Morte di Niccolò Bizzarri, Alberti: "Interrogazione sulle procedure di dimissione"

Lo studente di lettere affetto da una malattia degenerativa che lo aveva costretto in carrozzina, nonostante il trauma cranico rilevato, era stato dimesso da Santa Maria Nuova.

"Ho presentato una interrogazione a risposta scritta su quello che è accaduto a Niccolò, perché non mi sembra corretto dimettere un ragazzo, già colpito da una malattia importante, a cui è stato rilevato un trauma cranico, in poche ore - dice il consigliere regionale Jacopo Alberti - in casi analoghi, i pazienti vengono trattenuti in osservazione almeno 24 ore, mentre Niccolò alle 21 era già stato dimesso. In ospedale ci sarà rimasto sette ore, e tra burocrazia e attese, vorrei sapere quanto effettivamente è stato a contatto con i medici. La caduta di Niccolò suscita ovviamente più indignazione, ma anche l'apparenza superficialità con cui è stato dimesso, non è da meno".

"So che la Asl ha già avviato un'indagine interna per verificare le procedure adottate nel caso di Niccolò, ma l'interrogazione mi sembra un atto dovuto per mettere nero su bianco i fatti, così come sono avvenuti all'interno dell'ospedale. Anche se non fosse stato un ragazzo con una patologia importante, caduto per una buca, un paziente che viene dimesso da un pronto soccorso e muore pochi minuti dopo per un infarto, avrebbe suscitato lo stesso scalpore e la stessa reazione. La Procura farà le sue indagini, sia per quanto riguarda la buca su cui è caduto Niccolò sia per quello che concerne le procedure di dimissione da Santa Maria Nuova - conclude Alberti - ma non possiamo, in quanto rappresentanti dei cittadini, stare con le mani in mano. Per quello che possiamo fare, ci muoviamo alla ricerca della verità, affinché quello che è successo a Niccolò non si ripeta"

Fonte: Ufficio Stampa



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