Mucca pazza, sospetti per un 70enne morto a Empoli

Mucca pazza, un termine che da tempo non si sentiva più in giro dopo le cronache di fine scorso millennio. Il ritorno di questa patologia si potrebbe essere verificato all'ospedale di Empoli per un 70enne del comprensorio del cuoio. L'uomo è deceduto nelle ultime ore proprio al nosocomio San Giuseppe. Lo riportano le cronache locali. Il sospetto dovrà essere acclarato dopo gli esami sui tessuti e sugli organi interni.

Dall'Asl Toscana Centro fanno sapere che il riscontro diagnostico avrà risposte non prima di un mese. Per cui il dubbio rimarrà nell'aria ancora per un po'.

Caso sospetto di mucca pazza a Empoli, il comunicato Asl

Si chiama Creutzfeldt-Jakob (MCJ), una rara malattia patologia degenerativa del sistema nervoso centrale ad esito fatale di cui si sospetta sia stato colpito l’anziano deceduto nei giorni scorsi all’Ospedale San Giuseppe di Empoli.

Sul caso è ancora in corso l’indagine epidemiologica da parte dell’Istituto Superiore Sanità sui campioni di liquor che potrà confermare, secondo i tempi necessari (circa un mese), se si tratta di questa forma di patologia rara.

I campioni di tessuto sono stati inviati, come da prassi, al Centro di riferimento per malattie rare che colpiscono l’encefalo (Istituto delle Scienze Neurologiche, Ospedale Bellaria a Bologna) e anche in questo caso i risultati sono in attesa.

L’Azienda precisa che questo tipo di patologie rare, che ogni anno in Italia colpiscono oltre 200 persone (nel 2019 sono stati segnalati 259 casi sospetti) quasi sempre hanno un’origine degenerativa e non su base alimentare.

Nell’85% dei casi la malattia si presenta in forma sporadica,  di cui non è ancora nota la causa.

Che cos’è la malattia di Creutzfeldt-Jakob (MCJ)

Si tratta di una formazione e accumulo, a livello cerebrale, di una proteina amiloidea caratteristica, denominata Prione. Il prione è un agente infettivo non convenzionale di natura proteica, privo di acidi nucleici come gli altri microrganismi infettivi.

La sua modalità di infezione è data da una particolare catena proteica ripiegata in maniera scorretta che induce altre proteine ad assumere la stessa conformazione anomala, innescando una reazione a catena non reversibile.

In Europa esiste dal 1993 un sistema europeo di sorveglianza su tutte le encefalopatie umane che consente di tenere sotto controllo l’andamento dell’incidenza di questa forma di patologia.

In Italia, la sorveglianza è affidata al Registro nazionale della malattia di Creutzfeldt-Jakob e sindromi correlate dell’Istituto Superiore di Sanità.

Mucca pazza, una breve spiegazione

Nella letteratura scientifica il morbo della mucca pazza corrisponde alla variante della malattia di Creutzfeld-Jacobs, trasmessa attraverso il consumo di carne di bovini affetti da encefalopatia spongiforme bovina (Bovine Spongiform Encephalopathy, BSE).

È causata da una proteina alterata, chiamata prione, in grado di intaccare il sistema nervoso.

Il picco di questa malattia è stato riscontrato nel Regno Unito negli anni 2000. Il periodo di incubazione (ovvero il tempo tra l'ingestione di carne contaminata e sviluppo dei sintomi) è di decine di anni; la causa va ricercata quindi all'inizio degli anni '80, quando migliaia di capi di bestiame furono alimentati con mangime contaminato da prodotti di origine animale, sviluppando BSE. Nell'uomo si manifesta come una malattia neurodegenerativa e demenza rapidamente progressiva che porta a morte.

Negli ultimi anni l'epidemia di BSE è tenuta sotto controllo grazie a norme molto più severe sul processamento di prodotti di origine animale.

Mucca pazza, un altro caso sospettato nel 2019

Il 5 maggio 2019 una donna di 59 anni è morta a Ravenna e per il caso circa 40 persone furono iscritte nel registro degli indagati tra medici e infermieri. La malattia venne curata come una polmonite già il 7 aprile. Il ritorno al pronto soccorso andò di pari passo col peggioramento della situazione. Il primo maggio la donna entrò in coma, il 5 non ci fu più nulla da fare. A dicembre i risultati dell'autopsia smentirono la presenza del morbo della mucca pazza. Fu in realtà una rara encefalite accompagnata da broncopolmonite.



Tutte le notizie di Empoli

<< Indietro

torna a inizio pagina