
Doverosa da parte nostra almeno una replica al PD comunale che nell'ultima Spalletta cita la nostra associazione come interessata a diventare una nuova forza politica, questo solo perché negli ultimi tempi si è interessata intensamente alla vicenda ospedale. Va detto che SOS da circa 13 anni si interessa a tutto ciò che riguarda la nostra città e i servizi che qui dovrebbero essere mantenuti nell'interesse di tutti noi. Ospedale in primis.. Non ci interessa la politica, non ci interessa divenire movimento politico, anche se tentano comunque da anni di affibbiarci nomi ed etichette di ogni tipo, il nostro intento è quello di vigilare ed informare la popolazione su quanto riteniamo opportuno. Chi ci conosce sa bene che ci siamo occupati di tante cose, spesso abbiamo promosso eventi culturali e iniziative sempre molto partecipate e continueremo a farlo laddove avremo la forza dato che, come tanti altri gruppi, ci muoviamo grazie all'impegno dei volontari. Per arrivare al punto, la vicenda del nostro ospedale ha avuto voce in un incontro in torre toscano da noi promosso il 30 gennaio al quale hanno partecipato tantissime persone. È stato un incontro di informazione, ma soprattutto di spiegazione tecnica, con proiezione di slides, di quello che sta accadendo intorno al nostro nosocomio. Il PD comunale nel suo articolo sembra voler rassicurare tutti sul documento firmato dal sindaco Santi e del quale anche noi abbiamo ampiamente parlato.
In merito a tali rassicurazioni rimaniamo un po' stupiti dalla certezza paventata dal PD, soprattutto di apprendere ciò che sembrano conoscere molto bene, ovvero la sicurezza che il nostro ospedale non sarà declassato, ma verrà potenziato ulteriormente grazie alla firma sull'accordo in questione. Come si dice a Volterra "non ci parrebbe vero"! Siccome abbiamo tutti i motivi per credere che non sarà così perché le parole non hanno varie interpretazioni, ma un significato preciso quando vengono scritte, continueremo nella nostra battaglia come abbiamo sempre fatto. Perciò il PD ci associ pure a chi vuole, con i nomi che vorrà, a noi non interessa, anzi, ci sembra solo uno spreco di energie e di tempo che non abbiamo. Nell'accordo citato si parla di "rimodulazione dei posti letto per acuti in un nucleo di cure intermedie a gestione medica in sede ospedaliera", è nero su bianco, non è una nostra interpretazione, ma chiunque vorrà provare che "rimodulare" significa "aggiungere", anziché "riorganizzare" o "revisionare", e che "in sede ospedaliera" non è fumo negli occhi, perché le cure intermedie sono posti "fuori dall'ospedale" anziché "dentro", sarà sempre il benvenuto al confronto, partito politico, amministrazione, cittadino o associazione che sia.
Fonte: Ufficio stampa
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