordinatrice pedagogica per un totale di 16 persone
- Nel 2003 il servizio è stato spostato in una struttura accogliente di circa 600 mq circondata da un giardino speciale che lo circonda e lo scorso anno la struttura è stata completamente rinnovata attraverso un project financing
- È cambiata la modalità di gestione: prima era affidata ad un’associazione, ora il gestore viene individuato attraverso una gara di appalto. Oggi è gestita tramite il Consorzio Co&So Empoli con affidamento alla Cooperativa Indaco, che oggi ha 40 tra socie e dipendenti.
- Il servizio è stato certificato da processi qualità sia generici che specifici quali Iso 9001/2015 e la 11034
- Centinaia sono stati i progetti che hanno visto trasformarsi Madamadorè in un luogo dell’infanzia, punto di riferimento di molte famiglie, ma anche di professionisti dell’educazione.

Il nido Madamadorè è speciale perché ha tutte queste cose:
- letture animate;
- incontri rivolti agli adulti e dedicati a riflettere sul ruolo dei genitori e sui processi educativi;
- “le custodi dei libri”, un gruppo di genitori che è nato spontaneamente con l’obiettivo di gestire la biblioteca;
- gite in giro per Montelupo e dintorni;
- la collaborazione con l’amministrazione comunale, le associazioni, le agenzie formative e realtà culturali del territorio;
- organizzazione di mostre d’arte;
- ristrutturazione del giardino con il contributo di tutta la comunità;
- visite e scambi con nidi e scuole dell’infanzia toscane e internazionali;
- presentazioni a convegni e seminari del lavoro educativo svolto nel nido.

«Questo è Madamadorè, un nido fatto di persone appassionate, che dedicano tempo ed energie alla formazione e alla creazione di una metaforica poesia dove ogni bambino ed ogni bambina ed ogni famiglia possa trovare le sue parole e i suoi silenzi, le sue risposte e i suoi mezzi e strumenti per vivere questo mondo al meglio, nel rispetto e nell’incontro con gli altri», afferma Tania Mariotti, presidente della cooperativa Indaco.

«Le 20 candeline del nido d’infanzia Madamadorè sono un traguardo significativo per la nostra comunità. Vuol dire che da tanti anni sappiamo dare risposte di qualità ai bisogni delle famiglie e delle donne in particolare, che lavoriamo sulla conciliazione dei tempi fra vita privata e lavoro, che ci prendiamo cura dell’educazione dei nostri cittadini praticamente dai primi mesi di vita. E lo facciamo offrendo un servizio di altissima qualità, preso ad esempio da altre realtà non solo italiane. Credo che qualsiasi bambino o ragazzo sia passato dal Madamadorè ne conservi un ricordo bello e che questa esperienza in maniera più o meno incisiva abbia lasciato una traccia nel suo percorso educativo. Non è sempre facile, ma il nostro obiettivo è quello di continuare a investire assieme alla cooperativa per mantenere alto il livello dei servizi», afferma l’assessore alla scuola Simone Londi.

Dunque il 1 dicembre tutti i ragazzi che hanno frequentato il nido sono invitati a partecipare alla festa che si terrà a partire dalle 17.00.

Ci sarà la proiezione di un video, ci saranno le educatrici pronte ad accogliere e raccontare l’esperienza del nido e ci sarà un fotoshooting per tutti coloro che hanno frequentato questo spazio; ovviamente come tutte le feste di compleanno che si rispettino non potrà certo mancare la torta di compleanno.

Fra l’elenco delle iniziative organizzate in questo spazio è scritto anche “mostre d’arte”; ecco il 1 dicembre in contemporanea alla festa di compleanno si terrà anche l’inaugurazione del progetto Un nido per l’arte cap.2, che si colloca in continuità con la visione che il luogo in cui i bambini trascorrono molto del loro tempo diventi fulcro delle attività e vi sia integrato.

Far entrare l’arte dentro un asilo nido vuol dire creare un legame fra interno ed esterno e offrire a ogni bambino e bambina la possibilità di confrontarsi con stimoli nuovi. Il progetto è partito lo scorso anno e prosegue anche nel 2019-2020 con le artiste Vanessa Gai e Silvia Greco.

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa



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