Rapinò la banca di Figline Valdarno con due complici: arrestato a Catania

Un uomo è finito in manette a seguito delle indagini sulla rapina presso il Banco BPM di Figline Valdarno, avvenuta l'11 settembre 2019. Il 40enne di Catania, pregiudicato e con precedenti penali anche per rapina, è stato rintracciato e arrestato presso la sua abitazione dai carabinieri della Compagnia di Figline Valdarno e dai colleghi di Gravina di Catania e Giarre (Catania).

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze e condotte dai Carabinieri di Figline Valdarno insieme alla Sezione Investigazioni Scientifiche di Firenze, avrebbero permesso di raccogliere gravi indizi a carico dell'indagato, sulla sua partecipazione alla rapina avvenuta insieme ad altri due soggetti, probabilmente anch'essi siciliani.

Il 40enne è stato identificato nel rapinatore dal volto parzialmente nascosto da un paio di occhiali, e individuato come colui che ha trattenuto il giorno della rapina, avvenuta l'11 settembre ma pianificata per il 9, sia le dipendenti che i clienti per più di un'ora all'interno della banca. L'uomo infatti non fece uscire dall'Istituto di credito 16 persone, tra cui 2 minorenni, e obbligò insieme ai due complici la cassiera ad aprire le casseforti e il bancomat. I tre prelevarono un bottino di circa 153mila euro.

Dopo i rilievi della Sezione Investigazioni Scientifiche i militari hanno individuato il 40enne grazie alle impronte digitali lasciate sia sulla porta del bagno, sia sulla busta contenente i soldi nella cassaforte. In seguito è stato effettuato il riconoscimento facciale dell'indagato per rapina pluriaggravata in concorso, da parte delle vittime.

Durante l'arresto del 40enne da parte dei carabinieri di Gravina di Catania, i militari di Figline Valdarno hanno eseguito una perquisizione presso l'abitazione di uno dei complici dove hanno sequestrato 6mila 500 euro in contanti, ritenuti provenienti dalla rapina, e circa 23 grammi di hashish.

 



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