Incatenati davanti al Consiglio regionale per protesta: la decisione per l'Ospedale di Volterra

L'ospedale di Volterra (foto gonews.it)

AGGIORNAMENTO 25 FEBBRAIO - L’associazione Sos Volterra denuncia comunica che, a causa dell’emergenza Coronavirus, la manifestazione di protesta contro la rimodulazione dei posti letto dell’ospedale di Volterra davanti al Consiglio regionale, è rimandata a data da destinarsi. “Considerate le circostanze attuali – spiega l’associazione - abbiamo scelto di posticipare l'iniziativa a quando la situazione generale si sarà normalizzata. Incoraggiamo tutta la comunità a non abbassare la guardia sul tema della difesa del nostro ospedale”.


Incatenati per due giorni davanti al Consiglio Regionale a Firenze. E’ la protesta che metteranno in atto i rappresentanti dell’associazione Sos Volterra martedi 25 e mercoledi 26 febbraio per difendere l’ospedale di Volterra dal pericolo depotenziamento.

L’associazione Sos Volterra denuncia, infatti, la sottoscrizione da parte dell’amministrazione comunale del protocollo con Società della Salute e ASL che destina 8 posti letto dell’ospedale ”riconvertiti, o rimodulati, in cure intermedie dedicato ai pazienti post acuti, alla riabilitazione e ai pazienti terminali”. Una decisione che porterebbe l’ospedale dagli attuali 54 a 46 posti letto. «In questo modo andiamo ben al di sotto dei 50 posti letto – dichiarano i rappresentanti di Sos Volterra - e questo ci declassa a ospedale di serie C, e non lo diciamo noi di SOS, ma le linee guida di emergenza urgenza 2019 sull’emergenza intraospedaliera con ovvie e drammatiche conseguenze in primis per il pronto soccorso», Le Linee Guida 2019 sull'emergenza intraospedaliera descrivono, infatti, tre classi di Ospedali: quelli sopra i 500 posti letto, quelli fra 500 e 50 e quelli sotto i 50 posti letto, stabilendo per ciascuna di queste classificazioni, condizioni diverse di operatività.

«Saremo là, incatenati – spiegano gli organizzatori -, perché la politica ci ascolti. Facciamo appello a chi, speriamo numerosi, ci darà un sostegno morale con la propria presenza, anche se per soli pochi minuti. Nessuno ci dirà mai che vuol "chiudere l'Ospedale", ma il rischio è che lo stesso si spenga pian piano, se non si investe da subito per garantire la massima operatività, evitando di lasciare da soli i professionisti e smettendo di operare tagli mascherati. Chiediamo quindi alla Regione Toscana, nel rispetto del protocollo dalla stessa approvato, che parla di potenziamento dell'Ospedale, di bloccare l'iter dei tagli, chiedendo allo stesso tempo un incontro urgente in Commissione Sanità regionale su questi temi fondamentali per la nostra comunità».

Fonte: Sos Volterra



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