Municipio risparmia energia: in cambio coperta opera dei Taccini

Il palazzo comunale di Montelupo è interessato da un importante intervento di ristrutturazione che ha la finalità di rendere l’edificio efficiente da un punto di vista energetico, oltre che più accogliente e adeguato alle funzioni che vi si svolgono, soprattutto al piano terra. Si stima che a lavori conclusi, ci sarà un risparmio di 60.000 euro l’anno, risorse che non graveranno più sulla spesa corrente. Proprio per gli alti risultati attesi, il comune di Montelupo ha ottenuto due finanziamenti per la realizzazione dell’opera.

Circa 320.000 euro sono finanziati dal Conto Termico del GSE (Gestore Servizi Energetici) che incentiva interventi per l'incremento dell'efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni e 460.000 euro arrivano dalla Regione Toscana nell’ambito del Bando efficientamento energetico, nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale. Ovviamente per ottenere tali finanziamenti è necessario rispettare alcuni standard tecnici.

Questa lunga premessa per spiegare perché non è stato possibile creare un riquadro che permettesse di mantenere visibile l’opera in ceramica realizzata dai fratelli Taccini per la facciata del palazzo comunale. Da una prima verifica fatta anche con gli stessi autori è apparso impossibile spostarla – sarebbe andata in mille pezzi – e quindi è stato deciso di coprirla in un modo da proteggerla e lasciarla integra. Rimarrà così. Dell’opera è stata scattata anche una foto ad altissima risoluzione, come documentazione, ma anche per usare l’immagine per eventuali installazioni luminose e di videomapping.

È ora allo studio una soluzione alternativa e l’amministrazione propende per uno degli oggetti in ceramica che sono identificativi della produzione montelupina: il rosso di Montelupo. In una fase transitoria sarà realizzato un pannello in pvc, nell’attesa che sia pronta una riproduzione grande in ceramica.

«Il patrimonio di conoscenze e artistico della nostra città è molto ampio, nel caso dell’opera dei fratelli Taccini ci siamo trovati in difficoltà, ed abbiamo scelto la soluzione che ci permettesse di preservarla, anche se non più visibile sulla facciata.

I lavori sul palazzo comunale, d’altra parte erano diventati indispensabili: una struttura realizzata nei primi anni Ottanta altamente energivora e non più adatta alla sua funzione.

Non possiamo chiedere ai cittadini di costruire in maniera sostenibile, se noi come amministrazione non siamo i primi a dare il buon esempio. E il palazzo comunale è la casa di tutti. Così come è importante essere riusciti a realizzare questa opera gravando in minima parte sulle casse comunali grazie alla nostra capacità di attrarre finanziamenti esterni», afferma il sindaco Paolo Masetti.



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