Cassiere si intasca i soldi dei clienti: il giudice non convalida l'arresto

Un cassiere di 52 anni, impiegato in un supermercato di Prato, è stato arrestato dai carabinieri della città per il reato di appropriazione indebita. Il giudice non ha però convalidato l'arresto, per mancanza di flagranza e non avendo riscontrato sussistenza del reato.

Le indagini, supportate dall'installazione di telecamere nascoste, duravano già da tempo ed erano partite nell'ottobre scorso dopo una denuncia dei responsabili dell'azienda, dovuta alla mancanza di somme di denaro dagli incassi. I responsabili ne avevano sempre attribuito la causa ai taccheggi.

I militari però hanno scoperto una diversa verità da quella dei titolari, con le prove che in più occasioni il cassiere sarebbe stato solito intascarsi le somme pagate dai clienti. Quest'ultimi erano scelti accuratamente e per la maggior parte erano cinesi, poichè ritenuti più in difficoltà nel notare stranezze sugli scontrini. A volte questi non venivano neanche consegnati ai clienti o azzerati dopo il pagamento, cancellando anche per l'azienda ogni traccia di contabilizzazione dei prodotti in uscita.

 



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