Abusi durante massaggi per falso video promozionale, l'uomo narcotizzava le vittime

Il Palazzo di Giustizia di Firenze (foto gonews.it)

In appello alzata la condanna a 5 anni e mezzo


Nuova condanna decisa dalla corte di appello di Firenze contro un 42enne, accusato di aver abusato di due ragazze mentre le sottoponeva a massaggi, che in primo grado era stato condannato a 1 anno e 6 mesi, alzandola a 5 anni 6 mesi.

La violenza sessuale si è consumata nei confronti di ragazze che l'uomo aveva contattato con la scusa di realizzare un video promozionale da diffondere nei centri benessere. L'accusa ritiene che in entrambi i casi le ragazze sarebbero state drogate con un panno imbevuto di narcotizzante, per far perdere loro i sensi. La circostanza però non è stata riconosciuta dal tribunale, che non ha contestato all'imputato l'aggravante di averle narcotizzate.

Gli episodi si riferiscono al settembre del 2012. In quel frangente il 42enne si trovava agli arresti domiciliari dopo essere stato arrestato per un'altra vicenda, per violenza sessuale e rapina nei confronti di una prostituta. L'uomo aveva attirato le giovani su Facebook e aveva proposto loro di partecipare, dietro pagamento, a un video promozionale dedicato a una sedicente 'arte del massaggio'.

Il 24 settembre 2012 una delle due, studentessa universitaria, fu ricevuta in una stanza della casa del 42enne adibita per l'occasione a centro benessere. E' qui, che secondo il racconto, dopo una prima fase di massaggio, sarebbe stata stordita con un panno imbevuto di sostanza narcotizzante, tanto che avrebbe quasi perso i sensi. Tuttavia sarebbe riuscita a accorgersi che l'uomo la stava abusando, tanto da alzarsi e scappare via per poi presentare denuncia ai carabinieri su consiglio della madre.

I militari, che perquisirono la stanza il giorno dopo, trovarono un panno, sul quale però le analisi, effettuate circa un anno dopo, non hanno rivelato sostanze narcotizzanti. Però nel computer dell'uomo sarebbero stati trovati video in cui avrebbe abusato di altre donne durante i massaggi. Gli investigatori riuscirono a identificarne una, la vittima del secondo caso di violenza sessuale per il quale l'uomo è finito a processo.



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