Segregati in ditta lavoravano gratis 13 ore al giorno, arrestato imprenditore ad Empoli

In un'intercapedine ricavata in un armadio di una società, completamente buia e senza sistema di aerazione, erano nascoste due persone, un uomo ed una donna di nazionalità cinese, clandestini sul territorio italiano e impiegati illegalmente. La scoperta, ad opera dei carabinieri forestali, è avvenuta durante una ispezione in una società a Empoli. Da quanto appreso successivamente i due erano stati derubati dei documenti e trasportati ad Empoli. Qui erano stati impiegati nella ditta, lavorando dalle 8 alle 21 con una breve pausa per il pranzo, senza essere retribuiti e senza poter uscire dal laboratorio. Il titolare dava loro solo cibo e vestiti. I due clandestini lavoravano per riscattare i loro passaporti, senza avere alcun termine definito. Alle autorità hanno riferito anche di non sapere dove fossero, né tantomeno del tempo trascorso all’interno del laboratorio.

Durante l'ispezione è balzato all’occhio dei militari l'armadio semiaperto con all’interno dei vestiti distribuiti in modo anomalo, collocati sui due lati dell’armadio lasciando libero il vano centrale. Tale distribuzione degli abiti ha insospettito gli investigatori che, guardando con attenzione, hanno notato nella parte bassa, del frontale interno dell’armadio, una maniglia. La maniglia permetteva di alzare il frontale interno e così facendo i militari hanno scoperto che lo sportello ricavato nell’armadio permetteva l’accesso all'intercapedine con all'interno le due persone.

Il datore di lavoro di nazionalità cinese, sentito il magistrato d’urgenza, è stato arrestato in base all’art. 603 bis del C.P. per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro quindi condotto al carcere di Sollicciano.  Oltre all’arresto, eseguito dai militari dell’Arma, l’attività ha portato alla notifica da parte dell’Ispettorato del Lavoro di tre sospensioni dell’attività imprenditoriale in base al decreto legislativo 81/08, sussistendo il requisito del superamento del 20% dei lavoratori a nero tra quelli presenti e sono state irrogate sanzioni amministrative per un totale di euro 40.000,00. Il personale dell’ASL intervenuto ha impartito prescrizioni relative alla Sicurezza nei luoghi di lavoro alla ditta dove è stato arrestato l’imprenditore cinese.

i Militari del Gruppo Carabinieri Forestali di Firenze coordinati dal Nucleo Investigativo del Gruppo, hanno eseguito delle ispezioni presso altre ditte gestite da cittadini di nazionalità cinese e ubicate nei Comuni di Empoli (FI) e di Signa (FI). L’attività ha richiesto il supporto di personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Firenze e dell’ASL. Nel corso dell’attività  sono state ispezionate 4 aziende e sono stati verificati in totale 33 lavoratori tutti di nazionalità cinese, di cui nove risultati a “nero” e cinque clandestini. Questi ultimi sono stati portati presso le Compagnie CC di Empoli e di Signa per le operazioni di fotosegnalamento.

 

 



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