Dal M5S a FdI, Di Rosa: "Mia scelta coraggiosa, politica del Cdx moderata. M5S ha perso l'identità"

(foto gonews.it)

Si presenta alla stampa Simona Di Rosa, 23 anni, consigliere comunale eletta nel Movimento 5 Stelle a Empoli con 38 preferenze e adesso passata tra le fila di Fratelli d'Italia - Centrodestra per Empoli, a fianco di Andrea Poggianti e Federico Pavese, nel ruolo di vice capogruppo. Presenti anche per FdI Claudio Gemelli, coordinatore e Consigliere provinciale, Francesco Torselli, coordinatore regionale e Giovanni Donzelli, deputato.

La chiacchierata con i giornalisti è stata resa 'piccante' dalla presenza di Fabrizia Morelli, ex candidata sindaco a Fucecchio per il M5S, che ha voluto chiedere conto dell'onestà intellettuale di Di Rosa verso gli elettori pentastellati (qui il resoconto). Ma andiamo con ordine.

Nella lunga nota stampa della neo-consigliera FdI, Di Rosa premette che "cambiare gruppo è un diritto garantito dalla Costituzione" in assenza di mandato operativo, che il "codice etico del M5S prevede l'obbligo di dimissioni per chi sia stato espulso" e che lei ha invece "esercitato liberamente il diritto di recesso", per cui la sua è una scelta libera su tutti i fronti. Al di là del fatto che ci sia un diritto di recesso per un'appartenenza politica, a rivendicare il fatto che dietro al M5S c'è un'azienda come la Casaleggio Associati e non una comunità, Di Rosa spiega che dal 2015, anno dell'avvicinamento alla politica, e poi dal 2017, anno di adesione al Movimento, lei pensava che i pentastellati avessero imparato dagli errori del passato.

Quali? La "perdita di identità e la recessione a livello nazionale" del M5S. Cinque anni fa esatti il gruppo consiliare del M5S si disciolse aderendo alla sinistra che poi è confluita nella scorsa candidatura di Beatrice Cioni, quest'oggi Di Rosa sente di dover fare un passo indietro mantenendo fede ai suoi valori. "La mia è una scelta molto coraggiosa, che è stata sottoposta a critiche che però accetto, è stata una scelta di trasparenza verso i cittadini", spiega in un passaggio della conferenza.

A livello nazionale, il passaggio dal Conte I al Conte II ha cambiato le carte in tavola per molti (Paragone e altri parlamentari andati nel gruppo misto lo testimoniano), a livello locale ha pesato 'l'astensionismo'. Ossia la mancanza di polso in sede di Consiglio comunale ("nell'ultimo Consiglio quasi tutte le votazioni del M5S sono state l'astensione", afferma Di Rosa) e la disgregazione della partecipazione, con "il meetup che ha messo a tacere moltissime persone tramite espulsione per alzata di mano". Assieme a una linea politica definita "incongrua" con quanto affermato in sede di campagna elettorale.

I programmi di M5S e Fdi erano molto diversi però: "Sì, ma quello del M5S era molto generico e non entrava su questioni puntuali come invece quello di Poggianti e delle forze che lo hanno sostenuto".

Così è nato un confronto diretto negli scorsi mesi con Poggianti. Perché non invece con la Lega? "La loro è una politica più estrema, quella del Centrodestra è più moderata e coerente", afferma ancora. Così la riflessione interiore ha partorito questa adesione convinta, che si sostanzierà anche su carta con il tesseramento nel partito di Giorgia Meloni.

I commenti

Nella conferenza sono intervenuti anche i membri di FdI, a partire dai consiglieri comunali.

Andrea Poggianti: "Simona Di Rosa è la prima donna consigliere comunale del centrodestra a Empoli. La sua scelta è coerente perché rimane salda ai suoi valori laddove altri hanno cambiato strada. È una giovane studentessa di giurisprudenza, dopo me e Pavese è la consigliera più produttiva a livello di atti presentati tra le file dell'opposizione (la stessa Di Rosa ha rivendicato un progetto di legge per il referendum propositivo che a suo dire "è stato osteggiato più dal M5S che da altre forze politiche", NdR). Ha scelto noi e non la Lega perché ravvisa costanza e professionalità. Noi non abbiamo mai fatto mozioni di politica internazionale, mai diramato comunicati vuoti o finte interpellanze parlamentari. Il consenso del centrodestra è stato cannibalizzato da tanti e tanti hanno fatto un funerale politico a cuore battente a Fratelli d'Italia. Simona Di Rosa renderà giustizia al nostro lavoro".

Federico Pavese: "Capisco la sofferenza di restare all'interno di un gruppo per fare spesso e volentieri interventi critici su atti di bilancio, mentre poi il gruppo stesso si asteneva nelle votazioni. L'astensione non si può fare se non si condivide e non può andare avanti per 5 anni così. È un approdo quasi naturale. Simona non merita quello che hanno scritto gli ex colleghi di partito".

Gemelli: "Simona dimostra di essere ragazza libera e coraggiosa quando la politica mostra ben altro. Fdi è una forza attrattiva per la qualità del lavoro. Contiamo adesso in una pattuglia di 30 consiglieri comunali su Firenze. L'incoerenza del programma del M5S si dimostra così".

Torselli: "Benvenuta Simona due volte, per il Consiglio comunale e perché rafforza Fdi in una zona difficile, a 4 mesi dall'appuntamento degli appuntamenti, dove il centrodestra più che mai competitivo può contendere il governo della regione".

Donzelli: "Chi si candida contro la sinistra che soffoca i territori ha difficoltà a sostenere un partito che fa l'opposto. Tutte le battaglie del M5S contro la sinistra Simona le vuole portare avanti con Fdi. È una scelta di coerenza e continuità. Succede anche in altri consigli regionali e comunali (il riferimento è a Calenzano, dove l'ex consigliere comunale M5S Americo D'Elia è si è candidato lo scorso anno come sindaco per FdI, NdR). Nostra crescita all 11 era da elettori mai definiti di destra. Percorso con crescita trasversale.

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Elia Billero



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