Blocco industrie, i sindacati toscani: "Fermo produttivo, non ci sono condizioni minime per lavoratori"

CGIL, CISL e UIL

A seguito delle comunicazioni del Presidente del Consiglio Conte e del Decreto Legge, in attesa, delle necessatie precisazioni attuative dello stesso, riteniamo che le aziende debbano agire per mettere in sicurezza gli impianti e prepararsi per il fermo produttivo.

In attesa dei necessari chiarimenti e di capire cosa dovrà essere fermato e cosa eventualmente dovrà proseguire nell'attività, riteniamo non esserci le condizioni minime tra le lavoratrici e lavoratori di serenità e tranquillità tali per tornare al lavoro.

Per queste ragioni Fim, Fiom, Uilm della Toscana sono a sollecitare tutte le imprese e le loro associazioni di rappresentanza a optare per una fermata generale di lunedì 23 e martedì 24 marzo utilizzando la cigo Covid-19.

Sono fatte salve le attività necessarie per mettere in sicurezza gli impianti ed altre eventuali inderogabili e documentabili attività.

Nelle aziende nelle quali non si riscontrerà tale disponibilità si agirà con lo sciopero confermato a livello nazionale da Fim Fiom e Uilm.

Qualora dovessero pervenire divere indicazioni o iniziative proclamate a livello nazionale di categoria o confederale di atteremo a tali disposizioni.

Alessandro Beccastrini, Massimo Braccini, Vincenzo Renda per Fim Fiom Uilm

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