Villa Crastan, successo per il "grande ricevimento degli inganni"

Gli anni '20 hanno fatto tornare a splendere Villa Crastan a Pontedera. Sabato scorso la festa "Al grande ricevimento degli inganni" ha portato nelle sale della ex biblioteca comunale, addobbate a festa, un centinaio di persone.

I partecipanti alla serata organizzata dalla neonata associazione Villa Crastan Casa della Città, che prevedeva buffet, spettacolo teatrale e finale danzante, ha visto non solo la partecipazione e collaborazione di diverse realtà, come la compagnia teatrale l'Anello, l'Accademia musicale di Pontedera e la scuola di ballo Easy swing, ma anche la partecipazione attiva di tutti i presenti che, come richiesto dall'invito, si sono sbizzarriti con scintillanti e piumati look anni '20. Nonostante l'improvviso guasto alla caldaia nessuno pare aver sofferto il freddo e l'atmosfera, calda e accogliente ha conquistato gli ospiti.

«Siamo felici di vedervi così numerosi a questo primo evento ufficiale della nostra associazione, nata con un processo condiviso di partecipazione che ha visto cittadini e associazioni lavorare insieme all'amministrazione comunale- ha detto la presidente dell'associazione Villa Crastan casa della Città, Malayka Picchi, al termine dello spettacolo "Doppio inganno"- Inizia ora un nuovo capitolo per Villa Crastan fatto di cultura, scienza e spettacolo, con eventi e incontri aperti a tutti. L'associazione è pronta ad accogliere nuove proposte e iniziative che facciano rivivere la villa, finalmente riaperta alla città».

Alla festa, anche lui rigorosamente in abiti anni '20, era presente l'assessore Mattia Belli, che ha seguito il progetto partecipativo fin dai primi passi.

«La città deve riappropriarsi di questi spazi e stasera possiamo vedere cosa è possibile realizzare alla Villa- ha detto, dimostrando entusiasmo e soddisfazione per la serata- è importante che tutta la cittadinanza sostenga questa nuova associazione, perché grazie a Villa Crastan Casa della Città, questo tornerà ad essere un luogo vivo e frequentato, e per realizzare questo è importante la partecipazione di tutti».

Fonte: Ufficio Stampa



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