
In Consiglio regionale si è discusso di diversi temi nelle due giornate del 25 e 26 febbraio in Aula. In primis di coronavirus. Approvata la proposta di risoluzione unitaria sottoscritta da ampia maggioranza. Via libera anche alla risoluzione di Pd, gruppo Misto e Italia Viva; la mozione di Paolo Marcheschi (FdI), quella di Sì – Toscana a Sinistra e l’ordine del giorno di Fi che prevede misure per l’economia. L’ordine del giorno della Lega sulle misure economiche non raggiunge il numero legale nella votazione e andrà alla prossima aula. Respinti gli altri atti di Lega e Fi che prevedevano, tra le misure invocate, anche la chiusura delle scuole. La Toscana approva il welfare generativo, proposta di legge con primo firmatario Enrico Sostegni del Pd. Contrari Lega, Forza Italia e Roberto Salvini (gruppo misto). Astenuti Sì-Toscana a sinistra e Monica Pecori (gruppo misto/Tpt). Via libera a maggioranza anche all’ordine del giorno collegato presentato da Andrea Quartini (M5S). Consiglio regionale compatto sulla proposta di legge che punta a far conoscere l’istituto introdotto nel 2004 dell'amministratore di sostegno. Il Consiglio regionale ha dato il via libera all’atto della Giunta che chiude l’iter di approvazione del Piano di paesaggio, accogliendo modifiche che non alterano la griglia delle linee guida già adottate.
Coronavirus
Il dibattito in Aula
Il dibattito, dopo la comunicazione tenuta ieri dall’assessore alla Salute Stefania Saccardi sull’emergenza coronavirus, è stato aperto con un annuncio del presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani. Giani ha proposto che lunedì prossimo la conferenza dei capigruppo convochi i parlamentari toscani, per discutere delle misure a sostegno dell’economia “viste le specificità della Toscana, a cominciare dal turismo”.
Gabriele Bianchi (Gruppo misto) ha annunciato il suo rifiuto “a votare qualsiasi atto che sia divisivo”. “Come istituzione – ha detto Bianchi – dobbiamo dare un segnale di unità, non contribuire a creare il panico e dare il nostro contributo in maniera corretta”.
“La Toscana sta reggendo bene il colpo”. E’ questa l’opinione di Monica Pecori (Gruppo misto), che ha ringraziato “per aver avuto finalmente un’informativa ufficiale”. “Si è creato un allarmismo che non ha ragione d’essere – ha detto la consigliera – se si tiene conto di altri dati. Ad esempio, ogni anno muoiono per infezioni ospedaliere 44 mila persone. La preoccupazione non deve sfociare in isteria”.
Il portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti ha fatto una cronistoria dell’emergenza virus, ricordando, fra i vari passaggi, la decisione del presidente della Giunta Enrico Rossi di limitarsi alla quarantena volontaria per i 2500 cinesi rientrati in Toscana, la polemica di Rossi con il virologo Burioni, il fatto che a Prato 600 cinesi rientrati non abbiano una casa dove soggiornare. “E questo – ha detto – quando si è ripetuto in diverse occasioni che non c’erano più casi di illegalità a Prato e che nessuno dormiva più nei laboratori”. “Si è detto che la chiusura delle scuole non serviva perché i ragazzi non sembravano essere colpiti dal virus e invece adesso ci sono casi di minori positivi – ha aggiunto Alberti -. Noi ci chiediamo a questo punto che cosa possa essere utile, e riteniamo che debbano essere prese con fermezza tutte le misure preventive che possano contrastare l’epidemia”.
“Siamo sollevati dal fatto che la Toscana si sia adeguata ai provvedimenti decisi dal governo nazionale – ha commentato Paolo Marcheschi (FdI) – ma questo non ci esime dal verificare i difetti riscontrati nel sistema dell’emergenza”. Primo fra tutti, ha sottolineato il consigliere, “una comunicazione sbagliata, che ha generato paura e incertezze e che ha provocato conseguenze enormi per l’economia”. Altra cosa risultata evidente, secondo Marcheschi, “è la totale inutilità dell’Unione europea. E’ inutile bloccare i voli dalla Cina se poi i paesi vicini continuano a fare come se nulla fosse”, così come il fatto che le Regioni sono partite in ordine sparso “in mancanza di protocolli rigidi”. “Oggi – ha concluso – si sono presi provvedimenti, ma è tardi, si è chiusa la stalla dopo che i buoi sono scappati. Quando abbiamo detto che bisognava controllare chi rientrava dalla Cina non era razzismo, perché non ci riferivamo solo ai cinesi”. Infine Marcheschi ha rilevato che, in caso del diffondersi dell’epidemia in Toscana, i posti letto sarebbero insufficienti. “Si è pensato oppure no al piano B?”.
Andrea Quartini (M5S) ha fatto un richiamo all’unità. “Evitare le polemiche e dimostrare senso di responsabilità è fondamentale” ha detto. “In un clima di incertezza si crea la paura, ed è assolutamente vergognoso cavalcare e strumentalizzare la paura”. Quartini ha poi ricordato che il virus ha una mortalità di poco più alta di quella dell’influenza e che il 95 per cento dei pazienti guarisce. Il consigliere ha poi ricordato il rischio di carenza di personale e di posti letto, dovuto al fatto che “si sono ridotti i posti letto prima di far partire la medicina territoriale”. “E’ evidente – ha concluso – che in caso di epidemia sorgono problemi”.
Enrico Sostegni (Pd) ha sottolineato che quando c’è un’emergenza le istituzioni devono chiarire qual è la filiera di gestione, e fornire un canale chiaro e unico. “In questi casi dobbiamo evitare assolutamente il ‘secondo noi’ – ha detto il consigliere -. Certo c’è la necessità di un’informazione costante, ma dobbiamo astenerci dal proporre ognuno la propria soluzione”. “Dal Consiglio regionale – ha concluso – deve partire un solo messaggio: che è in linea con tutti gli altri organi di governo e che non propone cose diverse. Se si cade nella polemica politica si finisce nel tritatutto”.
Anche secondo Paolo Bambagioni (Pd) il compito dei rappresentanti delle istituzioni è quello di “essere ancora più autorevoli e responsabili e di evitare allarmismi”. Per il consigliere l’effetto panico è stato generato da un sistema dell’informazione che non si è mosso nel modo giusto, e le ripercussioni economiche saranno di una gravità inaudita. Preso atto del fatto che le parole di Rossi “siano state una sciocchezza” e che “l’Unione europea è mancata nel suo compito” Bambagioni ha rilevato che “ora siamo un passo avanti e che ci sono task force che assumeranno di volta in volta tutte le decisioni, necessarie a contrastare la diffusione del coronavirus”.
“Abbassiamo i toni e no a chiusure di qualche giorno: in epidemiologia questa richiesta non ha alcun significato”. È schietto l’intervento di Serena Spinelli (gruppo misto) che all’aula del Consiglio regionale chiede di seguire le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, dell’Istituto superiore di Sanità e del Governo. “Ogni misura si prende in accordo e di concerto con il livello centrale. Le scelte vanno prese se sono necessarie, consapevoli del fatto che questa emergenza sanitaria va trattata in maniera graduale e proporzionale”. Spinelli ringrazia operatori e mondo sanitario in generale spiegando che in medicina “non esiste l’assenza del rischio”. Rilanciando l’appello a “non improvvisare”, la consigliera cita chi ha parlato di “tende vuote. Ricordo che sono allestite per il pre triage. Qualcuno forse auspica che si riempiano?”.
