
“La nuova pista dell’aeroporto di Firenze è diventata un’ossessione per l’attuale maggioranza regionale. Oggi il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, è arrivato addirittura a paragonare l’ampliamento dello scalo di Peretola alla ricostruzione del ponte Morandi, avanzando la ridicola proposta della nomina di un commissario”.
Per sbloccare le opere Renzi offre la sua soluzione: affidare il tutto a commissari: "Ha funzionato a Genova con il ponte Morandi che sta per essere ultimato con il progetto di Renzo Piano. Ha funzionato a Milano con l’Expo, con il commissario Beppe Sala. Noi proponiamo che anche in Toscana si possano finalmente sbloccare veti e contro veti attraverso l’individuazione di una figura commissariale per l’aeroporto di Firenze, la Tirrenica, la E 78, per tutto ciò che ha a che fare con l’economia e il lavoro in Toscana", così il leader di Iv Matteo Renzi, qui l'articolo completo.
È quanto ha affermato il capogruppo di Sì-Toscana a Sinistra in Consiglio regionale, Tommaso Fattori, che ha aggiunto: “Renzi ha parlato di ‘norme farraginose’ e ‘cavilli’ che bloccano le procedure. Eppure la sentenza del Consiglio di Stato è stata chiara e inequivocabile, e ha dimostrato che in Italia nessuno può violare le leggi, neppure i potenti e gli amici degli amici. Il masterplan presentato da Toscana Aeroporti non era neppure degno di essere definito ‘progetto’, talmente era lacunoso e mancante di elementi essenziali. Avrebbe dovuto essere respinto dai Ministeri, senza bisogno di ricorrere alla giustizia amministrativa, ma invece si è voluto procedere di forzatura politica in forzatura politica, facendo perdere alla collettività tempo e denaro”.
“Mi chiedo – ha aggiunto Fattori - perché Renzi, al pari del candidato del centrosinistra alle prossime regionali della Toscana, Eugenio Giani, non si arrendano di fronte all’evidenza e non prendano atto che hanno vinto i comitati, le associazioni, i sindaci, i cittadini della Piana e tutti coloro che hanno a cuore la qualità della vita e la qualità dell’ambiente”.
“Quello che propone Renzi non è un piano ‘shock’ ma un piano sciocco, ancorato a una visione vecchia di sviluppo, cieca davanti all’emergenza climatica e alla necessità di una svolta verde nell’economia. Renzi e Giani hanno la stessa identica idea di sviluppo che hanno Salvini, Meloni e Berlusconi: cemento sparso a piene mani come unica soluzione per la ripresa economica”.
Fonte: Gruppo Consiliare Sì Toscana a Sinistra Regione Toscana - Ufficio Stampa
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