Acqua saponosa e maleodorante, veniva dalle fognature bianche della zona industriale di Ponte a Egola

Durante l'attività di controllo dello scarico del depuratore di San Romano, personale ARPAT, l'11 marzo 2020, ha riscontrato nel Rio Malucco la presenza di una portata insolita, rispetto al normale, di acqua schiumosa che si estendeva per un lungo tratto anche in prossimità dell’immissione nel fiume Arno.

Risalendo il corso del rio, è stato accertato che l'acqua saponosa e maleodorante proveniva dalla stazione di sollevamento delle acque di prima pioggia delle fognature bianche della Zona Industriale di Romaiano di Ponte a Egola (PI), in via dei Burroni (nell'immagine il Rio Malucco all’altezza del sistema di sollevamento acque di prima pioggia).

A seguito dell'intervento di personale tecnico del Consorzio Cuoiodepur, che ha in gestione l'impianto, è emerso che il sistema di pompaggio non era funzionante a causa dell'otturazione della tubazione di mandata da parte di alcuni materiali (sacchetto di nylon e frammenti di legno) che, una volta rimossi, hanno consentito, nell’immediatezza, il ripristino della funzionalità delle pompe.

Premesso che nella fognatura bianca della zona dovrebbero recapitare esclusivamente le acque meteoriche dilavanti della zona industriale, comprese le acque dei piazzali delle concerie dichiarate pulite, il sistema di sollevamento dovrebbe comunque rappresentare un'ulteriore garanzia a tutela del corpo ricettore, essendo in grado di raccogliere e sollevare le acque di prima pioggia, eventualmente contaminate, nella fognatura industriale allacciata all’impianto di depurazione del Consorzio Cuoiodepur.

Sono stati effettuati dei campionamenti dell’acqua presente nel rio, in più punti, le cui analisi sono in corso presso il laboratorio ARPAT di Livorno.

È stato richiesto al Consorzio di mettere in atto adeguati interventi al fine di evitare il ripetersi di eventi analoghi e in particolare al fine di evitare l’otturazione delle pompe e delle tubazioni.

È stato verificato altresì che il letto del Rio Malucco, all’altezza del sollevamento, risulta più alto del solito con risalita delle acque del rio nella fognatura e di conseguenza esiste il rischio che il sistema di sollevamento, in caso di attivazione, immetta acqua superficiale nella fognatura industriale.

Perciò è stato richiesto al Comune di San Miniato di attivare gli enti competenti affinché venga ripristinata la quota adeguata del letto del rio.

Alla luce di quanto accertato sarà cura dell’Amministrazione Comunale, proprietaria della fognatura bianca, verificare nei prossimi giorni la presenza di eventuali allacciamenti abusivi esistenti sul collettore che potrebbero essere stati la causa della presenza dei reflui anomali nel rio Malucco, informando degli esiti ARPAT, che si riserva di effettuare i controlli del caso d’intesa con il Comune.

Fonte: Arpat



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