“Sia la politica a mettersi in quarantena. Facciamo tutti un grande bagno di umiltà e dalla Toscana parta un messaggio unitario con atti approvati all’unanimità”. Stefano Scaramelli, presidente della commissione Sanità e esponente di Italia Viva, chiede un voto compatto sia ai documenti della maggioranza che delle opposizioni, riferendosi, in particolare, all’ordine del giorno presentato dalla Lega sulle misure di sostegno economico da adottare, oltre che all’atto sottoscritto anche dal capogruppo Pd Leonardo Marras e dalla consigliera del gruppo misto Serena Spinelli. “Era nostra intenzione chiedere di non votare alcun documento, intendo così adottare una sorta di ‘moratoria’ per porre l’attenzione sulla necessità di un numero maggiore di medici e operatori. Visto l’avvicendarsi di atti, crediamo corretto e responsabile trovare posizioni e intenti comuni, così come mi pare sia avvenuto anche a livello nazionale”. Sulla gestione dell’emergenza sanitaria in quanto tale, il presidente di commissione ha espresso “piena fiducia nell’operato del Governo” e ha esortato le Regioni ad “attenersi, scrupolosamente, alle direttive”. Poi un’ultima considerazione all’Aula: “Nessuno di noi può incidere in alcun modo e trovare soluzioni. È una questione di carattere nazionale su cui non si può improvvisare”.
Secco rifiuto a votare l’ordine del giorno presentato dalla Lega è arrivato dal consigliere Pd Nicola Ciolini: “L’atto è di pura propaganda e strumentalizzazione politica”. “Serve ristabilire la calma” ha sottolineato, ricordando che “ad ora, in Toscana, si parla solo di due casi accertati che peraltro non destano particolari preoccupazioni”. Il consigliere ha continuato a parlare dell’atteggiamento delle opposizioni e in particolare sulla comunità cinese di Prato: “Si è scelto di parlare solo di questa tralasciando, per esempio, quelle di Milano e Roma”. I cittadini cinesi, ha osservato Ciolini, si sono “attenuti alle indicazioni fornite dal loro consolato e dalle nostre istituzioni”. “Buona parte di quelli rientrati in Italia avevano già concluso il periodo di quarantena in Cina”. Poi un appunto su coloro che soggiornano in clandestinità: “Sono pochissimi e lo dicono i numeri, non il sottoscritto”. Tenere alta l’attenzione è quanto serve, a detta del consigliere, che però ha chiarito come il rischio di una “propaganda a bloccare il Paese comporti ricadute economiche importanti”. “Dobbiamo reagire con messaggi di sicurezza e di ritorno alla normalità. Ipotesi di commissari certificherebbero solo il fallimento della politica”. “Come primo contagio nell’era dei social, quel che emerge davvero è una necessaria educazione all’informazione” ha concluso.
“Siamo di fronte ad una emergenza inattesa, che richiedeva misure non solo per il Paese Italia ma per il sistema Europa”, parola del vicepresidente del Consiglio regionale Marco Stella (Forza Italia) che, dopo aver ringraziato tutti gli operatori per l’impegno e il lavoro svolto e in continua evoluzione, ha chiarito che “le risposte devono essere nazionali, inutile prendere misure diverse nelle Regioni”. E accennando agli “sbagli comunicativi” dei presidenti Giuseppe Conte e Enrico Rossi, si è soffermato sull’emergenza non solo sanitaria ma anche economica, chiedendo al presidente Gianni Anselmi di discutere nella commissione competente sulle misure economiche da definire, per rispondere alle crisi aziendali e non solo. Accanto al messaggio accurato di “combattere insieme la paura”, Stella ha chiuso il proprio intervento esprimendo “preoccupazione per la popolazione toscana anziana e malata, la più colpita dal coronavirus”.
Per Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra) “solo riflettendo su dati oggettivi possiamo riuscire a rispondere alla psicosi collettiva e al panico ingiustificato”. E tra i dati oggettivi il consigliere ha parlato dell’enorme lavoro degli operatori; della sanità pubblica in prima linea quando ci sono emergenze; del difetto della comunicazione a diversi livelli, cui rispondere attraverso strumenti istituzionali capaci di fornire informazioni corrette; dei troppi atti di discriminazione contro la comunità cinese, che in “Toscana è stata ligia”; delle iniziative da intraprendere sotto la regia del Ministero. In sintesi: “invito a rispondere all’emergenza partendo da dati oggettivi, per arrivare a proposte serie e condivise”, ha concluso Fattori.
Secondo Leonardo Marras (Partito democratico) “la responsabilità dichiarata in questa Aula, che prescinde da speculazioni, può essere certificata da un atto unitario del Consiglio, capace di dare un segnale chiaro alla comunità toscana”. Il capogruppo del Partito democratico ha quindi condiviso esperienze personali su emergenze in Protezione civile, soffermandosi su due regole: la catena di comando che non può essere messa in discussione, seguita da equilibrio, progressione nelle decisioni, adeguatezza e precisione. E ringraziando i tanti tecnici in trincea, per il lavoro svolto, ha anche sottolineato che “spesso l’ultima decisione spetta, per così dire, alla politica, a chi rappresenta il popolo, perché non esiste certezza tecnica”. Da qui l’invito al coraggio e a più momenti di confronto e condivisione.
Elisa Montemagni (Lega), parlando degli atti del proprio gruppo, sia a livello sanitario che economico, si è detta convinta “che da questa Aula debba partire subito un segnale, per rispondere a tutti quegli operatori economici e turistici, costretti a fare i conti con una emergenza grave”. “Tutte misure per prepararci anche nel caso la situazione dovesse peggiorare”, ha affermato la consigliera, ricordando che “gli amministratori locali chiedono maggiore dialogo con la Regione”. Da qui l’invito ai colleghi “a pensare e riflettere a quanto presentato dalla Lega, a partire dalla chiusura delle scuole toscane”
Di “risposta forte e immediata della Toscana” ha parlato anche Marco Casucci (Lega), che si è soffermato sull’ordine del giorno di valenza economica, diviso in due parti distinte: da un lato l’impegnativa del Governo sull’esonero di una serie di adempimenti tributari, dallo sconto Imu alla cassa integrazione in deroga; dall’altro quella su una serie di misure che spaziano dalla sospensione delle rate dei mutui alla cedolare sugli affitti. “Con questo atto intendiamo tenere alta la guardia nella nostra regione”, ha concluso il consigliere.
Gianni Anselmi (Partito democratico), facendo proprio l’intervento del presidente Marras, ha invitato a “non lasciarsi suggestionare dalla legittima ondata psicologica, lavorando in prima battuta sul fronte sanitario e dando quindi la disponibilità di una seduta di commissione per affrontare insieme, con gli assessori regionali Vittorio Bugli e Stefano Ciuoffo, i risvolti economici di una emergenza in divenire”, che non si annuncia breve.
Giani presenta proposta di legge anti sciacallaggio
Domani, giovedì 27 febbraio alle 12, nel suo studio in palazzo del Pegaso, il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, presenterà la proposta di legge anti sciacallaggio in relazione all’emergenza per il coronavirus di questi giorni.
Settore turistico, impatto e sostegno, interrogazione di Galletti (M5S)
La consigliera Irene Galletti (M5S) è solo “parzialmente soddisfatta” della riposta data dalla Giunta regionale e specificatamente dall’assessore al Turismo, Stefano Ciuoffo, all’interrogazione che chiedeva “nel dettaglio azioni, tempistiche e risorse” che la Regione intende adottare a sostegno del settore così duramente colpito in Toscana. “L’interrogazione risale al 4 febbraio - argomenta la consigliera – oggi la situazione è ben più grave e rimane la preoccupazione che questa crisi sia irreversibile”, tanto che lo stesso “consuntivo” offerto dall’assessore dovrebbe essere letto “a fine emergenza”.
