“Una crescita anemica, con percentuali da prefisso telefonico: se tutto va bene, il Pil salirà al massimo allo 0,6%. Con questi numeri, la fiducia dei cittadini verso la classe dirigente di questo paese è destinata a crollare ancora”, così Giacomo Martelli, presidente della Acli della Toscana commenta i dati a tinte fosche emerse dal rapporto Censis che delinea un paese sfiduciato e impoverito dalla crisi.
“L’occupazione è l’emergenza, un problema a cui non si riesce a trovare una soluzione adeguata. Ogni giorno ha la sua notizia negativa: dagli 8mila esuberi di Unicredit ai quasi 5mila dell'Ilva, per non parlare del settore della plastica a rischio. Non c'è una strategia lungimirante - continua Martelli - uno sguardo rivolto al futuro che posso incoraggiare uno slancio produttivo”.
La rinnovata sensibilità ecologica sembra essere una speranza per molti. “E’ necessario ripartire della nostra capacità produttiva e questo si potrà fare solo se si metterà mano, finalmente, al piano di rilancio delle opere pubbliche e ad un progetto che si agganci al Green New deal dell'Unione Europea per aiutare la riconversione ecologica delle nostre imprese. Invece - conclude il presidente della Acli della Toscana - siamo bloccati da una politica che si aggroviglia su discussioni autoreferenziali e che invece dovrebbe lavorare per incrementare gli investimenti pubblici e far ripartire quelli privati. Perdere altro tempo significa rischiare sulla pelle dei lavoratori”
Fonte: Ufficio Stampa
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