Genitori e disabilità, lo spettacolo 'Patres' a Empoli

La rassegna Teatro contemporaneo del Minimal Teatro di Empoli riapre la programmazione del 2020 con uno degli spettacoli più interessanti nel panorama del teatro contemporaneo italiano. Giovedì 16 gennaio va in scena Patres scritto da Saverio Tavano, che ne è anche il regista, con Dario Natale (padre) e Gianluca Vetromilo (figlio), produzione Scenari visibili.

Un giovane Telemaco di Calabria attende da anni il ritorno di suo padre, paralizzato dall’attesa, davanti all’orizzonte che può solo immaginare dal buio della sua cecità, attende su una spiaggia bagnata dal Mar Tirreno, mette le mani avanti per vedere l’orizzonte, si rivolge verso il mare e aspetta che questo padre ritorni.
È il mare che scandisce e accompagna la vita di questo figlio incapace di vedere come di andare, in attesa di un padre che invece non è in grado di restare/tornare a casa, in una terra a volte ostile. Un “Patres” che lega il figlio ad una corda perché altrimenti potrebbe perdersi, incapace di stargli accanto, non ritrova il coraggio della testimonianza e la forza della trasmissione.

Nello spettacolo le parole dette e non dette si rincorrono, si inseguono, dando vita ad una trama, a tratti, resa più fitta dal corposo e musicale dialetto lametino (di Lamezia) ed altre volte scorre fluida grazie ai movimenti o agli insert musicali (come “Storia d’amore” del ’69 di Celentano) che danno più vitalità al lavoro.
Patres parla dei padri e della loro collocazione in questo momento storico: orfani di padri maestri, padri politici, padri spirituali.

Fonte: Giallo Mare Minimal Teatro - Ufficio stampa



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