Secondo Galletti comunque “non bisogna contare eccessivamente sulla resilienza del sistema turistico, in quanto così strettamente legato a quello economico”. “Avrei voluto sentire dalla Giunta quali misure piccole o grandi s’intendono adottare, e magari riuscire a prevedere la disponibilità di capitali e risorse per gli operatori del settore”, così come dal Governo sono già stati stanziati 20 milioni di euro per il settore nei Comuni più colpiti dall’emergenza sanitaria, aggiunge la consigliera.
Secondo Ciuoffo “quando questa emergenza sarà finita potremo recuperare i turisti d’oriente grazie ai progetti che avevamo già strutturato e che dovevano partire questo anno, che era stato indicato dai governi dei due Paesi come quello per celebrare l’amicizia e il legame tra Cina e Italia a 50 anni dall’inizio dei rapporti diplomatici”. Certo, riconosce l’assessore al Turismo, “sarà un esercizio 2020 molto diverso dalle aspettative”, con le conseguenze che si abbattono sul sistema economico dell’intero Paese e le conseguenze sul Pil.
Nel 2018, ricorda infine Ciuoffo, i turisti cinesi sono stati il 2 per cento dei pernottamenti nella nostra regione. La risposta all’interrogazione di Galletti, pur elencando alcuni dei progetti rivolti all’oriente, deve fare i conti con un’evidenza: “l’evolversi della situazione detterà giorno per giorno il comportamento delle istituzioni e dei cittadini”.
Mozione Stella-Marchetti (FI): "Aiuti e sgravi per le imprese. Tutelare la salute"
"Chiudere scuole e musei, sospendere le manifestazioni pubbliche, ma al contempo concedere aiuti e sgravi alle imprese toscane danneggiate dal fenomeno Coronavirus, coniugando responsabilità e concretezza". E' questo, in sintesi, il senso della mozione presentata dai consiglieri regionali di Forza Italia Marco Stella e Maurizio Marchetti, rispettivamente vicepresidente dell'Assemblea toscana e capogruppo del partito al Consiglio regionale. Nella mozione, i due consiglieri azzurri chiedono alla Giunta una serie di provvedimenti fino alle ore 24:00 del 1 marzo 2020: la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, di qualsiasi natura; la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche, universitarie e di alta formazione professionale e dei percorsi di istruzione e formazione professionale, salvo le attività formative svolte a distanza e quelle relative alle professioni sanitarie ivi compresi i tirocini; la sospensione di ogni viaggio d’istruzione, sia sul territorio nazionale che estero; la sospensione dell'apertura al pubblico dei musei e delle biblioteche; la sospensione dei concorsi pubblici, fatti salvi quelli relativi alla professioni sanitarie.
Allo stesso tempo, Stella e Marchetti chiedono misure forti a sostegno dell'economia toscana, che inizia a "subire danni pesanti" dal diffondersi del fenomeno, sia sul versante turistico che sul fronte dell'export. "Sia reclamato lo stato di calamità turistica chiedendo al governo l’inserimento, a consuntivo di stagione, di un sostegno economico per assistere gli operatori turistici, alimentare le strategie di promo-commercializzazione nei mercati internazionali più sensibili e incentivare politiche di scontistica dei vettori aerei per rilanciare gli spostamenti dei viaggiatori verso le nostre destinazioni turistiche regionali", si legge nella mozione, che chiede anche di "attivare un tavolo con i Comuni affinché parte degli introiti siano destinati a sostenere le imprese in difficoltà per gli effetti del Coronavirus", di "predisporre una riduzione dell'aliquota Irap fino al suo azzeramento" e "attivare un confronto con gli istituti bancari per chiedere la moratoria sui mutui contratti dalle aziende toscane".
Consiglio regionale approva odg Stella-Marchetti (FI) a sostegno economia
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato un ordine del giorno di Forza Italia che contiene misure forti a sostegno dell'economia toscana, che inizia a "subire danni pesanti" dal diffondersi del fenomeno Coronavirus, sia sul versante turistico che sul fronte dell'export. L'odg, presentato dal vicepresidente dell'Assemblea Marco Stella e dal capogruppo di Forza Italia, Maurizio Marchetti, è collegato alla comunicazione della Giunta regionale sul tema. Quattro le richieste presenti nell'atto.
"Sia reclamato lo stato di calamità turistica - si legge nell'odg approvato - chiedendo al governo l’inserimento, a consuntivo di stagione, di un sostegno economico per assistere gli operatori turistici, alimentare le strategie di promo-commercializzazione nei mercati internazionali più sensibili e incentivare politiche di scontistica dei vettori aerei per rilanciare gli spostamenti dei viaggiatori verso le nostre destinazioni turistiche regionali". Nell'atto si chiede poi anche di "attivare un tavolo con i Comuni affinché parte degli introiti siano destinati a sostenere le imprese in difficoltà per gli effetti del Coronavirus", di "predisporre una riduzione dell'aliquota Irap fino al suo azzeramento" e "attivare un confronto con gli istituti bancari per chiedere la moratoria sui mutui contratti dalle aziende toscane".
"L'emergenza Coronavirus - commentano Stella e Marchetti - sta mettendo in ginocchio l'economia toscana, tra contrazione dell'export, moda, outlet, vino ed enogastronomia, e presenze turistiche. Prendiamo il turismo: in Toscana è previsto un calo di 695 mila arrivi, di oltre 1,8 milioni di presenze e una contrazione della spesa turistica pari a circa 778 milioni di euro. Pesanti anche le ricadute per l'export toscano in Cina. Ora che il Consiglio regionale ha approvato il nostro ordine del giorno, chiediamo alla Giunta di attivarsi immediatamente per ottenere quanto richiesto".
Marras (Pd): “Preoccupati ma non spaventati, rispettare le regole delle emergenze”
“Proseguire ogni iniziativa utile volta a tutelare al meglio la salute dei cittadini e di tutte le persone presenti in Toscana, nonché degli operatori sanitari e dei volontari, rispetto alla situazione di emergenza provocata dall’allerta in merito alla diffusione di una sindrome simil-influenzale causata da coronavirus, mettere a disposizione del sistema sanitario regionale ogni mezzo e strumento utile per prevenire tale diffusione, nonché a garantire una quanto mai efficiente presa in carico dei casi di sospetto contagio”.
E’ questo l’impegno affidato alla giunta toscana da una risoluzione approvata oggi dal Consiglio regionale e presentata dai capigruppo di maggioranza Leonardo Marras (Pd), Stefano Scaramelli (Iv) e Serena Spinelli (Mdp-Art. 1) e che fa seguito alla comunicazione svolta ieri in aula dall’assessore alla sanità Stefania Saccardi.
“La Regione Toscana – si legge nella risoluzione - ha messo in atto fin da subito tutte le misure di prevenzione e le conseguenti procedure operative previste dalle indicazioni ministeriali, in stretto contatto con il commissario straordinario nazionale, al fine di contenere al massimo la situazione di emergenza provocata dall’allerta in merito alla diffusione di una sindrome simil-influenzale causata da coronavirus;
le molteplici iniziative di prevenzione assunte dalla Regione Toscana, in particolare quelle attuate in accordo con il Consolato cinese per quanto concerne la citata permanenza volontaria fiduciaria a domicilio degli oltre 1.300 persone rientrate dal Capodanno cinese in Toscana, hanno favorito una diffusa presa di coscienza delle forme di precauzione necessarie alla diffusione del contagio; deve rimane, pur tuttavia, alta l’attenzione circa l’evolversi della situazione al fine di limitare al massimo la diffusione del contagio in oggetto sul territorio toscano”.
