A Montemurlo si fa inclusione partendo dalla cura della città

Prendersi cura della propria città per aumentare l'autostima e sentirsi utili per la comunità. È partito oggi il progetto che vede protagonisti i “ragazzi” che frequentano il centro diurno per disabili della cooperativa La Tarta-ruga di Montemurlo, che d'ora in avanti, ogni mercoledì mattina, dedicheranno alcune ore della loro giornata alla cura e alla pulizia degli spazi pubblici. Un'idea che è subito piaciuta al Comune che ha dato al progetto supporto materiale e, insieme ad Alia, ha fornito ai “volontari dell'ambiente” guanti, sacchi della spazzatura e materiale informativo per il corretto conferimento dei rifiuti. Stamattina la pulizia è partita dalle strade intorno al centro diurno, via Menotti e via del Ragno, dove i ragazzi della Tarta-ruga hanno provveduto a raccogliere cartacce e a spazzare i marciapiedi.

« È davvero una bellissima iniziativa quella promossa dalla cooperativa Tarta-ruga, che abbiamo deciso di sostenere con convinzione. - dicono gli assessori all'ambiente Alberto Vignoli e alle politiche sociali, Alberto Fanti- Prendersi cura della propria città significa sentirsi parte di una comunità e semplici gesti come la pulizia di un giardino o di una piazza possono diventare un' opportunità di inclusione e di acquisizione di una sempre maggior autonomia personale».

E proprio in tema di diritto all'inclusione e al tempo libero per le persone con disabilità a Montemurlo sta partendo in questi giorni il progetto “Ciao mamma, io esco”per aiutare le persone con disabilità ad ottenere sempre maggiore autonomia dal proprio nucleo familiare, favorendo la loro integrazione nelle realtà presenti sul territorio e offrendo occasioni di svago e divertimento.

Domenica 16 febbraio alcune delle quaranta persone coinvolte nell'iniziativa parteciperanno al Carnevale montemurlese ad Oste e saliranno sul carro dei Fabbricanti di Sogni, naturalmente mascherate a tema “carioca”. Tra le altre uscite in programma domenica 23 febbraio i ragazzi parteciperanno alla discoteca senza barriere nel salone della parrocchia dei Santi Martiri a Prato:«Il progetto “Ciao mamma, io esco” è innovativo perché va a colmare una mancanza molto sentita tra le persone con disabilità, quella al divertimento. A Montemurlo esiste una rete molto forte tra istituzioni, associazioni, parrocchie che lavorano per creare le condizioni di una vita quanto più normale possibile, volta all'acquisizione di autonomia e serenità», conclude l'assessore Fanti.

Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio Stampa



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