Lavoro e solidarietà, dal Poteco le scarpe per la Caritas

Quando la manifattura funziona ed è solidale: a Santa Croce sono state consegnate circa 320 paia di scarpe alla Caritas, saranno destinate a persone bisognose. Sono state realizzate al Poteco nella zona del Cuoio nell'ambito di due corsi formativi che fanno parte di 'Scarpe in Cammino'. Inoltre c'è una doppia valenza perché oltre alla solidarietà si parla di lavoro, dato che molti corsisti adesso hanno un impiego stabile.

Il progetto è stato finanziato dalla Regione Toscana attraverso i fondi FSE. I corsi hanno coinvolto, con POTECO, Toscana Manifatture e agenzia formativa FORIUM. La Caritas San Miniato è stata individuata come ente benefico destinatario delle scarpe, realizzate dai giovani corsisti.

Il primo corso risale a fine 2017-inizio 2018, selezionati in un bando di selezione produttiva. È durato 130 ore tra lezioni teoriche e esercitazioni nella manovia sperimentale di Poteco. Al corso hanno partecipato 14 maggiorenni, che dovevano essere disoccupati, inoccupati o inattivi. Invece, il secondo corso era selezionato in un bando di selezione territoriale. Durava più di 200 ore, hanno partecipato 13 persone tra ore di teoria e pratica. Gli allievi hanno realizzato scarpe con pelle di ottima qualità e hanno dato una mano con il packaging.

"Abbiamo voluto abbattere un muro e avvicinare istituzioni e cittadini. I ragazzi, poi, rappresentano il nostro futuro. In Regione non ci sono precedenti per progetti del genere" hanno spiegato il direttore Domenico Castiello e la dirigente regionale Cristiana Bruni. Assieme a loro erano presenti i ragazzi e le ragazze che hanno frequentato i corsi, oltre al docente e storico calzaturiere Mauro Sani: "Ho visto passione nei ragazzi durante la formazione. È importante così come aiutare chi ha bisogno".

Carmen Stefaniu ha frequentato il corso e ora lavora alla Broma di Cerreto Guidi, Sadio Badji invece alla Victor di Santa Maria a Monte. Entrambi, emozionati, hanno raccontato la loro esperienza: "Questi corsi ci hanno aiutato e siamo riusciti a trovare lavoro. Sono stati utili anche perché abbiamo imparato molto e abbiamo capito che non dobbiamo perdere la speranza".

"La politica e le istituzioni hanno raggiunto l'obiettivo di cambiare la vita delle persone" ha detto Giulia Deidda, presidente Poteco e sindaco di Santa Croce. "Il Comprensorio è un insieme di belle persone, di bravi imprenditori, studenti e associazioni. Oggi e non solo oggi facciamo rete, è un sogno che si realizza e ha un buon fine. Siamo precursori di buone pratiche".

C'è soddisfazione anche da parte della regione, come ha sottolineato l'assessore Cristina Grieco: "Si è data una dimostrazione plastica di come si tiene tutto assieme, ma con un occhio al futuro e alla sostenibilità sociale. Siamo in una zona virtuosa da prendere a modello. Ogni soggetto può far poco da solo per fronteggiare le sfide del futuro, l'unico modo per vincerle è di lavorare tutti insieme. Il gesto di oggi serve a donare la speranza, non solo le scarpe".

Per la Caritas ha parlato don Armando Zappolini: "Siamo contenti di entrare in questo percorso. Per molte persone è faticoso andare avanti, perciò un progetto così aiuta davvero. Queste scarpe cammineranno e saranno ai piedi di persone che non avrebbero mai avuto qualcosa di così bello senza il progetto".

"Formazione e solidarietà si incontrano in modo virtuoso. Sono molto orgogliosa dell'iniziativa "Scarpe in cammino", che abbiamo finanziato come Regione in accordo con i Comuni del Polo Conciario attraverso risorse del Fondo Sociale Europeo" ha dichiarato Alessandra Nardini, Consigliera Regionale Pd, presente questa mattina. "Il progetto ha permesso di produrre 320 paia di scarpe, nell'ambito dei percorsi formativi del Polo Tecnologico Conciario, per donarle a chi è in una condizione di bisogno. Le calzature sono state infatti destinate alla Caritas di San Miniato, il cui Direttore diocesano è lo straordinario Don Armando Zappolini". "È davvero bellissimo che il cammino formativo di alcuni possa proseguire in un cammino solidale verso un futuro di speranza per altri. Questo prezioso esempio ci ricorda inoltre dell'importanza dei fondi europei e di un loro adeguato utilizzo da parte delle istituzioni locali. Da questo punto di vista la Toscana si conferma una Regione solidale, capace di investire nel sociale" ha concluso Nardini.

Gianmarco Lotti



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