Inoltre, nel documento si ritiene “che su un tema delicato, come quello della salute dei cittadini, sia doveroso garantire il massimo impegno e collaborazione tra istituzioni, professionisti del sistema sanitario e degli stessi cittadini, affinché tale situazione venga affrontata in modo efficace, unitario e condiviso, rifuggendo, al contempo, ogni tentativo di strumentalizzazione politica in merito, bensì ricercando la massima condivisione in merito alle misure da adottare e tenendo ferma il necessario coordinamento con le direttive” e si esprime “grande vicinanza e pieno sostegno a tutti i medici, infermieri, personale tecnico e volontari del sistema sanitario regionale impegnato in queste ore nella gestione della situazione di emergenza provocata dall’allerta in merito alla diffusione di una sindrome simil-influenzale causata da coronavirus” ed “apprezzamento nelle misure proporzionate e progressive messe in atto fin qui dalla Regione Toscana, in accordo con le disposizioni ministeriali”.
E’ stata poi approvata anche una risoluzione unitaria che impegna la Regione “tramite la seconda commissione consiliare permanente, a convocare d’urgenza le categorie economiche e sociali al fine di individuare misure puntuali e rispondenti alle necessità delle attività produttive toscane”.
«E’ comprensibile ed è giusto che ci sia preoccupazione da parte di tutti – ha detto Leonardo Marras intervenendo nel dibattito in aula – Ma non possiamo permetterci di essere spaventati. Nelle emergenze ci sono delle regole ferree da rispettare: la catena di comando, che non va messa in discussione, l’equilibrio e la proporzionalità delle scelte, la direzione affidata a chi ha mandato a rappresentare i cittadini e il grande rispetto di questa responsabilità. Per questo, il sapore di talune speculazioni risulta piuttosto amaro ed esse vanno evitate in ogni modo. Intanto la Regione sta svolgendo con serietà il suo ruolo, ed è stato positivo l’incontro con i sindaci toscani nell’ottica di una capacità di condivisione. Certo - – ha concluso Marras – è possibile fare di più e certamente occorre un salto di qualità sull’informazione».
La Regione chiederà al Governo interventi per la Toscana
“L’Assemblea toscana ha approvato la mozione di Fratelli d’Italia volta a salvaguardare imprese e posti di lavoro, un aiuto soprattutto per aziende a conduzione familiare, piccole e medie imprese artigianali e commerciali. Un piano di sostegno regionale per le aziende e imprese toscana messe in ginocchio dagli effetti dell’emergenza coronavirus, un piano straordinario per garantire la stabilità sociale. La Regione interverrà inoltre con il Governo affinché anche alla Toscana vengano riconosciute le agevolazioni (sospensione delle tasse e un aiuto al pagamento dei mutui) previste per le “zone rosse” focolaio dell’epidemia di Lombardia e Veneto -annuncia il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi)- La nostra regione sta pagando a caro prezzo alcune decisioni di politica nazionale come il blocco delle gite scolastiche e alcune conseguenze indirette del coronavirus come il crollo della domanda turistica e lo stop alle esportazioni di beni in mercati fondamentali per i prodotti dell’area fiorentina come il mercato cinese. Senza dimenticare che gli esercizi pubblici stanno subendo una forte contrazione dal fatto che la paura sta tenendo in casa sempre più persone, mentre già ora la contrazione di turisti per hotel e alberghi è valutabile attorno 50%”.
Alberti: “No attacchi a Medici di famiglia, loro lavoro prezioso”
Filtraggio telefonico dalle 8 alle 20 e consigli ai pazienti: anche i medici di medicina generale in trincea per contrastare il contagio. Il consigliere regionale di Firenze: “Criticare il loro operato non è giusto”
“I medici di medicina generale stanno collaborando in maniera preziosa anche in Toscana per contrastare la diffusione del contagio da coronavirus – dice il consigliere regionale della Lega, Jacopo Alberti – le critiche che ho sentito in queste ore sono ingiuste, stiamo comunque parlando di privati che operano in convenzione con il sistema sanitario regionale, non di medici dipendenti dalle Asl. Sono stati criticati per la decisione di non rendersi disponibili ai filtraggi telefonici nel fine settimana, perché in Toscana per i pazienti ci dovrebbe essere la Guardia Medica per quei giorni. Sarebbe come criticare le strutture sanitarie private convenzionate perché non mettono a disposizione gratuitamente le loro professionalità nonostante il periodo di incertezza. Invece stanno prestando la loro opera in più senza pretendere emolumenti aggiuntivi per senso di responsabilità”.
“I medici di medicina generale stanno collaborando con le autorità sanitarie regionali, prendendosi anche delle grosse responsabilità: sono loro che decidono se chiamare il 118 e attivare le procedure per i casi sospetti di coronavirus, se invece lasciare a casa semplicemente una persona in malattia. Sono decisioni che possono fare la differenza e stanno facendo il loro lavoro 12 ore al giorno con tutta la disponibilità di cui sono capaci. Ma un medico di famiglia non ha il cambio turno, non possiamo pretendere che sia disponibile 24 ore tutti i giorni, sarebbe da irresponsabili dire di sì da parte loro, potrebbero incorrere in errori di valutazione dati anche dalla stanchezza. Gli attacchi che abbiamo sentito in queste ore mi sembrano fuori luogo. I medici sono tenuti a continuare anche il loro normale servizio, che è fatto di visite a domicilio e ricette, e sorveglianza di ammalati che già hanno in carico. In tutto questo, stanno anche garantendo che non si intasino i pronto soccorso e che nessun caso sospetto si rechi negli ospedali. Invece di criticare chi sta dando il proprio contributo – conclude Alberti – si pensi ad allungare l’attività dei numeri verdi regionali dedicati, quelli sì, attivi dalle 9 alle 18 dal lunedì al venerdì, con orari d’ufficio”.
Coronavirus: gli atti votati e quelli respinti dall’Assemblea
Al termine del lungo confronto seguito alle dichiarazioni dell’assessore toscano Stefania Saccardi sul Coronavirus, l’Assemblea regionale integra gli atti al voto con un nuovo testo deciso e sottoscritto dai capogruppo, riuniti a latere dei lavori d’Aula, e poi approvato a larga maggioranza. Approvati anche, come da dichiarazioni di voto, gli atti presentati nel corso dei lavori rispettivamente da Pd, gruppo Misto e Italia Viva; da Sì–Toscana a Sinistra; Forza Italia; Fratelli d’Italia.
La proposta di risoluzione frutto del lavoro ‘allargato’ e unitario tra i capogruppo esprime pieno sostegno a personale e volontari nella gestione della situazione di emergenza, e impegna la Giunta regionale a proseguire ogni iniziativa utile a tutelare al meglio la salute di chi si trova in Toscana (inclusi gli operatori sanitari e i volontari); a mettere a disposizione del sistema sanitario regionale “ogni mezzo utile” a prevenire la diffusione della sindrome causata da Coronavirus; a garantire una “quanto mai efficiente presa in carico dei casi di sospetto contagio”.
La Giunta, ancora, deve impegnarsi “per attuare un piano di sostegno per salvaguardare imprese e posti di lavoro sul territorio toscano” e, infine, attivarsi per richiedere al Governo nazionale misure di sostegno per le Pmi, promuovendo “un piano di sostegno per le Regioni che non sono attualmente inserite nel focolaio di epidemia del Coronavirus”. Inoltre l’Aula s’impegna, tramite la seconda Commissione consiliare a convocare le categorie economiche e sociali per individuare misure puntuali e rispondenti alle necessità delle attività produttive toscane.
