Vengono da Castelfranco i primi pellami certificati metal free, li produce Incas

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È una sfida tutta votata alla sostenibilità ambientale quella che l’azienda toscana Iniziative Conciarie Associate porterà nella vetrina internazionale di Lineapelle, in programma a Fieramilano Rho dal 19 al 20 febbraio. Protagonista dello stand aziendale (al padiglione 13, B11) sarà una nuova linea di pellami che fa dell’ecocompatibilità il proprio carattere distintivo, nonché un punto di forza da presentare in un mercato sempre più attento al peso ambientale delle produzioni. Da qui la scelta di puntare su pellami realizzati con concia organica e certificati metal free, con la messa al bando dei metalli nell’intero ciclo produttivo. Il risultato è una linea di prodotti basata su articoli storici dell’azienda, riproposti in una nuova “veste” che fin dal nome indica chiara la propria missione: è la linea Leather40075, dal numero di chilometri della circonferenza terrestre all’altezza dell’Equatore.

Fondata nel 1972 nel cuore del distretto toscano della pelle, Iniziative Conciarie Associate (nota con l’acronimo Incas) conta oggi 22mila metri quadri di stabilimenti e quasi 200 addetti, che ne fanno la più grande tra le concerie del distretto di Santa Croce sull’Arno, con una media di 1 milione e 500mila metri quadri di pellame prodotto ogni anno. Al momento unica conceria italiana a poter vantare la certificazione “100% made in Italy”, che garantisce l’esecuzione dell’intero ciclo produttivo nei propri stabilimenti, Incas è stata anche la prima conceria in Italia ad aver ottenuto da Icec (Istituto di certificazione della qualità per l’industria conciaria) il riconoscimento di sostenibilità. A ricordarlo la stessa direttrice di Icec Sabrina Frontini, intervenuta questa mattina (14 febbraio) alla presentazione di Leather40075 nello Spazio Lineapelle di Palazzo Gorani a Milano, alla quale era presente il presidente e amministratore delegato di Iniziative Conciarie Associate Valter Ceccatelli. “Dal 2000 Icec ha accompagnato Incas Castelfranco in un percorso di crescita e miglioramento continuo che è stato annualmente misurato e verificato. L’azienda – ha sottolineato Frontini - ha dedicato numerose risorse per portarsi ai più alti livelli di sostenibilità, ottenendo nel 2014 e per prima il riconoscimento Icec di Azienda sostenibile e collocandosi ai vertici delle aziende conciarie italiane di eccellenza”.

Una realtà all’avanguardia dunque, per la quale la linea Leather40075 rappresenta solo l’ultimo traguardo di un percorso fatto di ricerca e sviluppo. Alla base ci sono gli studi e i risultati raggiunti con il processo denominato Hi Co (High Contents), certificato da Icec già nel 2007, applicato alla lavorazione di vitelli, vitellini e bufali per la realizzazione di articoli destinati a calzatura, pelletteria e abbigliamento. Già nelle fasi iniziali di lavorazione a umido, denominate rinverdimento e calcinaio, si esplica uno degli elementi distintivi del processo di Leather40075, vale a dire il recupero del bagno di solfuro utilizzato per la depilazione delle pelli, attraverso un sistema di vasche di contenimento e sedimentatori che permettono di recuperare oltre la metà della soluzione esausta (con un risparmio di acqua del 53% e di solfuro di sodio del 32), reimmettendola nel bottale del calcinaio con una concentrazione di ammine che garantiscono alle pelli un effetto di pienezza e rotondità.

La successiva fase di concia, invece, avviene attraverso l’utilizzo di tannini vegetali o sintetici, il cui contenuto totale di metalli concianti (cromo, allumio, titanio, zirconio e ferro) è minore dello 0,1%, secondo quanto previsto dalla norma europea EN 15987. Lo stesso processo di lavorazione garantisce però anche altri standard di sicurezza, come una presenza particolarmente ridotta di formaldeide e un contenuto di metalli pesanti estraibili nettamente al di sotto dei limiti stabiliti dalle norme. Anche nella fase di rifinizione, che conferisce all’articolo le sue caratteristiche peculiari, i pellami Leather40075 sono lavorati esclusivamente con prodotti e coloranti metal free. Da sottolineare, infine, l’attenzione di Incas nell’approvvigionamento dei tannini vegetali, provenienti da legnami con certificazione Fsc (che garantisce la conservazione e la corretta gestione forestale), mentre tutta l’energia elettrica utilizzata nei propri stabilimenti proviene da fonti rinnovabili.

Attraverso queste attenzioni e le innovazioni introdotte grazie ad anni di ricerca, Iniziative Conciarie Associate porterà a Lineapelle un prodotto che rappresenta l’ultima e più avanzata frontiera nel miglioramento delle performance ambientali. Un prodotto sostenibile per definizione, la pelle, conciato e lavorato in Italia con la massima attenzione per l’ambiente, anche per offrire al cliente quella naturalezza vera che sarà probabilmente la prima e irrinunciabile tendenza moda del prossimo futuro. “Le aziende di eccellenza come Incas – ha aggiunto Frontini - hanno un ruolo importante nel dimostrare la sostenibilità del settore conciario e delle pelli italiane. Ma per farlo non è più possibile basarsi solo su autodichiarazioni. Per questo il percorso green e sostenibile compiuto da tutta l’azienda è stato validato per oltre vent’anni dalle attività che noi abbiamo erogato, offrendo in questo modo un esempio di come la vera pelle possa essere prodotta in modo sostenibile, senza rinunciare alla tradizione e allo stile tipici del made in Italy”.

Fonte: Incas - Ufficio stampa



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