Taglio dei pini in Piazza della Vittoria: proteste. Malore per una donna

Giù gli alberi in piazza della Vittoria a Firenze. Prima delle 7 di questa mattina, 17 febbraio, le motoseghe erano già pronte per entrare in azione e prima delle 8 parte del lavoro di abbattimento era stato portato a termine contro il volere dei comitati cittadini.

L'inizio dei lavori ha richiesto la presenza della polizia. Intorno alle 7 gli agenti arrivati sul posto hanno allontanato una donna, componente del comitato di residenti che si oppone al taglio, che era rimasta a presidio della piazza. La stessa donna, che durante le operazioni ha detto di accusare un malore, infatti è stata soccorsa dai sanitari del 118 e portata via in ambulanza. I lavori sono partiti tra le proteste di altri residenti e di attivisti, rimasti comunque al di fuori del cantiere protetto da reti metalliche.

Palagi, Bundu, Pizzolo: Consenso criminalizzato

“Non erano nemmeno le 7 quando la cittadinanza ha iniziato a girare l'informazione dell'ennesimo colpo di mano in una piazza pubblica, presidiata da giorni, pacificamente e con spirito di solidarietà.

Prima delle 8 – commentano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu consigliere e consigliera comunale di Sinistra Progetto Comune e Vincenzo Pizzolo consigliere del Quartiere 5 di Sinistra Progetto Comune – diversi alberi erano già stati abbattuti, mentre una persona si è sentita male ed è stata portata via in ambulanza, dopo essere stata allontanata dall'area delimitata dalle transenne e oggi definitivamente chiusa.

Un modo sbagliato di governare, capace solo di alimentare insofferenza, delusione e senso di abbandono da parte delle istituzioni, in una chiave inutilmente repressiva, come se ci fossero dei pericolo per la sicurezza pubblica.

La criminalizzazione del dissenso è pratica fin troppo nota e diffusa di questi tempi. La vediamo declinata anche in piazza della Vittoria, nei confronti di una battaglia che abbiamo seguito in questi mesi, cercando di riaprire un dialogo tra chi governa la città e chi la vive, senza strumentalizzazioni.

L'arroganza della forza – concludono Palagi, Bundu e Pizzolo – è sempre un segno di debolezza e oggi l'Amministrazione si è dimostrata debole. Non finisce ovviamente qui, nonostante si sia provveduto in fretta e furia a svuotare la piazza e tagliare gli alberi. Ci sono ancora tante risposte, politiche e non, che dovranno arrivare”.

Il capogruppo Pd e il presidente commissione Ambiente a Palazzo Vecchio replicano a Sinistra Progetto Comune

“Quello per piazza della Vittoria è un progetto atteso e fondamentale che consentirà di dare nuova vita un’area importante della nostra città. Esprimere il proprio dissenso è legittimo ma non è pensabile che la protesta di qualcuno possa bloccare un iter avviato e che si è concretizzato con tutti i passaggi istituzionali necessari, garantendo la massima partecipazione alla cittadinanza. Chi si è opposto in questi giorni al cantiere ha interrotto un servizio pubblico. Siamo vicini e solidali ai dipendenti del Comune e delle ditte presenti nel cantiere che sono stati ripetutamente oggetto di offese e dileggi. E spiace che ci sia chi ancora continua a cavalcare politicamente queste proteste cercando visibilità. È stato intrapreso fin dall’inizio un percorso di condivisione del progetto, progetto che poi ha subito delle modifiche dopo l’ascolto e il confronto con i residenti; le stesse modifiche sono state illustrate in commissione, ci sono stati altri interventi specifici. È questa l’arroganza di cui parla Palagi? Chi amministra la città, democraticamente eletto dai cittadini, non può portare a termine un intervento previsto? Forse Palagi non sa o non si ricorda che quelle risposte, che dice di cercare, la politica le ha date, attraverso atti del consiglio, progetti ben illustrati, nonché diversi momenti di confronto messi in campo proprio per arrivare a una riqualificazione il più possibile condivisa con chi vive questa parte di città. Una mozione approvata all’unanimità nella scorsa consiliatura chiedeva proprio di procedere speditamente nei lavori per la piazza, che adesso versa in cattive condizioni. Non possiamo accettare che qualcuno voglia imporre all’amministrazione di tornare indietro. Si deve invece andare avanti con un intervento che tanti cittadini attendono e che finalmente deve poter prendere forma”.

Così Nicola Armentano e Leonardo Calistri, capogruppo Pd e presidente commissione Ambiente a Palazzo Vecchio.

Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune, replica ad Armentano e Calistri

"Ritengo doveroso rispondere ai Consiglieri Armentano e Calistri. L'arroganza di cui parlava Sinistra Progetto Comune, ridotto a un unico firmatario da parte della maggioranza, è quella di chi commenta come interruzione di pubblico servizio un pezzo di cittadinanza attiva, a cui si sarebbe dovuto rispondere con il dialogo e la presenza diretta del Comune. Prendere una decisione e imporla è arrogante. Criminalizzare chi non concorda, sventolando subito il non rispetto delle regole è arrogante. Accusare un Consigliere comunale di voler cavalcare un tema, quando si limita a essere presente fisicamente in una piazza e a rendere noto un presidio ignorato dalla Giunta e dalla maggioranza, è arrogante. O almeno così credo di poter giudicare un atteggiamento. Comunque ringrazio per l'attenzione data ai nostri comunicati, ma garantiamo che nessuna strumentalizzazione è in atto. C'è solo la speranza che le istituzioni tornino a saper dialogare".

Giannelli, de Santi e Somigli (FI): “È stata fatta adeguata manutenzione?”

Giampaolo Giannelli, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia, Claudio de Santi, responsabile dipartimenti e Lorenzo Somigli, responsabile Quartiere 5 esprimono dubbi sui tagli che si sarebbero potuti evitare con una maggiore manutenzione.

“Nel quartiere ci sono stati molti tagli, anche negli ultimi tempi – sottolineano gli esponenti forzisti – Ultimamente abbiamo denunciato i tagli nel viale Cadorna. Questi nuovi tagli privano piazza della Vittoria di un patrimonio arboreo importante. All’amministrazione chiediamo di spiegare i motivi che hanno portato a questa decisione e soprattutto se è stata fatta negli anni adeguata manutenzione del verde”.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa



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