Approvata quindi la proposta di risoluzione sottoscritta da Leonardo Marras (Pd), Serena Spinelli (Misto) e Stefano Scaramelli (Italia Viva).
L’atto ricostruisce il percorso seguito dalla Regione “che ha messo in atto fin da subito tutte le misure di prevenzione e le conseguenti procedure operative previste dalle indicazioni ministeriali, in stretto contatto con il commissario straordinario ministeriale”. Poi, mette per scritto “la necessità di affrontare la situazione in modo efficace, unitario e condiviso rifuggendo, al contempo, ogni strumentalizzazione politica in merito”, e ricercando “la massima condivisione in merito alle misure da adottare e tenendo fermo il necessario coordinamento con le direttive”. Infine, si esprime “apprezzamento sulle misure proporzionali e progressive messe in atto fin qui dalla Regione, in accordo con le disposizioni Ministeriali”.
Approvato dall’aula, ancora, l’ordine del giorno di Marco Stella e Maurizio Marchetti (Fi), che impegna la Giunta affinché sia reclamato lo stato di “calamità turistica” chiedendo al governo l’inserimento, a consuntivo di stagione, di “un sostegno economico per gli operatori turistici, alimentare le strategie di promo – commercializzazione nei mercati internazionali e incentivare le politiche di scoutistica sui vettori aerei. Come precisato da Stella, è richiesto un tavolo coi Comuni affinché “parte degli introiti” siano destinati a sostenere le imprese in difficoltà per gli effetti del virus; che si attivi un confronto con gli istituti bancari per chiedere la moratoria sui mutui contratti dalle attività economiche toscane e che sia predisposta una riduzione dell’aliquota Irap fino al suo azzeramento. Respinto invece il secondo ordine del giorno presentato da Fi, su “contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica” che prevedeva, tra le misure invocate, anche la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico; dei servizi educativi e delle scuole di ogni ordine e grado; la sospensione di ogni viaggio d’istruzione e dei concorsi pubblici, fatti salvi quelli relativi alle professioni sanitarie.
Approvata la mozione di Paolo Marcheschi (FdI), in merito al sostegno per aziende e imprese toscane messe in ginocchio dagli effetti dell’emergenza. Il documento prende atto della “quarantena commerciale” che il Coronavirus ha imposto alle nostre imprese, e considera che si potrebbe pensare alla sospensione delle tasse regionali o un sostegno al pagamento dei mutui per “dare ossigeno ai bilanci”. Il presidente della Giunta è impegnato dalla mozione di Marcheschi ad attivarsi per un piano di sostegno per salvaguardare imprese e posti di lavoro sul territorio toscano, e ad attivarsi nei confronti del Governo nazionale per “dare sostegno economico a tutte le piccole e medie imprese promuovendo un piano di sostegno anche per le regioni che non sono attualmente inserite nel focolaio di epidemia” .
Approvata anche la mozione presentata da Sì-Toscana a Sinistra, sottoscritta da Tommaso Fattori e Paolo Sarti. La mozione è “in merito agli episodi di intolleranza e discriminazione nei confronti delle persone di nazionalità cinese e alle possibili ricadute economiche e occupazionali dello stato di emergenza da Coronavirus”. Esprime la propria solidarietà alla comunità cinese in toscana “condannando fermamente ogni episodio di violenza e discriminazione nei confronti di persone di nazionalità cinese o ritenute tali”. S’impegna quindi la Giunta per “un’informazione corretta e appropriata attraverso l’aggiornamento costante delle informazioni sul sito regionale, istituendo se ritenuto necessari, una apposita sezione delle Faq, come fatto dal Ministero” e ad avviare con categorie e parti sociali un confronto sulle ricadute economiche sia per quanto riguarda i flussi turistici sia per quanto riguarda l’export, “valutando i possibili riflessi occupazionali”. Infine, la mozione impegna la Giunta a informare Consiglio e apposita commissione consiliare.
Non ha raggiunto il numero legale per la votazione la proposta di risoluzione (testo sostitutivo) della Lega – prima firmataria Elisa Montemagni - in merito alle ricadute economiche legate alla ‘situazione’ Coronavirus: l’atto andrà quindi al voto dell’aula alla prossima seduta. La proposta di risoluzione impegna la Giunta regionale a “richiedere con urgenza uno specifico studio Irpet” per la definizione delle conseguenze socio economiche, “per definire conseguenti azioni che dovrà assumere la Regione per sostenere territori e settori produttivi”. Seguono quindi nello specifico le misure previste dal testo e che individuano impegni per la Giunta nei confronti del Governo nazionale, affinchè siano previste azioni a favore delle imprese che si trovano nelle aree soggette a provvedimenti restrittivi, e addiruttra a “valutare di proporre” allo stesso governo centrale alcune ‘azioni’ indicate nel testo.
Respinto invece l’ordine del giorno della Lega che impegnava “a scopo precauzionale” la Giunta, tra l’altro, all’emanazione di un provvedimento urgente finalizzato alla chiusura di nidi, servizi educativi per l’infanzia e scuole di ogni ordine e grado e anche ad attivarsi nei confronti degli enti locali e dei cittaidni e anche con il Governo, circa le strutture nella disponibilità pubblica idonee a superare la temporanea misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.
Motemagni su proposta bocciata
“Avevamo fatto delle proposte concrete da applicarsi immediatamente-afferma Elisa Montemagni, a nome del Gruppo della Lega-a favore delle imprese, dei liberi professionisti e dei cittadini toscani in genere che, a causa del propagarsi del Coronavirus, subiranno, purtroppo, pesanti perdite economiche.” “Nonostante avessimo trovato un sostanziale accordo con Italia Viv la Sinistra ha fatto mancare il numero legale, rimandando così ogni deliberazione in Commissione, quindi ritardando di settimane una decisione che doveva, viceversa, stante la situazione emergenziale, essere presa immediatamente.” “In particolare, avevamo chiesto la sospensione del pagamento delle rate dei mutui e finanziamenti in genere, una sorta di Tax Free per l’anno in corso, la sospensione dell’ISA(Indici sintetici di affidabilità) per i liberi professionisti e altre misure similari per attutire le problematiche che via via stanno insorgendo a causa dell’attuale patologia infettiva.” “Siamo, infatti, fermamente convinti che, oltre a salvaguardare primariamente la salute delle persone, occorra anche che le Istituzioni si adoperino per limitare i danni, ad esempio al turismo(settore molto rilevante in Toscana)che rischia di avere un grave tracollo economico-finanziario.” “ A nostro avviso era anche auspicabile chiudere precauzionalmente le scuole di ogni ordine e grado, nonché nel caso aumentassero il numero di contagiati nella nostra regione, anche precludere l’ingresso al pubblico ai musei ed a tutti i luoghi di cultura e comunicare in maniera costante e chiara ai cittadini l’evolversi della situazione, magari attraverso l’uso consapevole dei social; su queste ultime nostre richieste, la Sinistra si è nuovamente compattata, bocciandole in toto.”
Politiche europee e relazioni internazionali
Nasce la commissione
A partire dalla prossima legislatura regionale sarà istituita una nuova commissione consiliare permanente: la commissione Politiche europee e relazioni internazionali. Lo prevede la legge statutaria n. 16, approvata in seconda lettura con voto unanime dal Consiglio regionale.
La legge modifica l’articolo 19 dello Statuto della Regione Toscana, dedicato alle commissioni permanenti, inserendo l’articolo 19 bis, per sottolineare, a livello statutario, l’importanza dell’azione e della partecipazione del Consiglio regionale alle politiche europee della Regione.
