"Santi non ha ascoltato nessuno, dimissioni per i due amministratori"

(foto da Facebook)

Leggendo le dichiarazioni che il Sindaco Santi ha inoltrato ai quotidiani viene da sorridere, finché non pensiamo che sono vere. Tentare di far credere che ha, da sempre e per primo, cercato un dialogo e una vicinanza con le famiglie ascoltando le loro esigenze, può sembrare un atteggiamento costruttivo solo a chi non ha seguito i giorni precedenti e successivi all'approvazione del bilancio da parte della maggioranza.

Un dialogo che adesso viene sbandierato e descritto come preliminare ad una soluzione, senza specificare che in realtà è solo la conseguenza forzata di una disapprovazione popolare causata da una decisione della Giunta comunale e del Sindaco.

È scontato e facile adesso ringraziare le famiglie e dire che la maggioranza ha sempre voluto un confronto.

Ma Santi si scorda di dire che, prima dell'approvazione in Giunta e in Consiglio Comunale, non hanno ascoltato nessuno.

Non hanno ascoltato la nostra opposizione in Consiglio Comunale, quando abbiamo manifestato la contrarietà alla manovra, evidenziando i danni che questa avrebbe procurato alle famiglie.

Non hanno ascoltato i genitori di Saline di Volterra che chiedevano soluzioni, affermando allora che non si poteva tornare indietro e che l'unica possibilità era di parlare con Cirfood per chiedere eventuali ribassi, nonostante questa avesse vinto una regolare gara.

Non hanno proposto soluzioni a Villamagna, dove hanno confermato che non potevano fare niente di diverso da quello che avevano deciso.

Poi però qualcosa è cambiato e le soluzioni sono arrivate solo quando Roberta Benini ha proposto di tornare indietro con la delibera di novembre.

Da questo momento Santi ha dichiarato a genitori e giornali di "aver trovato un rimedio": revocare la delibera sugli aumenti.

È palese però che la sua responsabilità sia stata quella di creare il problema e non di prevenirlo.

Il far passare la revoca della propria delibera di giunta come "una concessione", non cancella il fatto che l'errore c'è stato. Se mai sottolinea che non c'è stata una valutazione preliminare.

Viene da pensare che quelle belle parole del comunicato siano solo un modo diverso per coinvolgere "alcuni ma non tutti" , trincerandosi dietro ad una collaborazione derivata dal "dover correre ai ripari".

La correttezza che Santi sbandiera dovrebbe corrispondere ad una concreta presa di posizione sia nei confronti dei cittadini, che nei confronti di chi ha prodotto questo pasticcio. Solo allora si potrebbe parlare di una retromarcia effettiva. Quindi ci domandiamo se il Sindaco sia disposto veramente a chiedere scusa ed a mettere in discussione le due figure che, più di tutti, sono apparse inadeguate: l'Assessore Luti e il Consigliere delegato al bilancio Barbafiera.

Come può pensare Santi che i cittadini capiscano che saranno fatti i loro interessi se a quel tavolo, che lui propone di costituire per risolvere il problema, ci saranno lui e quelle stesse persone che hanno preso decisioni superficiali? Come può sperare che le famiglie si fidino ancora?

Crediamo che una vera presa in carico della responsabilità si debba concretizzare in una concreta e reale marcia indietro del Sindaco, sollevando dall'incarico due amministratori che si sono rivelati inadeguati al compito loro assegnato. A meno che non si voglia prendere le responsabilità in prima persona.

Attendiamo fiduciosi la "vera" decisione di Santi, consapevoli che questa è decisamente una delle più brutte pagine della politica volterrana.

Roberta Benini, Alessio Taddeini - Capogruppo e Coordinatore Per Volterra



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