Tassa di soggiorno, Per Volterra dalla parte di Confcommercio

Condividiamo la posizione di Confcommercio sul non aumentare entità e giorni della tassa di soggiorno, nella speranza che anche Confesercenti prenda le distanze dalla volontà del Sindaco Santi. 

Uno degli aspetti negativi di quanto prospettato dal Comune è che il possibile aumento coincidere be proprio con il 2021, l'anno della candidatura a Capitale della Cultura Italiana per Volterra. Sarebbe uno smacco al turismo e all'impegno di tante strutture ricettive, che verrebbero penalizzate da questa scelta. 

Inoltre, la prospettiva di allungare i giorni del pagamento e di aumentarla ad oltre i primi tre giorni sarebbe fallimentare, non premiando lo spirito per cui la tassa di soggiorno è nata: aumentare la permanenza media dei visitatori.

Come dice correttamente Confcommercio, che in questi anni ha avallato e si è spesa per progetti indirizzati alla riqualificazione turistica della città nel rispetto delle attività economiche, la notizia negativa di un aumento, anche se fosse solo di 50 centesimi, non sarebbe giustificata perché in prospettiva non ci sono progetti per viabilità, decoro e ricettività. Insomma sarebbe solo un colpo di grazia. 

Ancora una volta la giunta Santi dimostra di voler far cassa, per provare a salvare la faccia su tutte le promesse che non riuscirà a mantenere, dimostrando di essere l'amministrazione più lontana di sempre dalla città, dai cittadini, dai commercianti e dalle attività ricettive.

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