Al secondo comma l’articolo prevede che di tale Commissione possano far parte anche consiglieri assegnati ad altre commissioni.
Il testo è stato sottoscritto da Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra), primo firmatario, e da Elisabetta Meucci e Massimo Baldi, all’epoca della presentazione del gruppo Pd e ora approdati al gruppo Italia Viva, Roberto Salvini (passato dalla Lega al gruppo Misto), Irene Galletti (M5S), e Fiammetta Capirossi, Alessandra Nardini, Enrico Sostegni e Simone Tartaro del gruppo Pd.
Rievocazioni storiche
Sì a pdl per sostegno associazioni
Per il 2020 la Regione eroga 50mila euro di contributi alle associazioni di rievocazione e ricostruzione storica, ai soggetti organizzatori di queste iniziative, iscritti nell’apposito albo regionale e alle associazioni impegnate per la conservazione, il restauro e l'integrazione del patrimonio costumistico per queste attività. Lo stabilisce la proposta di legge “Disposizioni in merito alle associazioni e alle manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica” di iniziativa della consigliera Fiammetta Capirossi (Pd) che ha ricevuto il sì unanime dell’Aula.
“Provvediamo a modificare la legge regionale 5 del 2012 – ha detto Capirossi illustrando l’atto-. Prendiamo atto di un’impegnativa di spesa di 50mila euro che potrà servire a queste associazioni, circa un centinaio, per portare avanti, in collaborazione con gli enti locali, tradizione, folklore e cultura anche di situazioni più marginali”. L’auspicio della consigliera è che “questo sia solo l’inizio di un percorso di valorizzazione”.
Nell’atto si predispone che le associazioni e le manifestazioni possano essere iscritte soltanto ad una delle relative sezioni di rievocazione o di ricostruzione storica e si aggiorna la funzione del Comitato regionale delle associazioni e delle manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica oltre che la sua composizione.specifica inoltre, che ciascuna associazione o soggetto organizzatore potrà partecipare ad un futuro bando e potrà presentare una sola domanda di contributo per l’anno di riferimento. Le domande di contributo saranno valutate, in particolare, sulla base di criteri relativi alla coerenza storica, alla rilevanza ed alla capacità organizzativa e di coinvolgimento dell’evento e del soggetto organizzatore, specificati nel bando, tramite la propria attività di comunicazione, queste iniziative.
Rischio idreogeologico
1.5 milioni dalla Regione per rischio idraulico e idrogeologico. Nardini (PD): "Confermato impegno per tutela e messa in sicurezza del territorio"
La Giunta Regionale ha approvato il Documento operativo di difesa del suolo, stanziando oltre 16 miliono di euro per interventi volti a mitigare il rischio idraulico e idrogeologico. Circa un milione e mezzo è destinato a interventi e progettazioni in Provincia di Pisa.
La Regione conferma così un impegno reale e concreto per la tutela e la difesa del nostro territorio e per la sua messa in sicurezza.
Ecco le opere finanziate:
- Comune di Palaia, messa in sicurezza della frana in località Casina di Toiano (662.124,16 euro) , e interventi di recupero e consolidamento sul versante nord est e sud del quarto lotto in località Toiano (309.904 euro)
- Provincia di Pisa per interventi nel Comune di Capannoli, per la messa in sicurezza dei dissesti riguardanti la valle del B. del Pietraio e la Sp 26 lotto 1 (420.000 euro)
Studi di progetto finanziati:
- Comune di Peccioli, messa in sicurezza del versante sud della frazione di Fabbrica soggetta a franosità (50.434,80 euro)
- Comune di Vecchiano, studio idraulico per ridurre la pericolosità da alluvione e rischio alluvioni (15.000 euro)
- Comune di Terricciola, studio geologico del versante sud del centro abitato di Morrona (30.238,92 euro)
Il commento di Antonio Mazzeo
“Dalla Regione arrivano quasi 1 milione e mezzo di euro per la difesa del suolo in provincia di Pisa. E’ quanto previsto dal Documento Operativo Difesa Suolo 2020 che è stato approvato ieri dalla giunta e che permetterà di finanziare tre interventi e tre progettazioni in cinque comuni del nostro territorio. Si tratta di un nuovo, importante passo avanti in un settore che per noi è fondamentale dato che dalla sicurezza del suolo passa anche la sicurezza quotidiana dei cittadini e dei lavoratori”. Ad annunciarlo è il consigliere regionale PD Antonio Mazzeo che spiega quindi nel dettaglio gli interventi che sono stati previsti.
“Per quello che riguarda gli interventi il primo riguarda i lavori di sistemazione e stabilizzazione del versante franoso con ripristino di tratti della strada in loc. Casina di Toiano nel comune di Palaia con un finanziamento regionale di 662.124,16 euro, il secondo la messa in sicurezza dei dissesti che interessano la valle del B. del Pietraio e la Sp 26 nel comune di Pisa, per un importo pari a 420.000 euro relativo al lotto 1, e l’ultimo gli interventi sul versante Nord Est e sul versante Sud di recupero e consolidamento in loc. Toiano nel comune di Palaia per una somma di 309.904 euro relativa al lotto 4”. Quanto alle progettazioni, invece, la prima riguarda la messa in sicurezza del versante sud della frazione di Fabbrica soggetto a franosità nel comune di Peccioli (50.434,80 euro), la seconda lo studio idraulico per ridurre la pericolosità da alluvione e rischio alluvioni nel Comune di Vecchiano (15.000 euro) e la terza lo studio geologico del versante sud del centro abitato di Morrona, nel comune di Terricciola, (30.238,92 euro).
Sanità
Welfare generativo della Toscana
La Toscana adotta il welfare generativo, un nuovo modello che può essere accostato a quello dell’economia circolare, in cui i cittadini che ricevono una prestazione sanitaria o sociale possono a loro volta mettersi a disposizione della società, per aiutare altre persone in condizioni di bisogno.
Il Consiglio regionale ha approvato ieri, martedì 25 febbraio, la proposta di legge con primo firmatario il consigliere Pd Enrico Sostegni che detta “Disposizioni per favorire la coesione e la solidarietà sociale mediante azioni a corrispettivo sociale”. Sul testo hanno espresso voto contrario i gruppi di Lega e Forza Italia. Ha detto no anche il consigliere Roberto Salvini del gruppo misto. Si sono invece astenuti i consiglieri di Sì-Toscana a sinistra e Monica Pecori (gruppo misto/Tpt).
In sede di dibattito Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra) ha manifestato “perplessità”, riprese anche da Monica Pecori che ha parlato di proposta “non convincente”. Per Paolo Bambagioni (Pd) il testo “va nella direzione giusta: nasce da una sensibilità diffusa”. Il presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli (Pd) ha ringraziato il lavoro dei colleghi e ricordato il “buon lavoro di ascolto e confronto che ha portato a una norma di qualità”.
Nello specifico della proposta è entrato il primo firmatario Sostegni che ne ha spiegato i presupposti: collegare l'erogazione di una prestazione del sistema di welfare, tesa a garantire un diritto sociale, alla possibilità di attivare, nel medesimo soggetto destinatario della prestazione, un impegno sociale volontario a vantaggio della collettività. Questa prospettiva prevede di affiancare al welfare tradizionale, fondato sulla funzione della raccolta e della redistribuzione delle risorse, un modello di welfare incentrato sulla rigenerazione delle risorse investite, attraverso la responsabilizzazione dei soggetti destinatari nel perseguimento di obiettivi di sviluppo sociale. Al soggetto che beneficia di un intervento pubblico per la garanzia di un suo diritto sociale viene offerta la possibilità di impegnarsi per “restituire” alla società, sotto altra forma e comunque a carattere volontario, quello che ha ricevuto, attraverso delle azioni a corrispettivo sociale che richiedono il suo coinvolgimento attivo e responsabilizzante.
