Affitti e Coronavirus, Confesercenti Empoli: "Il credito d'imposta non basta"

L’ultimo DPCM prevede la possibilità di ristoro di una parte del canone di affitto per le attività commerciali interessate dalla chiusura. L’articolo 65, infatti, riconosce agli esercenti un credito di imposta pari al 60% dell’ammontare del canone di locazione del mese di marzo 2020.

“Un primo segnale importante – commenta Marco Carpignani  Presidente Confesercenti Empoli – ma assolutamente insufficiente. Il credito di imposta è un meccanismo che intanto prevede il pagamento del mese in corso, e comunque i titolari ne potranno usufruire solo in un secondo momento.”

In questo momento di difficoltà quello che manca è la liquidità, è impensabile anticipare importi, anche consistenti, quando le nostre entrate sono pari a zero. – prosegue Carpignani – Ci aspettiamo un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni, non solo per il tema degli affitti. Vanno riviste le scadenze fiscali prorogando i termini di pagamento almeno per tutto il 2020. Stesso discorso per le utenze, completamente assenti in questa fase ma che speriamo vengano esaminate nei prossimi provvedimenti”.

Anche secondo Gianluca D’Alessio – Responsabile Confesercenti Empolese-Valdelsa – c’è bisogno di un intervento importante : ” Le nostre aziende rientrano quasi sempre nella categoria delle micro-imprese, spesso a carattere familiare. Se non interveniamo tempestivamente rischiamo serie ripercussioni anche a livello sociale. Sul tema degli affitti Confesercenti è da subito disponibile per attivare un tavolo di lavoro con le istituzione e con tutti i soggetti interessati, compresi i proprietari degli immobili”.

Fonte: Confesercenti - Ufficio stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Empoli

<< Indietro

ISCRIVITI alla newsletter quotidiana di gonews.it

Ogni giorno alle 19 le notizie più importanti

torna a inizio pagina