Diplomi falsi per salire nelle graduatorie Ata di Pistoia, 19 denunciati

Producevano diplomi falsi con graduatorie altissime per scavalcare posizioni nelle graduatorie Ata nelle scuole della provincia di Pistoia. I carabinieri di Pistoia hanno denunciato in stato di libertà 19 persone ritenute responsabili di truffa aggravata ai danni dello Stato; falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale; falsità ideologica e materiale commessa da privato in atto pubblico e per l’inosservanza delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa. Un fatto simile fu contestato nell'Aretino a ottobre 2019.

Le indagini, iniziate alla fine del 2018 dal personale del Nucleo Investigativo e coordinate dal sostituto procuratore Leonardo De Gaudio, hanno permesso di far luce su gravi irregolarità nelle graduatorie di 3° fascia del personale ATA di vari Istituti scolastici della Provincia di Pistoia.

In particolare, l’attività d’indagine si concentrava inizialmente sull’individuazione di alcuni Istituti scolastici paritari campani, accertando che quest’ultimi avevano rilasciato illegittimamente diplomi di qualifica professionali con il massimo punteggio, consentendo effettivamente agli utilizzatori di scavalcare diverse posizioni in graduatoria. Tali scuole paritarie, oggetto di indagini anche da parte di altre Procure della Repubblica, risultano essere:
- l’Istituto Paritario “La Fenice” già “Centro Studi Forcella” di Nocera Inferiore (SA);
- “Schola Albiniani” di Santa Maria Capua Vetere (CE);
- IPPSAR “Primo Levi” di Agropoli (SA);
- il Centro Scolastico “Luca Pacioli srl” di Nola “(NA);
- l’istituto Professionale “Passarelli” di San Marco di Castellabate (SA).

I successivi accertamenti condotti hanno evidenziato effettivamente la presenza di un considerevole numero di persone provenienti dalla Campania, le quali producevano diplomi con voti altissimi e vantavano importanti esperienze professionali svolte in più istituti scolastici.

Si riusciva, pertanto, ad individuare in ambito provinciale i soggetti che avevano fatto uso di titoli ritenuti “a rischio” e assunti, con contratti a tempo determinato, da vari dirigenti scolastici della Provincia di Pistoia. Nella circostanza sono stati individuati anche alcuni soggetti che avevano dichiarato inesistenti esperienze di servizio prestate in altre scuole, ma che stranamente a loro nome non risultavano versamenti INPS.

Dopo aver individuato i soggetti, si procedeva, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Pistoia e l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, alla ricostruzione della carriera scolastica di ciascuno, riscontrando così la mancata convalida dei titoli dichiarati.

Episodio degno di rilievo risulta essere quello di una collaboratrice scolastica, già assunto a tempo indeterminato da un Istituto pistoiese, la quale però non contenta partecipava ad una nuova graduatoria per il passaggio alle mansioni superiori di assistente amministrativo. Con il punteggio ottenuto dai titoli dichiarati otteneva l’assunzione con la nuova qualifica professionale. Tuttavia, grazie ai controlli condotti è stata individuata l’alterazione del punteggio del proprio attestato di diploma di ben 18 punti incrementali, nonché l’insussistenza del corso informatico dichiarato.

Per ogni soggetto individuato è stata già disposta, da parte dei dirigenti scolastici di competenza, l’immediata risoluzione del contratto stipulato e il depennamento dalle graduatorie.

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