La proposta di legge si rapporta con il Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale 2018-2020 che si pone, tra i suoi obiettivi, quello di contrastare le disuguaglianze, proponendo progetti di vita e di cura rivolti alle singole persone, ai loro bisogni e alle loro aspettative, anche attraverso l'aggiornamento dei modelli di care (cura ed assistenza). Lo stesso Piano prevede di favorire spazi d’intervento ispirati a un modello di welfare generativo che mirano all’attivazione di azioni di responsabilizzazione e di coinvolgimento attivo dei beneficiari di talune prestazioni, al fine di aumentare il rendimento degli interventi attuati a beneficio dell’intera comunità.
Il Consiglio ha approvato a maggioranza anche l’ordine del giorno collegato, presentato da Andrea Quartini (M5S), per “indicare quale sia il modello che la Toscana intende adottare per la gestione della componente del reddito di cittadinanza di propria competenza”; per “verificare se sia stata stilata una stima potenziale della platea”; per “comunicare quali sono gli atti di programmazione che la Giunta intende porre in essere per la piena attuazione”.
La Toscana promuove la figura dell'amministratore di sostegno
La figura dell’amministratore di sostegno, istituto introdotto nel Codice civile nel 2004, sarà promossa e le sue funzioni divulgate tramite interventi specifici. È quanto ha deciso la Toscana approvando una proposta di legge che garantisce anche la formazione, l’aggiornamento e il supporto delle persone idonee ad assumere la carica.
Il Consiglio regionale ha votato ieri, martedì 25 febbraio, il testo già licenziato all’unanimità in commissione Sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Italia Viva), dopo un breve dibattito in cui sono prevalsi ringraziamenti per il lavoro svolto dai commissari.
La legge è stata emendata con proposte arrivate dai consiglieri di Sì-Toscana a sinistra, Monica Pecori del gruppo misto/Tpt e Paolo Bambagioni del Partito democratico per “estendere l’implementazione degli sportelli informativi anche presso le sedi di volontariato e terzo settore”.
In sede di dibattito Andrea Quartini del Movimento 5 stelle ha parlato di “proposta assolutamente necessaria”, Marco Casucci (Lega) ha rilevato quanto il problema sia di “carattere nazionale” e ha auspicato un “adeguamento a livello centrale”.
L’amministratore di sostegno è nominato dal tribunale. Ha funzione di tutela delle persone che perdono, in parte o del tutto, la loro autonomia, prestando attenzione a non limitare la loro libertà. Agisce in nome e per conto del beneficiario, evitando scelte che possono rivelarsi dannose, in collaborazione con i servizi socio-sanitari.
Scaramelli (Italia Viva): “Nuova legge per promuoverne la figura e aiutare chi perde la propria autonomia. Nasce l’albo regionale declinato a livello locale”
“Più sportelli informativi, nuove iniziative per far conoscere e spiegare la figura dell’amministratore di sostegno che costituisce un efficace strumento di protezione delle persone prive, in tutto o in parte, dell’autonomia di agire, offrendo loro garanzie per la qualità di vita. Nasce l’albo regionale da cui i tribunali potranno scegliere le figure cui affidare la cura degli interessi dei propri cari. Albo che avrà una declinazione a livello locale e di zona distretto”. A dirlo Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale della Toscana, sulle Disposizioni per la promozione della figura dell'amministratore di sostegno approvate oggi. La figura dell’amministratore di sostegno è un istituto introdotto nel Codice civile da una legge del 2004, è nominata dal tribunale con la funzione di tutelare le persone senza limitare la loro libertà. “La nuova legge regionale dà un nuovo slancio - conclude Scaramelli - alla figura dell’amministratore di sostegno andando a informare le persone interessate e le loro famiglie, garantire la formazione, l’aggiornamento e il supporto delle persone idonee ad assumere questo ruolo. Un ruolo che prevede azioni in nome e per conto del beneficiario, ovvero di chi perde in parte o del tutto la propria autonomia, supportandolo nelle scelte e tenendo conto delle sue attese in collaborazione con i servizi socio-sanitari”.
Start Up
Mozioni
Progetto paesaggio: Leopoldine in Val di Chiana, approvata la delibera
Il Consiglio regionale, senza dibattito, ha approvato la proposta di delibera che accoglie le controdeduzioni alle osservazioni presentate al Progetto di paesaggio “Leopoldine in Val di Chiana”, che lo stesso Consiglio aveva adottato all’unanimità nella seduta del 25 settembre 2019. Con questo atto si giunge alla conclusione del percorso di approvazione del Piano di paesaggio, che permetterà la tutela e valorizzazione del sistema di poderi, fattorie e case coloniche fatte edificare dal Granduca Pietro Leopoldo tra il ’700 e l’800, integrando le diverse attività, salvaguardando il territorio della bonifica leopoldina come elemento di riconoscimento, valorizzando il contesto ambientale e mantenendo i tracciati di canali e argini. Il sistema di insediamenti – agriturismo, residenze agricole, unità abitative – diretta eredità della bonifica granducale, potrà così essere recuperato mantenendo la condizione figurativa originale e non alterando i coni visuali che permettono di percepire gli edifici nel loro contesto paesaggistico. I comuni coinvolti nel progetto sono: Arezzo, Castiglion Fiorentino, Civitella Val di Chiana, Cortona, Foiano, Marciano della Chiana, Monte San Savino, Montepulciano, Sinalunga, Torrita di Siena e Chiusi.
Delle 25 osservazioni giunte, 6 riguardavano il Rapporto ambientale e 5 sono state presentate dai Comuni. La Regione, dopo l’analisi delle osservazioni, ha accolto solo alcune richieste che non mutano la griglia delle linee guida del Progetto di paesaggio. La modifica più significativa prevede che qualora gli interventi proposti siano riconducibili alla fattispecie descritta all’articolo 64, detti interventi non devono essere soggetti alla Conferenza di Copianificazione, evitando così un aggravio del procedimento.
Approvata la mozione di Sì-Toscana a Sinistra per la tutela della filiera della canapa
Il Consiglio regionale ha approvato una mozione presentata dal gruppo Sì-Toscana a Sinistra che chiede alla Giunta di un approvare un atto specifico per favorire la produzione e la commercializzazione delle inflorescenze da canapa. “Il comparto economico relativo alla coltivazione della canapa è in piena evoluzione, con un fatturato europeo di 28 miliardi di euro entro il 2021”, hanno spiegato i consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti. “Secondo uno studio di Coldiretti, la ‘new canapa economy’ pesa nel nostro paese per oltre 40 milioni di euro e nel giro di cinque anni sono decuplicati i terreni coltivati a canapa e utilizzati nel settore alimentare, dell’abbigliamento, della bioedilizia e dei cosmetici. Anche in Toscana sono in crescita le esperienze di coltivazione, soprattutto da parte di giovani agricoltori. Inoltre lo sviluppo di un mercato legale della cannabis ha sottratto dai 90 ai 170 milioni di euro l’anno alla criminalità organizzata”.
L’atto di indirizzo di Sì-Toscana a Sinistra impegna la Giunta anche ad attivarsi nella Conferenza Stato–Regioni per sollecitare la norma che identifica i massimi residui di Thc negli alimenti e assicurare “continuità e coerenza normativa a garanzia dell’intera filiera della canapa, affinché non si generino contrasti giurisprudenziali, il cui uso strumentale va a detrimento di un comparto in rapida ascesa, con importanti vantaggi ambientali e prospettive occupazionali nel campo agronomico e agroindustriale”
Respinta la proposta di moratoria di Sì-Toscana a Sinistra per Impianti geotermici
Il Consiglio regionale ha respinto la mozione presentata dai consiglieri di Si-Toscana a sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti, che chiedeva di sospendere l’autorizzazione di nuovi impianti geotermici prima della conclusione dell’aggiornamento del Piano Ambientale ed Energetico Regionale (PAER) con la definizione delle aree non idonee. “Tra impianti già in funzione, concessioni rilasciate e permessi di ricerca attivi, corriamo il rischio di trasformare Val di Cornia, Val di Cecina, Val d’Orcia e Amiata in un groviera geotermico”, ha commentato il capogruppo Fattori, spiegando le ragioni della richiesta di moratoria. “Dall’inizio della legislatura chiediamo che si regolamenti in modo stringente la collocazione degli impianti geotermici nel territorio, con l’individuazione delle aree non idonee, così come avviene nel PAER per le altre fonti di energia rinnovabile. Due anni fa, anche grazie a Sì Toscana a Sinistra, il Consiglio regionale aveva impegnato la Giunta ad aggiornare il PAER con la definizione delle aree non idonee per gli impianti geotermici. Purtroppo, però, il processo non si è ancora concluso e nel frattempo si procede con le autorizzazioni ai nuovi impianti come se niente fosse”.
“La definizione delle aree non idonee – ha aggiunto Fattori – dovrebbe tener conto in maniera vincolante delle volontà dei sindaci e delle comunità locali. Si tratta di ragioni di tipo paesaggistico, ambientale ed economico che cercano di individuare un corretto equilibrio fra le diverse vocazioni del territorio, compresa quella turistica e quella agricola. Invece la Giunta regionale insiste nel voler forzare le tappe”. “La mancata individuazione delle aree non idonee ha già messo a rischio una ventina di località: da Roccalbegna a Campiglia d’Orcia, da Monte Santa Croce a Monte Labbro, l’elenco è lungo e coinvolge le province di Grosseto, Siena e Pisa. Avremmo voluto che la Regione non procedesse all’autorizzazione di nuovi impianti prima della conclusione dell’aggiornamento del PAER attraverso la definizione delle aree non idonee per gli impianti geotermici, sulla base delle indicazioni dei Sindaci e della popolazione del territorio. L’assessora Fratoni continua a rallentare e intralciare l’aggiornamento del PAER ed è ormai evidente che dietro questo impantanamento c’è una precisa volontà politica. La moratoria avrebbe costretto l’assessora ad aggiornare il PAER prima della fine della legislatura ma, a quanto pare, a PD e Italia Viva va benissimo che il governo regionale si faccia beffe delle decisioni del Consiglio”, conclude Fattori.
Variante di Staggia, parte la progettazione esecutiva. Bezzini (Pd): “Infrastruttura necessaria per gli abitanti del territorio”
Via libera alla progettazione esecutiva ed alla successiva gara di appalto per la realizzazione della variante di Staggia (Si). Il settore valutazione di impatto ambientale della Regione Toscana comunica che non sarà necessaria la Via, in questo modo viene aperta la strada alla nuova fase della progettazione, che avverrà senza ulteriori allungamenti nei tempi.
"Sarà possibile iniziare a progettare questa nuova infrastruttura, necessaria per liberare dal traffico il centro abitato di Staggia senese". A dirlo l'assessore regionale alla mobilità Vincenzo Ceccarelli, che continua: "La verifica di assoggettabilità a VIA è stata avviata formalmente lo scorso 24 luglio ed a settembre sono state richieste valutazioni integrative soprattutto riguardo all’impatto acustico. Questo ha comportato una nuova fase di elaborazione e valutazione del progetto che, vista la non assoggettabilità a Via, si dovrebbe concludere entro breve con il giudizio di compatibilità ambientale".
Il progetto originario della variante ad ovest dell'abitato, redatto dal settore Programmazione viabilità regionale nel 2011 in accordo con la Provincia di Siena, prevedeva due lotti esecutivi, il primo (dal valore di € 2.700.000) individuato tra la SR 2 Cassia Nord e la SP 70 con una estensione di circa 500 m, il II lotto (€ 4.300.000) tra la SP 70 e la SR Cassia Sud con una estensione di circa 1000 m. L'aggiornamento progettuale ha migliorato l’andamento plano-altimetrico stradale e la geometria delle intersezioni a rotatoria.
“Con l’esclusione della VIA della variante alla Cassia relativa all’abitato senese viene meno uno scoglio importante nell’iter per la realizzazione di quest’opera. Può quindi ripartire la fase progettuale che mi auguro si concluda nel più breve tempo possibile”. Così il consigliere del Pd in Regione Simone Bezzini che già due anni fa insieme all’assessore Ceccarelli e al sindaco Bussagli di Poggibonsi si era impegnato per ottenere dal Governo 7 milioni di finanziamento per garantire la copertura finanziaria al progetto. “Abbiamo continuato a seguire passo passo nel tempo – prosegue Bezzini- e con il massimo impegno e attenzione l’andamento dell’opera e tutto il percorso difficile e complesso e oggi raccogliamo frutti importanti. Continueremo a lavorare finché non si arriverà alla realizzazione completa di questo intervento atteso da tanti anni dai cittadini e che serve a migliorare la viabilità per gli abitanti di Staggia senese determinando così anche un innalzamento della qualità di vita del territorio"
Coronavirus
Il decalogo dei comportamenti da seguire
Dieci regole comportamentali a cui ci si deve attenere per evitare la diffusione del Covid-19. Sono riportate su un manifesto che i sindaci di tutti i comuni della Toscana avranno cura di diffondere ciascuno sul proprio territorio, materiale informativo che da oggi la Regione sta distribuendo nell’ambito della campagna di informazione e prevenzione del Coronavirus.
Le prescrizioni del decalogo:
- lavati le mani con il gel alcolico o con acqua e sapone il più spesso possibile. Non toccarti occhi, naso, bocca, con le mani. Anche se le mani sembrano pulite lavale con il gel (30 secondi) o con acqua e sapone (60 secondi)
- Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcool. Garantisci un’adeguata areazione degli ambienti
- Ogni volta che tossisci o starnutisci copriti il naso e la bocca con un fazzoletto o con le mani o con l’incavo del gomito
- Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che non siano prescritti dal medico
- Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, mantenendo possibilmente la distanza di almeno un metro e riduci per quanto possibile le visite a parenti o conoscenti ricoverati
- Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate
- Se hai febbre, raffreddore o tosse non recarti al Pronto Soccorso in ospedale o in strutture ambulatoriali contatta il tuo medico.
- Se hai avuto contatti stretti con casi confermati di Covid-19 o sei tornato da meno di 14 giorni dalle aree interessate all’epidemia o da zone sottoposte a quarantena, devi contattare i seguenti numeri telefonici messi a disposizione dalle Aziende sanitarie:
055.5454777 – Asl Toscana Centro
055. 954444 – Asl Toscana Nord Ovest
800579579 – Asl Toscana Sud Est
- Rimanda le prestazioni ambulatoriali e ricoveri programmati, soprattutto in caso di presenza di sintomatologia febbrile e/o respiratoria, in accordo con il medico di riferimento, per riprogrammarle successivamente.
- Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus. Dopo il contatto con gli animali è sempre buona norma effettuare il lavaggio delle mani.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Uffici Stampa
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